La Guardia di finanza della regione Marche ha tracciato un bilancio dettagliato delle attività svolte tra gennaio 2024 e maggio 2025. Un lavoro incessante volto a impedire frodi economiche e garantire la sicurezza di cittadini e aziende. Sul campo, i risultati testimoniano un impegno concreto e numeri importanti, che riguardano sequestri, indagini e controlli fiscali molto estesi nel territorio.
Interventi e indagini: un’azione capillare contro le violazioni economiche
Durante i diciassette mesi presi in esame, la Guardia di finanza ha portato a termine più di 26mila interventi, accompagnati da quasi tremila indagini specifiche per contrastare irregolarità finanziarie. L’azione ha spaziato su tutto il territorio regionale, interessando diversi ambiti, dalla contraffazione al lavoro irregolare. Le operazioni si sono concentrate su fatti che minano il corretto funzionamento del mercato e la fiducia nei prodotti italiani, con l’obiettivo di tutelare sia le famiglie che le imprese che operano onestamente.
Un controllo capillare nel territorio marchigiano
I numeri testimoniano una presenza capillare, con controlli eseguiti in ogni settore produttivo e commerciale. Le indagini hanno permesso di scoprire nuovi fenomeni criminali, spesso complessi e articolati, che avrebbero potuto provocare danni economici rilevanti. L’attività giudiziaria si è dimostrata strettamente collegata alle operazioni di controllo grazie alle oltre cento deleghe ricevute dall’autorità giudiziaria per la tutela del mercato dei beni e dei servizi.
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Sequestri imponenti: prodotti contraffatti e agroalimentari sotto la lente
Tra le attività più rilevanti emergono i sequestri di prodotti contraffatti nel settore del made in Italy. Sono state confiscate merci per un valore superiore ai 358 milioni, spesso destinate a ingannare i consumatori e a danneggiare le aziende oneste. La Guardia di finanza ha agito con interventi mirati che hanno bloccato la diffusione di articoli falsificati o con indicazioni ingannevoli, una piaga che pesa sull’economia locale e sull’immagine dell’Italia.
Tutela del settore agroalimentare
Nel settore agroalimentare, sono state sequestrate circa 7,2 tonnellate di prodotti non conformi o irregolari. Questi interventi rientrano nell’ambito delle attività di controllo che puntano a salvaguardare la genuinità dei cibi e la salute dei consumatori. Il contrasto a questa tipologia di reati ha avuto un impatto diretto sulla qualità delle forniture e sulla tutela delle produzioni locali, un aspetto molto sentito nelle Marche, regione con una forte vocazione agricola.
Evasione fiscale e lavoro nero: numeri preoccupanti, soprattutto nel turismo
Per quanto riguarda l’evasione fiscale, la Guardia di finanza ha scoperto 324 evasori totali, cioè persone o imprese che hanno occultato totalmente i propri redditi al fisco. A questo si aggiungono 811 lavoratori in nero, la maggior parte impiegati nel settore alberghiero e turistico, comparto cruciale per l’economia marchigiana. Lo sfruttamento del lavoro sommerso rimane un problema molto diffuso, specie in alcune aree e attività stagionali.
Sono stati inoltre individuati cinque casi di evasione internazionale; fenomeni dove si cerca di spostare i capitali al di fuori dei confini italiani per sottrarsi al pagamento delle imposte. Il lavoro investigativo ha portato alla denuncia di più di 500 persone per reati tributari, con 14 arresti effettuati. Questi dati dimostrano una stretta sui comportamenti illegali che danneggiano il bilancio pubblico e l’equità fiscale.
Riciclaggio e reati finanziari: sequestri e denunce in aumento
La Guardia di finanza ha eseguito una quarantina di interventi sul fronte del riciclaggio e auto-riciclaggio di denaro. Queste operazioni hanno portato alla denuncia di 138 persone, 27 delle quali sono finite in carcere. Sono stati sequestrati beni per oltre 655mila euro legati a reati societari, con patrimoni distratti che superano i 19 milioni di euro. Parallelamente, sono state denunciate 16 persone per usura ed estorsione, con sequestri di quasi 20 milioni.
Contrasto netto alle attività criminali finanziarie
Questi risultati indicano un contrasto netto alle attività criminali che cercano di nascondere o reinvestire capitali illeciti, spesso provenienti da altri tipi di reati. Le operazioni si sono concentrate in particolare su realtà economiche dove si evidenziavano movimenti sospetti, riuscendo a interrompere circuiti finanziari illegali e a bloccare patrimoni rilevanti.
Droga e sicurezza: sequestri limitati ma costanti
Nei diciassette mesi analizzati, la Guardia di finanza ha sequestrato circa 1,1 chilogrammi di sostanze stupefacenti. Le droghe più frequenti sono risultate essere cocaina, hashish e marijuana, tipologie che rispecchiano in parte il mercato illegale locale. Questi numeri segnano un’attività regolare, che si concentra anche su piccoli traffici e possibili fonti di guadagno illecito, in aree urbane e non solo.
Anche se il quantitativo totale non è particolarmente alto rispetto ad altre regioni italiane, il monitoraggio resta costante. Questo tipo di interventi contribuisce a prevenire il degrado sociale e protegge le comunità dalla diffusione di sostanze pericolose. Controlli mirati e collaborazioni con altri organismi di sicurezza completano il quadro di questa attività.
La nuova strada della compliance fiscale nelle marche
Il generale di brigata Nicola Altiero, comandante regionale della Guardia di finanza Marche, ha spiegato che l’approccio alle attività fiscali punta sempre più alla compliance, cioè al rispetto spontaneo delle regole da parte dei contribuenti. Dopo la riforma fiscale del 2023, il fisco niega più l’idea di un’imposizione rigida e si presenta come una struttura che favorisce l’adempimento volontario.
Questo cambio di strategia prevede la creazione delle condizioni necessarie affinché chi deve pagare tasse e contributi lo faccia senza contestazioni. Il generale ha sottolineato che l’obiettivo è rendere il sistema più chiaro e accessibile, così da ottenere un rapporto più diretto e trasparente tra fisco e cittadini, riducendo fenomeni evasivi e garantendo una maggiore equità fiscale.