La festa dedicata alla ristorazione italiana torna il 17 maggio in tutto il Paese, con eventi come quello organizzato nella dimora cecchini di picciano. Questa iniziativa, promossa da Fipe-Confcommercio, punta a difendere e raccontare il valore della cucina tradizionale e dell’ospitalità italiana, temi che coinvolgono anche le nuove generazioni attraverso progetti educativi.
L’importanza della giornata nazionale della ristorazione per il territorio
La terza edizione della giornata nazionale della ristorazione si è svolta a picciano, nella mattinata di oggi, con la partecipazione di rappresentanti istituzionali, associazioni di categoria e scuole locali. L’evento è stato insignito della medaglia del presidente della repubblica, riconoscimento che sottolinea la portata culturale e sociale della manifestazione.
L’obiettivo principale di questa giornata è mettere in luce il ruolo centrale che la ristorazione occupa nell’economia e nella cultura italiana. Non si tratta solo di un settore economico, ma di un modello sociale che racchiude storia, tradizioni e stile di vita. La ristorazione rappresenta un elemento di identità nazionale e uno strumento di promozione del territorio su scala locale e internazionale.
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Coinvolgimento delle nuove generazioni
A testimonianza dell’attenzione verso le nuove generazioni, l’iniziativa ha coinvolto circa cento alunni delle scuole primarie, che hanno aderito a un percorso di educazione alimentare e conoscenza delle tradizioni gastronomiche italiane. Questo impegno dimostra come valori come la qualità dei prodotti e la convivialità siano alla base del patrimonio culturale che si vuole trasmettere ai ragazzi.
Un giorno da chef: l’educazione alimentare attraverso la pratica
“un giorno da chef” ha rappresentato il momento più significativo della festa per i giovani presenti. Durante la mattinata, i bambini hanno avuto modo di mettersi alla prova sotto la guida di chef locali, imparando direttamente alcune tecniche di cucina. L’iniziativa aveva lo scopo di avvicinare i più piccoli al cibo sano e al legame tra memoria e tradizione culinaria.
Gli esperti nutrizionisti hanno illustrato i benefici di un’alimentazione equilibrata e l’importanza dei prodotti a chilometro zero, facendo comprendere ai bambini perché scegliere ingredienti locali e freschi sia fondamentale. A seguire, gli chef hanno raccontato le loro storie personali e professionali, mettendo in evidenza come il cibo rappresenti anche un’esperienza emotiva.
Attività pratiche e ingredienti
I piccoli partecipanti, tutti vestiti con il classico cappello da cuoco, hanno potuto impastare, stendere la pasta, sbattere le uova e partecipare alla creazione di piatti semplici ma tradizionali. L’uovo, ingrediente centrale in questa edizione, ha accompagnato le diverse attività pratiche. L’esperienza ha offerto un’immersione diretta nel lavoro e nelle tradizioni della ristorazione, facendo emergere non solo le competenze tecniche ma anche il senso di rispetto per i prodotti e per la cultura enogastronomica italiana.
La tavola rotonda sul valore della tradizione e del mangiare sano
A seguire, si è svolta una tavola rotonda durante cui esperti e rappresentanti delle associazioni di categoria hanno affrontato il tema centrale della giornata: la tradizione nella ristorazione e l’importanza del mangiare sano. Tra gli interventi si sono distinti Riccardo Padovano, presidente di Fipe Pescara e Confcommercio, Gabriele Armenti, presidente Fipe-Ristoranti Pescara, Giuseppe Di Giovacchino, delegato provinciale dell’Accademia Italiana della Cucina, e Giovanna De Vincentis, coordinatrice provinciale della federazione italiana cuochi.
Padovano ha sottolineato come la ristorazione italiana racchiuda valori culturali e sociali che raccontano il territorio e la sua storia. Ha evidenziato il contributo del settore nell’identità dello stile di vita italiano, collegato strettamente alla convivialità, alla qualità dei prodotti e all’attenzione per la tradizione.
Gli altri partecipanti hanno condiviso esperienze e visioni su come la buona cucina passi necessariamente attraverso il rispetto dei prodotti locali e di una dieta sana, salvaguardando le abitudini che hanno accompagnato la cultura italiana per generazioni. Questa riflessione alimentare non riguarda solo gli esperti, ma interessa anche il grande pubblico, per cui la giornata rappresenta un’occasione di sensibilizzazione importante.
Calendario e partecipanti dell’evento a picciano
L’evento a picciano ha seguito un programma articolato e ricco, iniziato poco dopo le 10.30 con i saluti ufficiali di Ottavio De Martiniis, presidente della provincia di pescara, e di altre autorità come il vicesindaco di collecorvino e dirigenti scolastici locali.
Alle 11 la presentazione della terza edizione della giornata da parte di riccardo padovano e altri esponenti di Fipe e dell’Accademia Italiana della Cucina ha aperto la strada all’iniziativa pratica con i piccoli chef in erba. L’attività, con cui i bimbi hanno preparato piatti a base d’uovo, si è svolta dalle 11.30 fino all’ora di pranzo.
Il pranzo conviviale che ha seguito ha offerto momento di socialità e confronto, chiudendo le celebrazioni dedicate a una ristorazione che guarda al futuro senza dimenticare le radici.
Eventi come questo, diffusi su tutto il territorio nazionale, contribuiscono a mantenere viva la tradizione enogastronomica italiana e a mantenere il focus sulle nuove generazioni, protagoniste nel futuro della cucina italiana.