La fondazione lega del filo d’oro ha avviato la campagna #unaiutoprezioso nel contesto della giornata europea della vita indipendente. L’obiettivo è raccogliere fondi tramite il 5×1000 per garantire un sostegno concreto a persone con sordocecità e pluridisabilità psicosensoriali. La raccolta mira a migliorare l’autonomia e la qualità della vita di chi vive immerso in un mondo di buio e silenzio, spesso ignorato dalle politiche sociali. Il tema richiama l’attenzione su oltre 360mila italiani che convivono con gravi limitazioni sensoriali e motorie.
La condizione delle persone con sordocecità e pluridisabilità in italia
La condizione di chi non vede e non sente si manifesta come un isolamento profondo, aggravato dalla mancanza di servizi adeguati. Ogni attività, anche la più semplice o necessaria, richiede un supporto personalizzato. Ad esempio, una persona sordocieca non può accedere autonomamente a strutture sanitarie senza un interprete qualificato. I bambini e i ragazzi con queste disabilità necessitano di programmi scolastici adattati per poter seguire un percorso di istruzione efficace. Gli adulti incontrano difficoltà nel trovare un impiego senza misure di inclusione autentiche e pratiche. Queste barriere limitano fortemente la partecipazione sociale e quotidiana, confinando le persone in una dimensione di esclusione.
Dati sulla diffusione delle disabilità multiple in italia
La fondazione lega del filo d’oro segnala che più di 360mila persone in Italia presentano disabilità sensoriali multiple, cioè combinazioni di problemi alla vista, all’udito e al movimento. Diverse situazioni di questa natura rimangono spesso invisibili, vista la difficoltà di rendere manifeste disabilità così complesse. Il rischio è che queste persone restino isolate, invisibili agli occhi delle istituzioni e della società civile, senza opportunità concrete di supporto e inclusione.
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I dati sull’utilizzo del 5×1000 e la necessità di maggiore informazione
Per sostenere la raccolta fondi, la lega del filo d’oro ha diffuso i risultati di un’indagine dal titolo “agevolazioni fiscali e solidarietà”. La ricerca, condotta con citynews e l’ente 2bresearch, ha coinvolto oltre 2mila cittadini italiani per verificare la conoscenza e l’uso del 5×1000, strumento fiscale che permette di donare una parte delle tasse. Il 76% degli intervistati sa di poter destinare gratuitamente una quota a enti di interesse sociale, ma solo il 45% lo fa regolarmente. Una fetta importante di persone, pur conoscendo il meccanismo, non lo sfrutta abitualmente, soprattutto per mancanza di informazioni sull’ente destinatario.
Riflessioni sulla diffusione della conoscenza del 5×1000
Questi dati mostrano quanto rimanga ancora urgente diffondere conoscenze sul 5×1000 e spiegare il valore del gesto. Il contributo non modifica in alcun modo le tasse da pagare, ma fa la differenza reale per molte realtà di assistenza. Rossano Bartoli, presidente della fondazione, sottolinea che “senza indicazioni specifiche nelle dichiarazioni dei redditi, il 5×1000 viene trattenuto dallo stato senza essere destinato a nessuno.” È dunque un invito aperto a scegliere e dare voce a chi vive con disabilità gravi e invisibili.
Il ruolo della lega del filo d’oro nel garantire sostegno e autonomia
La lega del filo d’oro opera in 11 regioni italiane, fornendo supporto a più di 1.250 persone con sordocecità o pluridisabilità psicosensoriali. Grazie ai fondi raccolti, tra cui quelli provenienti dal 5×1000, la fondazione ha potuto affinare interventi diagnostici, educativo-riabilitativi, e socio-educativi. Questi programmi aiutano le persone a vivere con più autonomia, cercando di ridurre isolamento e difficoltà.
Supporto alle famiglie e presenza sul territorio
Il lavoro sul territorio non si limita all’assistenza individuale, ma si estende alle famiglie coinvolte, offrendo sostegno e orientamento. Senza questo supporto, molti rischiano di sentirsi abbandonati, incapaci di partecipare alle attività sociali principali a causa della mancanza di aiuti adeguati. Il radicamento della fondazione in diverse zone d’Italia consente di intercettare bisogni specifici e promuovere servizi vicini alle persone. I risultati ottenuti mostrano come il sostegno pubblico tramite il 5×1000, insieme ai donatori, sia indispensabile per tutelare diritti fondamentali di chi vive con disabilità gravi.
L’attenzione sulla giornata europea della vita indipendente offre così un’occasione concreta per riflettere sulle condizioni di chi non vede né sente e per puntare a estendere spazi di inclusione e autonomia. Il gesto di donare anche una piccola quota del 5×1000 può trasformarsi in un aiuto prezioso per affrontare sfide complesse che in pochi riescono a raccontare.