Nell’Appennino modenese, la frana di Boccassuolo continua a muoversi con preoccupante rapidità. Da inizio mese questo fenomeno ha coinvolto un’area estesa quasi tre chilometri, provocando danni e minacciando insediamenti abitativi. La situazione resta sotto stretta osservazione da parte delle autorità locali e degli esperti, mentre le attività di contenimento cercano di contenerne l’avanzata.
Il movimento della frana e i danni provocati al territorio
La notte scorsa la frana si è spostata di oltre trenta metri, avanzando fino a raggiungere le sponde del fiume Dragone. Il fronte di movimento, che interessa soprattutto la zona centrale e quella più vicina al paese di Boccassuolo, si muove in blocco compatto. Al centro del fronte si è accumulato un deposito di materiale detritico alto più di otto metri. Questo deposito rappresenta una grave minaccia per l’equilibrio del terreno circostante e può modificare il corso delle acque del fiume.
Conferme e interventi dalla sindacatura
Il sindaco di Palagano, Fabio Braglia, ha confermato che la dinamica della frana è attentamente monitorata tutti i giorni e tutte le notti. Le ditte incaricate hanno posizionato scavatori per realizzare fossi di guardia ai lati della massa franosa. Questi canali servono a incanalare e limitare lo spostamento laterale dei detriti. L’obiettivo è evitare che la frana si allarghi ulteriormente, riducendo i rischi per le borgate vicine, composte da case e piccole comunità, che si trovano ai margini del fenomeno.
Le misure di sicurezza e il controllo sulle infrastrutture critiche
In parallelo al monitoraggio della frana, sono in corso verifiche sui tralicci dell’alta tensione gestiti da Terna. La frana si sta avvicinando di molto a queste infrastrutture elettriche. Per questo motivo, tecnici specializzati stanno effettuando controlli continui per evitare danni potenzialmente gravi alle linee elettriche che attraversano l’area.
La sorveglianza è intensa, con squadre che operano senza sosta per prevenire interruzioni di corrente o situazioni di pericolo per la popolazione. Il coinvolgimento di Terna testimonia la complessità e la gravità della situazione ambientale a Boccassuolo. Le autorità comunali e provinciali collaborano con le imprese private per mettere in sicurezza la zona e pianificare eventuali interventi di emergenza.
Fragilità ambientale e rischi geografici
La frana di Boccassuolo si inserisce in un contesto montano caratterizzato da terreni instabili e condizioni meteo variabili. Fenomeni simili nel passato hanno causato gravi danni a questa parte dell’Appennino modenese. Il fronte attuale si estende per circa tre chilometri, un’estensione significativa che richiede un impegno costante da parte degli enti preposti.
La posizione geografica, con la vicinanza al fiume Dragone, aggiunge un ulteriore elemento di rischio. L’interazione tra il movimento del terreno e il corso d’acqua può accentuare i danni e interferire con gli ecosistemi locali. In questi ultimi giorni, il materiale depositato ha modificato il paesaggio, alzando di oltre otto metri un fronte detritico che potrebbe ostruire il corso naturale del fiume.
Le condizioni meteo potrebbero influenzare l’evolversi della frana. Le precipitazioni intense, frequenti in questa stagione, favoriscono il distacco e la scivolata dei materiali. Ecco perché la zona resta presidiata, con un’attività di sorveglianza senza sosta e lavori idraulici per ridurre l’impatto ambientale, e salvaguardare la popolazione locale.