La grande brera a milano produce un indotto stimato di 520 milioni di euro secondo lo studio makno

La grande brera a milano produce un indotto stimato di 520 milioni di euro secondo lo studio makno

La Grande Brera unifica istituzioni culturali di Milano e Lombardia, generando un impatto economico stimato di 520 milioni di euro e promuovendo innovazione, turismo e sviluppo sociale nella metropoli.
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La Grande Brera unifica importanti istituzioni culturali di Milano, generando un impatto economico stimato in 520 milioni di euro e rappresentando un modello innovativo di integrazione culturale e sociale per la città e la regione Lombardia. - Gaeta.it

La presentazione di un nuovo marchio per il complesso conosciuto come Grande Brera ha evidenziato l’importante impatto economico e culturale che questa realtà porta a Milano e all’intera regione Lombardia. Il gruppo comprende diverse istituzioni storiche e culturali: la Pinacoteca di Brera, l’Accademia, l’Osservatorio Astronomico, l’Orto Botanico, l’Istituto Lombardo di Scienze e Lettere e più recentemente Palazzo Citterio, aperto a dicembre 2024 e dedicato alla collezione di opere del Novecento e contemporanee. Questo coordinamento ha dato origine, come emerge dalla ricerca realizzata da Makno, a un indotto complessivo stimato intorno ai 520 milioni di euro, cifra destinata a crescere con il consolidarsi del progetto.

La nascita del brand “grande brera” e l’unificazione delle istituzioni culturali

Il nome Grande Brera è stato adottato per superare la confusione precedente, quando si utilizzava semplicemente “Brera” per riferirsi sia alla Pinacoteca che all’Accademia. L’iniziativa di creare un’identità unica riunisce questi luoghi diversi ma complementari, valorizzando la rete culturale che si sviluppa nel cuore di Milano. Presentato alla presenza degli assessori alla Cultura di Lombardia e Milano, Francesca Caruso e Tommaso Sacchi, il progetto mira a dare una percezione chiara e coerente dell’offerta artistica e scientifica del complesso.

Parole del direttore di grande brera

Il direttore della Grande Brera, Angelo Crespi, ha sottolineato come l’apertura di Palazzo Citterio segni più di un ampliamento fisico. “Si tratta di un cambiamento concettuale, che ridisegna il modo in cui il luogo comunica la sua unicità e la forza culturale che rappresenta.” Milano, con la sua complessità e vitalità, trova nel progetto un riflesso, una risposta che unisce la tradizione con nuove forme di fruizione e collaborazione istituzionale.

L’algoritmo di makno e la stima dell’impatto economico e sociale

La ricerca di Makno ha utilizzato un algoritmo che ha considerato diversi fattori per valutare il valore creato dalla Grande Brera. Tra questi, il valore artistico e culturale delle istituzioni coinvolte, la funzione degli spazi fisici, la capacità di creare nuove relazioni e la loro flessibilità. Il rapporto con il territorio metropolitano, che comprende circa nove milioni di persone nell’area della grande Milano, è stato un elemento chiave per definire la portata dell’impatto economico e sociale.

Dichiarazioni di mario abis

Mario Abis, direttore di Makno, ha precisato che il dato di 520 milioni di euro è una stima a medio termine, destinata a salire fino a un miliardo e mezzo quando si stabilizzeranno i flussi di visitatori e utenti, scaturiti da motivazioni differenti. “Il monitoraggio continuerà nel tempo per definire con maggiore precisione i benefici che il progetto porterà all’economia locale, alle attività culturali e all’attrattività della città.”

La grande brera come modello culturale per una città metropolitana globale

Tra i dati più interessanti c’è quello che definisce la Grande Brera come un esempio di come un sistema culturale possa agire da motore per l’espansione positiva di una città metropolitana. Milano, con oltre 9 milioni di abitanti nella sua area più ampia, si colloca tra le prime dieci città al mondo per qualità e complessità secondo vari parametri culturali e urbani. Il modello che si sta sviluppando è quello di un’integrazione che va oltre i confini degli spazi espositivi, generando un effetto moltiplicatore per la vitalità della metropoli.

Questa aggregazione di realtà, nata dalla condivisione di obiettivi e dal coordinamento di risorse, rappresenta un passo significativo per la promozione del patrimonio artistico e scientifico, ma anche per la creazione di occasioni di lavoro, turismo e innovazione culturale. Il percorso della Grande Brera mostra come un’istituzione culturale possa influire direttamente sull’assetto economico e sociale di una grande città europea, restando però salda nella sua missione di conservazione e diffusione della cultura.

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