La filuzzi, il teatro di burattini e la cultura bolognese protagonisti della stagione estiva a bologna

La filuzzi, il teatro di burattini e la cultura bolognese protagonisti della stagione estiva a bologna

Bologna e la sua area metropolitana celebrano l’estate 2025 con eventi dedicati alla Filuzzi, al dialetto bolognese e al teatro di figura, promuovendo tradizioni popolari in piazze e case di quartiere.
La Filuzzi2C Il Teatro Di Burat La Filuzzi2C Il Teatro Di Burat
Bologna estate 2025 celebra la cultura popolare con eventi di ballo tradizionale, teatro di figura e dialetto, valorizzando la Filuzzi, il teatro di burattini e rassegne dialettali in spazi pubblici e comunitari. - Gaeta.it

La città di Bologna e la sua area metropolitana tengono viva la tradizione culturale popolare anche nell’estate 2025, con un calendario ricco di eventi dedicati al ballo, al dialetto e al teatro di figura. Dopo il riconoscimento DeCo ai saperi tradizionali della Filuzzi e del teatro di burattini di scuola bolognese e la creazione di un luogo di promozione culturale a Palazzo Pepoli, il patrimonio e le arti legate alla cultura dialettale animano gli spazi pubblici e le piazze della città in varie forme di spettacolo e partecipazione popolare.

La filuzzi protagonista del bologna portici festival e delle serate estive in piazza della pace

La Filuzzi, danza tradizionale della cultura bolognese, accende l’estate cittadina sin dal 5 giugno con il Bologna Portici Festival che trasforma Piazza della Pace in una balera all’aperto. L’appuntamento si apre alle 19 con una conferenza-spettacolo di Roberto Serra che approfondisce i tratti del dialetto bolognese, rivitalizzando un patrimonio linguistico locale spesso trascurato. A seguire, alle 21.15, si esibisce Fausto Carpani con il Gruppo Emiliano, una formazione musicale che unisce la tradizione popolare emiliana con le sonorità del dialetto bolognese. Questa serata inaugura un ciclo di eventi che si focalizzano sul ballo e il canto tradizionale, portando nei luoghi pubblici una festa collettiva.

Lezioni e serate danzanti per riscoprire la filuzzi

Dal 6 all’8 giugno, la proposta si arricchisce con lezioni di gruppo pensate per chi vuole imparare i passi della Filuzzi. Non sono solo esterni a partecipare ma anche appassionati locali, attratti dall’opportunità di riscoprire questa forma di socialità e divertimento popolare. Alla sera, alle 21.15, sono programmate tre serate danzanti aperte a chiunque desideri scendere in pista, offrendo uno spazio di incontro tra generazioni, dove la musica e la danza diventano veicolo di memoria e socialità. La Filuzzi così, da pratica tradizionale, si trasforma in occasione di aggregazione cittadina.

Le feste estive continuano nelle case di quartiere e in piazza maggiore con la festa del ballo

Il programma d’estate non si limita a Piazza della Pace ma si estende alle Case di Quartiere con tre appuntamenti nel mese di luglio. Questi eventi coinvolgono comunità locali che diventano protagoniste nella promozione della cultura popolare bolognese. Le case di quartiere mettono a disposizione spazi per incontri, balli e laboratori, offrendo un ambiente informale dove si mantiene viva la Filuzzi e la sua tradizione.

La festa del ballo in piazza maggiore

Il culmine della stagione arriva il 14 agosto in Piazza Maggiore con la “Filuzzi in Piazza”. Questa festa, da tempo attesa dai cittadini e dai visitatori, riporta il ballo tradizionale sul Crescentone, trasformando la piazza nel cuore pulsante di una comunità che celebra il patrimonio culturale bolognese. La festa richiama amatori e curiosi e rappresenta uno dei momenti più significativi dell’estate cittadina. La presenza di musicisti, danzatori e pubblico crea un’atmosfera che collega presente e passato con forti radici locali.

Il teatro dei burattini e la rassegna mo sòppa, che spetuacuel! valorizzano il dialetto e la cultura popolare

La tradizione teatrale bolognese, specialmente quella del teatro di figura, continua a trovare spazio nelle manifestazioni estive. Tre rassegne dedicate al teatro di burattini con la scuola bolognese mettono in mostra l’arte popolare che unisce narrazione, artigianato e spettacolo. Il teatro di figura non è solo una forma di intrattenimento per bambini, ma anche un mezzo per mantenere vive forme di racconto tradizionale e uso del dialetto bolognese.

Mo sòppa, che spetuacuel!: la rassegna dialettale

Parallelamente, si svolge “Mo sòppa, che spetuacuel!”, una rassegna che mette al centro il dialetto e la cultura petroniana, chiamando in campo compagnie dialettali, musicisti e cantastorie. Questi spettacoli favoriscono l’incontro tra generazioni e promuovono l’apprezzamento per una lingua e una cultura ancora vive nei quartieri cittadini. La rassegna si muove anche in chiave educativa, rivolta a un pubblico variegato, interessato a scoprire la ricchezza linguistica e le storie popolari di Bologna.

In tutto il percorso estivo si ritrova la volontà di mantenere attive forme di cultura popolare che raccontano la città e i suoi abitanti. L’attenzione a tradizioni come la Filuzzi, il teatro dialettale e i burattini riflette un tessuto sociale pronto a rinnovarsi senza perdere contatto con il passato. Bologna si conferma così una città dove la cultura locale si moltiplica in eventi capaci di coinvolgere il pubblico in modi diversi, dal ballo alla recitazione fino alla musica.

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