La fotografia 2025 sui laghi lombardi: 15 punti su 32 risultati fortemente inquinati secondo Legambiente

La fotografia 2025 sui laghi lombardi: 15 punti su 32 risultati fortemente inquinati secondo Legambiente

Il monitoraggio 2025 di Goletta dei Laghi di Legambiente evidenzia inquinamento diffuso nei laghi lombardi Sebino, Benaco, Lario, Ceresio e Verbano, con urgente bisogno di interventi e investimenti nella depurazione.
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Il monitoraggio 2025 di Legambiente evidenzia un inquinamento diffuso nei laghi lombardi, con oltre metà dei punti analizzati contaminati, e lancia un urgente appello a interventi concreti per la tutela ambientale e la salute pubblica. - Gaeta.it

Il monitoraggio annuale condotto dalla campagna Goletta dei Laghi di Legambiente nel 2025 restituisce un quadro preoccupante per la qualità delle acque nei principali laghi lombardi. Il Sebino, le rive lombarde del Benaco, del Lario, del Ceresio e del Verbano sono stati esaminati su 32 punti. Oltre la metà di questi si è rivelata inquinata o fortemente inquinata. Nonostante un leggero miglioramento rispetto all’anno precedente, la situazione resta più critica rispetto al 2023. I dati sono stati presentati alla Centrale dell’Acqua di Milano, evidenziando una necessità urgente di interventi più efficaci.

Il monitoraggio legambiente sul sebino e sul benaco conferma criticità pesanti

Sul lago di Iseo, detto Sebino, sono stati esaminati cinque punti di campionamento. Legambiente segnala che quattro di questi presentano livelli di inquinamento molto elevati. La situazione si complica ulteriormente sul Benaco, ovvero il lago di Garda lato lombardo, dove quattro punti su sei risultano fortemente compromessi. Questi dati indicano che la qualità delle acque su queste due grandi superfici è molto preoccupante, mettendo a rischio non solo l’ecosistema ma anche il turismo e le attività economiche legate all’acqua.

Le fonti dell’inquinamento sono diverse e spesso accumulate nel tempo: scarichi non completamente depurati, agricoltura intensiva, e carenze negli impianti di trattamento delle acque reflue. L’attenzione quindi si concentra anche sulle politiche di depurazione e sulla necessità di interventi mirati alle comunità che gravitano intorno a questi bacini idrici importanti per la Lombardia.

Lario e ceresio mostrano risultati migliori, ma con segnali di allerta

Nel lago di Como, o Lario, la situazione risulta meno grave. Su undici punti verificati, sei hanno dato esito nei limiti di legge, segno che alcune aree mantengono condizioni più stabili. Tuttavia, la presenza di cinque punti fuori norma indica che permangono criticità da non sottovalutare. Il lago di Ceresio, ovvero il lago di Lugano, mostra invece un andamento più positivo: tre dei quattro punti analizzati rispettano i limiti, confermando una tendenza di miglioramento rispetto agli anni precedenti, come suggerito dai dati delle rilevazioni passate.

Questi risultati non devono però arrestare il monitoraggio e le azioni di tutela in queste zone, perché l’inquinamento può trasformarsi rapidamente in emergenza ambientale, soprattutto in aree anche popolose e frequentate da turisti. Il mantenimento di standard qualitativi adeguati richiede investimenti continui e il coordinamento tra enti locali e regionali.

Situazione del verbano: una leggera riduzione dei punti fuori norma ma rimane la necessità di investire

Il lago Maggiore, che in Lombardia interessa soprattutto la provincia di Varese, ha mostrato alcuni progressi. Dei sei punti presi in esame, tre sono risultati entro i limiti di legge, una condizione migliorata rispetto alla scorsa edizione del monitoraggio. Nonostante ciò, la metà dei punti resta contaminata e necessita di interventi rapidi.

Barbara Meggetto, presidente di Legambiente Lombardia, ha richiamato l’attenzione sull’importanza di politiche coordinate per la protezione di questi ambienti. Ha evidenziato come i laghi lombardi siano risorse fondamentali per l’economia locale, il benessere della popolazione e la lotta agli effetti della crisi climatica. Ha rimarcato l’urgenza di investire nella depurazione e in un ciclo dell’acqua più efficiente per tutelare l’ecosistema e la salute pubblica.

Le sfide ambientali e le richieste di legambiente per le istituzioni locali

I dati 2025 confermano che i laghi lombardi affrontano problemi significativi di inquinamento. Questi rischiano di compromettere le attività legate al turismo, la biodiversità e le risorse idriche stesse. Il richiamo di Legambiente lascia poco spazio a dubbi: serve una gestione più attenta, poli d’intervento che coinvolgano comuni, province e la regione. Non bastano più approcci frammentati.

Le amministrazioni devono considerare il legame tra sviluppo territoriale e qualità delle acque. Serve coerenza nei piani di gestione ambientale e investimenti mirati in impianti di depurazione e sistemi integrati. Solo così sarà possibile frenare l’inquinamento e salvaguardare i laghi considerati gioielli naturali e vitali per tutta la Lombardia. Il bilancio 2025 della Goletta dei Laghi è un Campanello d’allarme. Il lavoro da fare resta tanto.

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