La conferenza stampa “Prevenire lo spreco alimentare: la rivoluzione digitale di Planeat” si è svolta il 15 febbraio 2025 nella Sala Caduti di Nassirya al Senato. Durante l’incontro, gian marco centinaio, vicepresidente del Senato e senatore della Lega, ha evidenziato l’importanza di un approccio integrato che coinvolga tutta la filiera produttiva, dal campo alla tavola. Il tema centrale ruota attorno alla necessità di fissare obiettivi concreti per ridurre gli sprechi alimentari, con un occhio attento alla salvaguardia dell’ambiente.
Lo spreco alimentare come questione quotidiana e sfida sociale
Nel suo intervento, centinaio ha sottolineato quanto spesso lo spreco alimentare interessi le abitudini di tutti, senza eccezioni. Ha richiamato l’attenzione su comportamenti diffusi nella società che contribuiscono a questo fenomeno, sia da parte dei consumatori sia nella catena distributiva. Lo spreco non è un problema astratto. È qualcosa che si verifica e incide ogni giorno. L’eccesso di cibo buttato rappresenta un costo economico significativo ma, soprattutto, un danno per l’ambiente. Perché con gli alimenti sprecati si disperdono risorse come acqua e suolo, cinque di quelle che sostengono la produzione agricola.
Il senatore ha osservato che riconoscere lo spreco come un fenomeno comune è il primo passo per cambiare. La lotta allo spreco deve uscire dai dibattiti accademici o dalle iniziative di nicchia e arrivare a toccare le abitudini concrete dei cittadini e delle imprese. Eppure centinaio ha fatto capire che non basta discuterne. Serve un impegno pratico e operativo per trasformare le parole in attività reali e misurabili.
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La responsabilità delle istituzioni e il ruolo della politica nella lotta allo spreco
Il discorso ha preso una piega precisa puntando sulla responsabilità delle istituzioni nel creare strumenti efficaci per prevenire lo spreco alimentare. Gian marco centinaio ha chiamato in causa sia la maggioranza sia l’opposizione del Parlamento, invitandole a superare le divisioni politiche e mettersi al lavoro. Il legislatore deve approvare norme e provvedimenti concreti, capaci di incidere sul sistema della produzione e distribuzione del cibo.
Per il senatore, il lavoro delle istituzioni deve generare risultati tangibili e non restare confinato agli incontri ufficiali o a protocolli simbolici. Ciò significa intervenire nelle fasi della filiera che spesso favoriscono perdite e sprechi, ma anche diffondere una nuova cultura tra i cittadini. Coscienza, infatti, è stata definita come parola chiave: aumentare la consapevolezza individuale aiuta a limitare lo spreco a monte, in casa e nei consumi.
Un sistema integrato dalla produzione al consumo per la tutela del pianeta
Il punto centrale dell’intervento si è concentrato sul concetto di sistema lungo tutta la filiera alimentare. Centinaio ha parlato di “filiera a 360 gradi”, intendendo un processo che coinvolge produttori, distributori, rivenditori e consumatori in un unico percorso coordinato. Lo scopo è tutelare l’ambiente e il pianeta, attraverso pratiche che evitano sprechi e valorizzano ogni fase della produzione.
Questo approccio implica la collaborazione attiva di tutti i soggetti toccati dal ciclo del cibo. La filiera non può essere vista come una serie di compartimenti separati, ma deve integrarsi per affrontare con efficacia le perdite di risorse. Ad esempio, una migliore gestione delle eccedenze, un’adeguata informazione sui prodotti e mezzi più efficaci per la distribuzione potrebbero ridurre gli scarti. La sfida richiede interventi coordinati a livello locale e nazionale, in stretta relazione con iniziative digitali come quella presentata da Planeat durante la conferenza.
Gian marco centinaio ha indicato in questo modello integrato la strada da seguire per garantire un equilibrio tra produzione e consumo, capace di limitare gli impatti sull’ecosistema e assicurare al tempo stesso un consumo più responsabile.