La città di Napoli ospita fino al 6 luglio 2025 una mostra dedicata a Ezio De Felice, architetto e artista napoletano, in occasione dei venti anni della fondazione a lui intitolata. L’esposizione, allestita nella chiesa di Sant’Erasmo a Castel Sant’Elmo, raccoglie opere di De Felice e mette in luce il legame tra la sua attività artistica e architettonica, valorizzando il patrimonio culturale napoletano del Novecento.
La mostra “Ezio de felice. oltre l’architetto” e la collaborazione con i musei nazionali del Vomero
La mostra prende il nome “Ezio De Felice. Oltre l’architetto” e nasce dalla collaborazione tra la fondazione che porta il suo nome, presieduta da Marina Colonna, e i Musei nazionali del Vomero, diretti da Luigi Gallo. L’esposizione è curata da Claudia Borrelli, Roberto Fedele e Antonietta Manco, che hanno selezionato opere provenienti dall’Archivio De Felice e altri materiali legati alla sua attività artistica.
L’evento vuole celebrare la poliedricità di De Felice, noto soprattutto come architetto, ma anche apprezzato per la sua produzione artistica che spazia dalla pittura alla scultura e alla sperimentazione con tecniche diverse. Nel contesto della mostra, si è inoltre commemorata la recente donazione al museo Novecento di Napoli di una delle sue opere, un gesto che rappresenta un’importante testimonianza del valore culturale dell’artista in città.
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Il fulcro della mostra: il dipinto senza titolo del 1948 e le opere esposte
Al centro dell’esposizione si trova un olio su tela del 1948, intitolato “Senza titolo”. Questo dipinto, conservato oggi nella collezione permanente del museo Novecento, dimostra la precoce adesione di Ezio De Felice alla pittura astratta. L’opera costituisce un documento prezioso per conoscere le prime sperimentazioni artistiche dell’autore, e fa da simbolo all’intera esposizione.
La mostra raccoglie inoltre dipinti, disegni, incisioni, monotipi, sculture, ready made, oggetti e documenti provenienti dall’Archivio De Felice. Nella chiesa di Sant’Erasmo, sono allestite quindici grandi sculture realizzate in legno, chiamate “legni”, che circondano quattro tavoli progettati da De Felice stesso. Questi tavoli fungono da supporto per l’esposizione dei monotipi, opere tra le più celebri dell’artista, realizzati tra il 1947 e il 1975.
Testimonianze dell’attività creativa: dai gioielli alla poesia
Oltre alle sculture e ai dipinti, vengono presentati anche i progetti originali per la creazione di gioielli firmati De Felice e diverse testimonianze legate alla sua attività poetica. L’allestimento è voluto per far emergere la multidimensionalità del suo lavoro: non solo architettura o arte visiva, ma anche produzione letteraria.
Il percorso espositivo continua nella sacrestia della chiesa dove sono esposti circa venti dipinti, che completano il quadro della produzione artistica di Ezio De Felice. Questa sezione permette di approfondire ulteriormente la sua ricerca estetica e il suo contributo al panorama delle arti visive a Napoli nel secolo scorso.
Il valore culturale dell’acquisizione al museo Novecento e le prospettive future
Luigi Gallo, direttore ad interim dei Musei nazionali del Vomero, ha sottolineato l’importanza dell’ingresso di un’opera di Ezio De Felice nella collezione del museo Novecento a Napoli. Questo passaggio rafforza il legame tra l’artista e la città e offre un’occasione concreta per valorizzare le espressioni creative che hanno caratterizzato Napoli nei decenni passati.
È stata inoltre annunciata l’imminente introduzione di un biglietto unico per facilitare la visita ai diversi spazi museali coinvolti, un’iniziativa pensata per migliorare l’accesso e favorire una maggiore fruizione dei patrimoni artistici. La mostra a Sant’Erasmo rimane aperta fino a luglio 2025, offrendo ai visitatori un’occasione per riscoprire l’eredità di un protagonista della cultura napoletana.