La libreria dei ragazzi a milano chiude dopo 53 anni a causa del caro affitti in zona porta venezia

La libreria dei ragazzi a milano chiude dopo 53 anni a causa del caro affitti in zona porta venezia

La libreria dei ragazzi in via Tadino a Milano chiude dopo 53 anni a causa dell’aumento degli affitti commerciali, segnando una perdita culturale e sociale per il quartiere porta Venezia.
La Libreria Dei Ragazzi A Mila La Libreria Dei Ragazzi A Mila
La storica libreria dei ragazzi di via Tadino a Milano chiude dopo 53 anni a causa dell’aumento degli affitti commerciali, segnando una perdita culturale e sociale per il quartiere di Porta Venezia. - Gaeta.it

La libreria dei ragazzi ha chiuso la sua attività in via Tadino, zona porta Venezia a Milano, dopo una presenza di 53 anni nel quartiere. Le difficoltà economiche legate all’aumento degli affitti commerciali nel centro città hanno reso impossibile la prosecuzione dell’attività, costringendo i gestori a una chiusura improvvisa. Questo caso si inserisce in un contesto più ampio, dove molte realtà storiche della città faticano a sopravvivere agli effetti dell’impennata dei costi immobiliari.

La storia della libreria dei ragazzi in via tadino

La libreria dei ragazzi ha rappresentato un punto di riferimento per famiglie e appassionati di libri per l’infanzia fin dalla sua apertura, nel 1972. Situata in via Tadino, un’arteria che collega diverse zone di Milano e vicina a porta Venezia, ha accompagnato generazioni di lettori con un’offerta ampia di testi per bambini e ragazzi. La libreria non era solo un negozio, ma anche uno spazio di incontro culturale e sociale, offrendo eventi, laboratori e iniziative volte a stimolare l’amore per la lettura.

Trasformazioni e difficoltà

Col passare degli anni, è riuscita a mantenere una clientela affezionata, pur vivendo trasformazioni del quartiere e dei comportamenti di acquisto. Tuttavia, le difficoltà produttive e di gestione sono aumentate, complicate soprattutto dal progressivo rialzo dei prezzi degli immobili commerciali. All’inizio del nuovo decennio, questa pesante pressione economica ha dato un ulteriore colpo alla sostenibilità dell’attività.

Gli effetti del caro affitti sul commercio a milano centro

Milano ha visto negli ultimi anni una forte crescita dei canoni di affitto negli spazi commerciali del centro. Quartieri come porta Venezia, un tempo caratterizzati da una presenza equilibrata di attività storiche e nuovi negozi, oggi mostrano segnali di fatica. Molte realtà simili alla libreria dei ragazzi hanno dovuto chiudere o spostarsi verso zone più periferiche.

I proprietari degli immobili hanno alzato i prezzi per sfruttare la domanda crescente, contribuendo a un’esclusione progressiva delle attività a conduzione familiare o legate a progetti culturali. Questo fenomeno non solo stravolge il tessuto economico ma anche quello sociale della città, eliminando luoghi di incontro e di valore culturale radicati nell’identità municipale.

Impatto sulla comunità locale e il panorama culturale

La chiusura della libreria dei ragazzi non è un fatto isolato, ma segna una perdita importante per la comunità di via Tadino e dell’intera porta Venezia. L’attività, grazie a un lavoro di decenni, ha contribuito a costruire un legame forte con le famiglie del quartiere, favorendo la diffusione della lettura tra le generazioni più giovani.

La sua uscita di scena lascia un vuoto sul piano culturale e sociale. Pochi spazi oggi riescono a combinare commercio e iniziativa culturale con la stessa continuità e attenzione al pubblico di una libreria storica. Questo riduce la possibilità che i più piccoli crescano in ambienti dove il libro sia parte della vita quotidiana, riducendo al tempo stesso un punto di riferimento per genitori e insegnanti.

Un punto di riferimento che manca

La perdita della libreria dei ragazzi comporta dunque non solo la scomparsa di un negozio, ma anche la sottrazione di un luogo di socialità e cultura imprescindibile per il quartiere.

Scenari futuri per le attività commerciali in centro milano

Il caso della libreria dei ragazzi apre un tema più ampio sulla sostenibilità economica delle attività commerciali nel centro di Milano. Il trend del rialzo dei canoni impone una riflessione su come mantenere viva la rete di negozi storici e i luoghi di cultura a contatto diretto con la cittadinanza.

I commercianti devono affrontare sfide sempre più complesse riguardo a costi fissi e cambiamenti nei modelli di acquisto. La gestione degli spazi urbani appare in equilibrio precario tra dinamiche di mercato e bisogni collettivi. Vari progetti amministrativi hanno tentato di introdurre misure di sostegno, ma i risultati sul campo si mostrano finora limitati.

Le diverse anime della città, tra cui operatori culturali, residenti e istituzioni, stanno cercando un punto d’incontro per invertire la tendenza. Restano da capire tempi e modalità di intervento in grado di preservare gli spazi commerciali con funzioni sociali e culturali, ormai sempre più rari nel cuore di Milano.

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