Nel territorio comunale di Chioggia, località vecchie chiuse del Brenta, la guardia di finanza ha fermato uno sversamento di idrocarburi proveniente da un motopeschereccio in stato di semiaffondamento. L’intervento si è svolto dopo il rilevamento visivo di un’imbarcazione danneggiata, con parti sommerse e allagamenti interni, che rischiava di contaminare il canale navigabile circostante.
La scoperta del peschereccio semiaffondato con allagamenti a bordo
I finanzieri hanno individuato la motobarca ormeggiata in condizioni critiche, con il vano motore e una parte della cabina allagati. La prua dell’imbarcazione era agganciata ad una delle due briccole usate per l’ormeggio, mentre la poppa toccava il basso fondale. Non c’erano persone a bordo. L’imbarcazione si trovava in località vecchie chiuse del Brenta, area frequentata da piccole imbarcazioni e soggetta a controlli per prevenire inquinamenti.
Il primo controllo e la verifica sulla motobarca
Il primo passo è stato salire sulla motobarca per controllarne lo stato e verificare la sicurezza. Dopo aver escluso la presenza di persone, i militari hanno subito avvisato la sala operativa per avviare le misure necessarie contro il pericolo ambientale. L’allagamento interno e le condizioni di semiaffondamento hanno fatto sospettare la fuoriuscita di sostanze inquinanti dal motore.
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Le operazioni di messa in sicurezza e contenimento dello sversamento
Con il supporto di una seconda unità navale, la guardia di finanza ha stabilizzato la motobarca. Il rinforzo dell’ormeggio ha impedito ulteriori movimenti della barca, riducendo i rischi di ulteriori fuoriuscite. Per contenere lo sversamento di idrocarburi, i finanzieri hanno posizionato panne assorbenti sulla superficie dell’acqua, creando una barriera artificiale. Questi strumenti impediscono la dispersione degli oli nel canale navigabile, mettendo in sicurezza l’area.
L’intervento ha seguito tutte le procedure per il contrasto degli inquinamenti da carburanti rilasciati in acqua. L’azionamento coordinato ha fermato rapidamente la contaminazione, evitando conseguenze più gravi per la fauna acquatica e per la navigazione nella zona. La presenza di questi strumenti a bordo e la rapidità dell’intervento hanno limitato l’impatto ambientale.
Identificazione del proprietario e conseguenze legali
Le indagini della guardia di finanza hanno permesso di risalire al proprietario della motobarca. Questi si è assunto la responsabilità per l’incidente e per la mancata comunicazione delle condizioni del natante. Il motopeschereccio è stato posto sotto sequestro in attesa di ulteriori accertamenti, mentre il proprietario è stato denunciato per violazione delle norme ambientali e omissione di informazione.
La denuncia si basa sulla legge che impone di segnalare immediatamente qualsiasi evento di sversamento o rischio di inquinamento. Nel caso specifico la mancata comunicazione avrebbe potuto rallentare la risposta, aggravando la situazione. L’azione della guardia di finanza mira a prevenire simili episodi e a garantire il rispetto delle leggi che tutelano le acque interne e l’ecosistema circostante.