La guardia di finanza di lecce indaga su presunta associazione a delinquere per frode e corruzione con i pia

La guardia di finanza di lecce indaga su presunta associazione a delinquere per frode e corruzione con i pia

La guardia di finanza di Lecce indaga su politici e imprenditori di Lecce e Bari per corruzione, turbativa e frode nei finanziamenti pubblici dei Pia, con 11 richieste di interrogatorio preventivo.
La Guardia Di Finanza Di Lecce La Guardia Di Finanza Di Lecce
Nel maggio 2025 la Guardia di Finanza di Lecce ha avviato un’indagine per corruzione, turbativa e frode sui finanziamenti pubblici ai Piani Integrati di Attività, coinvolgendo politici e imprenditori di Lecce e Bari. - Gaeta.it

Nel maggio 2025, la guardia di finanza di lecce ha avviato un’inchiesta che coinvolge politici e imprenditori di Lecce e Bari. L’indagine mira a chiarire presunti reati di corruzione, turbativa e frode legati ai finanziamenti pubblici erogati attraverso i Pia, piani integrati di attività. Nelle ultime ore, sono state notificate 11 richieste di interrogatorio preventivo, propedeutiche all’emissione di eventuali misure cautelari personali.

Dettagli dell’indagine e le figure coinvolte

L’inchiesta nasce da sospetti sulla gestione dei finanziamenti pubblici destinati ai Pia, strumenti volti a sostenere progetti produttivi in ambito locale. Le accuse si concentrano su una potenziale associazione a delinquere formata da soggetti che avrebbero agito per ottenere vantaggi illeciti sfruttando la turbativa delle procedure amministrative. La procura contesta reati di corruzione e frode che avrebbero alterato la corretta distribuzione delle risorse pubbliche.

Tra gli indagati compaiono nomi noti della politica regionale e del mondo imprenditoriale. Spiccano in particolare le posizioni di Alessandro Delli Noci, assessore alle Attività Produttive della regione Puglia, e Maurizio Laforgia, ingegnere e figlio di Domenico Laforgia, presidente dell’Aqp . Questi ultimi sono accusati di aver assunto ruoli chiave nell’organizzazione descritta dagli inquirenti.

Altri soggetti coinvolti

Alla lista si aggiungono anche il responsabile dell’ufficio tecnico del comune di Lecce, Angelo Mazzotta, e gli imprenditori Marino Congedo e Alfredo Barone. La presenza di professionisti legati all’amministrazione locale sottolinea l’ampiezza dell’indagine, che interessa diversi livelli istituzionali e imprenditoriali.

Ruolo e modalità dell’operazione della guardia di finanza

L’operazione è stata condotta dal nucleo di polizia economico-finanziaria di Lecce, specializzato in reati finanziari e amministrativi. L’attività degli investigatori si è concentrata sull’acquisizione di documentazione e sulle testimonianze, con l’obiettivo di ricostruire le dinamiche che avrebbero portato alla manipolazione dei finanziamenti.

Le misure cautelari richieste rappresentano la fase preventiva dell’indagine e servono a tutelare il proseguo delle indagini evitando che i soggetti coinvolti possano influenzare testimoni o distruggere prove. I provvedimenti sono basati su elementi raccolti nelle settimane precedenti, grazie a intercettazioni, verifiche contabili e controlli su procedure amministrative.

Importanza del controllo sui finanziamenti pubblici

L’intervento della guardia di finanza evidenzia quanto siano monitorate le attività legate alla gestione delle risorse pubbliche, soprattutto in territori come la Puglia dove i finanziamenti ai Pia hanno un peso rilevante per l’economia locale. L’accelerazione nelle notifiche degli interrogatori indica un momento chiave dell’indagine, volto a definire se sussistano basi solide per misure restrittive.

Implicazioni per la regione puglia e prospettive future

Le indagini riguardano settori strategici per lo sviluppo di Lecce e dell’intera Puglia, tra cui il sostegno alle imprese e alla produzione locale. Le accuse mosse mettono in discussione la trasparenza degli enti amministrativi coinvolti e la correttezza nei processi di assegnazione dei fondi pubblici. Per la regione si profila una fase delicata, con una possibile revisione delle procedure e maggiore controllo sui Pia.

Le figure pubbliche chiamate in causa, come l’assessore Delli Noci, rappresentano momenti decisivi per l’immagine istituzionale della Puglia, richiedendo risposte puntuali dalle autorità giudiziarie. Gli sviluppi dell’indagine saranno seguiti con attenzione, data la rilevanza dei soggetti coinvolti e la portata delle accuse.

Non mancano riflessi anche sul fronte imprenditoriale locale, dove l’incertezza sull’esito delle indagini potrebbe incidere sull’operatività delle aziende coinvolte e sulla fiducia nel sistema dei finanziamenti pubblici. Il lavoro della guardia di finanza continuerà a scandagliare ogni aspetto, nel rispetto delle garanzie legali e del contraddittorio.

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