Con l’arrivo dell’estate, i carabinieri si sono concentrati sulle attività ricettive di latina, intensificando i controlli specie nei lidi e nelle strutture turistiche. Venerdì scorso, gli accertamenti della stazione di latina borgo sabotino insieme al Nas e all’ispettorato del lavoro hanno portato a diverse denunce e sanzioni, nel quadro delle verifiche sul rispetto delle normative igienico-sanitarie e sul lavoro. L’attenzione puntata sui luoghi maggiormente frequentati da bagnanti e turisti ha evidenziato irregolarità di varia natura che hanno coinvolto titolari di strutture di diversa tipologia.
Verifiche approfondite in un bed & breakfast di borgo santa maria
Nel bed & breakfast situato a borgo santa maria, zona alle porte di latina, i carabinieri hanno rilevato alcune violazioni significative di carattere igienico e amministrativo. Il titolare, un uomo di 58 anni, è stato sanzionato per non aver rispettato requisiti specifici relativi alla piscina presente presso la struttura. Infatti, la piscina era riempita con acqua proveniente da un pozzo artesiano, fonte non autorizzata e mai sottoposta ad analisi chimiche o microbiologiche. Queste analisi, previste per legge, servono a garantire la sicurezza dell’acqua usata dagli ospiti e quindi prevenire rischi per la salute pubblica.
Oltre all’irregolarità sulla qualità dell’acqua, l’uomo ha ricevuto l’ordine di adeguare il numero di camere disponibili nel bed & breakfast in conformità alla Scia presentata al comune di latina. La difformità riguardava un ampliamento della ricettività non autorizzato. Questi interventi dimostrano il monitoraggio serrato delle autorità sul rispetto delle norme di sicurezza e al corretto funzionamento delle strutture extra alberghiere nell’estate 2025.
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Irregolarità nello stabilimento balneare: minori al lavoro e mancate misure antincendio
Durante l’ispezione allo stabilimento balneare, i carabinieri hanno denunciato il titolare, un uomo di 42 anni, per aver impiegato lavoratori minorenni, pratica vietata sia dalla normativa nazionale sia dagli accordi internazionali sul lavoro. L’impiego di minori comporta rischi elevati e un contesto lavorativo non idoneo, per questo è perseguito con severità. Inoltre, la struttura è risultata priva di adeguata attrezzatura antincendio, poiché non erano stati installati estintori come previsto dalle norme di sicurezza sui luoghi di lavoro.
Nonostante queste irregolarità, otto lavoratori presenti hanno seguito le procedure burocratiche, cioè la comunicazione preventiva per l’instaurazione del rapporto lavorativo, ma il controllo si è concentrato soprattutto sulle condizioni di sicurezza e legalità. Questi rilievi testimoniano come, anche in contesti turistici, gli organi preposti vigilano sulle condizioni di lavoro e sulle misure di tutela.
Mancata comunicazione ospiti e irregolarità in una casa vacanze a latina
Un’altra struttura finita nel mirino dei controlli è stata una casa vacanze gestita da un cittadino straniero di 47 anni residente a latina. L’uomo è stato denunciato per alcune violazioni amministrative gravi. Prima di tutto, non aveva comunicato la presenza degli ospiti alla questura, obbligo previsto per monitorare i pernottamenti e garantire la sicurezza pubblica. In secondo luogo, la struttura extralberghiera era avviata senza la Scia , documento indispensabile per la regolarità dell’attività ricettiva.
L’ispezione ha inoltre individuato un’anomalia nell’approvvigionamento idrico: l’acqua utilizzata proveniva da un pozzo artesiano non sottoposto a controlli chimici. La mancanza di analisi sull’acqua potabile espone ospiti e operatori a potenziali rischi sanitari. Queste gravi irregolarità hanno reso necessario il provvedimento di chiusura e denuncia.
Sanzioni e sospensione della licenza in un bar per lavoro nero e mancanze formative
Un bar di latina, gestito da una donna di 41 anni, è stato soggetto a sanzioni per diverse contestazioni emerse durante l’accesso ispettivo. Tra queste, la titolare non aveva provveduto alla sorveglianza sanitaria prevista per i dipendenti, né aveva garantito una formazione adeguata in materia di salute e sicurezza sul lavoro. Questi elementi costituiscono violazioni disciplinate da norme chiare per la tutela dei lavoratori in ambienti pubblici.
L’episodio più grave riguarda l’impiego di un lavoratore in nero su due presenti in quel momento. Questa pratica illegale ha portato all’adozione della sanzione più severa: la sospensione della licenza dell’attività. Con questa misura, le autorità inviano un segnale forte contro l’irregolarità, specialmente in un settore così esposto come quello della ristorazione e del commercio al dettaglio. L’attività rimarrà quindi chiusa finché non saranno sanate le anomalie rilevate.