La ferrovia cuneo-ventimiglia-nizza si estende per meno di 100 chilometri attraversando territori del Piemonte, della Liguria e della costa Azzurra francese. Questa linea ferroviaria è considerata tra le dieci più belle al mondo perché collega la pianura piemontese con le coste e i parchi naturali delle Alpi Marittime e del Mercantour, offrendo panorami suggestivi. Oltre alla sua funzione di collegamento, rappresenta una realtà ricca di storia e cultura, sempre più valorizzata grazie a iniziative culturali e di recupero. Il progetto “a bordo della meraviglia” del FAI ha avuto un ruolo essenziale nel riportare attenzione su questa storica infrastruttura, raccontandola con linguaggi contemporanei e coinvolgendo le comunità locali che la vivono ogni giorno.
La ferrovia durante l’emergenza e il suo ruolo sociale
Nel 2020, a seguito della tempesta Alex che ha colpito duramente la Val Roya, la ferrovia cuneo-ventimiglia-nizza è stata l’unico collegamento attivo per mettere in comunicazione le comunità isolate dalla frana e dalle alluvioni. Questo episodio ha sottolineato l’importanza strategica della linea, non solo come via turistica ma come infrastruttura indispensabile per la vita quotidiana e per la sicurezza dei territori. Il treno ha permesso di mantenere economia e servizi in attività, tenendo in collegamento le aree attraversate da questa infrastruttura. Ancora oggi, chi vive lungo il percorso riconosce nel collegamento ferroviario un elemento di continuità e sostegno sociale, opponendosi così all’abbandono progressivo dei territori montani e costieri.
Il progetto “a bordo della meraviglia” e il racconto della ferrovia
Il FAI, il Fondo per l’Ambiente Italiano, ha promosso il progetto culturale “a bordo della meraviglia” in collaborazione con la Scuola Holden di Torino. La proposta si basa su un racconto multimediale che unisce fumetti, video e testimonianze raccolte direttamente durante i viaggi lungo la ferrovia. Il fumettista Claudio Marinaccio ha viaggiato sulla linea incontrando abitanti, storie e paesaggi per trasformare questa esperienza in una serie di racconti a fumetti. La narrazione è stata curata da Raffaele Riba, docente alla Scuola Holden, e accompagnata da video brevi e da un documentario firmato dal regista Davide Cerreja Fus. Sono state anche installate opere permanenti nelle stazioni di Cuneo e Ventimiglia, mentre lungo la linea sono stati posizionati pannelli informativi che accompagnano i viaggiatori da Borgo San Dalmazzo a Olivetta San Michele. Così, il progetto restituisce una voce a questa infrastruttura, valorizzandone la storia, l’ambiente e le comunità.
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La ferrovia delle meraviglie: storia e caratteristiche tecniche
La linea ferroviaria cuneo-ventimiglia-nizza è stata una delle protagoniste del censimento “i luoghi del cuore” del 2020, classificandosi tra i più votati grazie al valore paesaggistico e culturale. Lunga circa 100 chilometri, supera un dislivello di circa mille metri e conta 33 gallerie che attraversano territori montuosi. Fu concepita a metà Ottocento per collegare il piemontese alla città di Nizza, allora parte del Regno Sabaudo. Dopo la perdita di Nizza nel 1860 ceduta alla Francia, venne realizzata una deviazione verso Ventimiglia, portando la linea ad assumere l’attuale percorso transfrontaliero. La ferrovia, danneggiata pesantemente durante la Seconda Guerra Mondiale, è stata ricostruita e riaperta nel 1979 dopo un accordo tra Italia e Francia. Questo tratto oggi resta importante non solo per il turismo ma anche come collegamento per chi vive e lavora nella zona, mantenendo una funzione vitale nonostante le limitazioni di servizio.
Il valore attuale e le prospettive della linea secondo le istituzioni locali
Le istituzioni locali considerano la ferrovia un bene prezioso, tanto per la memoria storica quanto per il ruolo pratico nel territorio. Daniela Bruno, direttrice culturale del FAI, ricorda che la ferrovia nasce da un progetto di Cavour nel 1800 e che nonostante investimenti importanti, il servizio rimane limitato. La direttrice indica anche un’iniziativa estiva, da luglio a settembre, con treni storici e corse aggiuntive tra Ventimiglia e Nizza in grado di valorizzare l’itinerario turistico. Patrizia Manassero, sindaca di Cuneo, sottolinea la funzione quotidiana della linea per tanti lavoratori e auspica che il progetto possa migliorare l’offerta. Il sindaco di Ventimiglia, Flavio Di Muro, definisce la ferrovia un simbolo di connessione e memoria collettiva. Federico Borgna, componente del consiglio di amministrazione della Fondazione CRC, ricorda l’importanza della ferrovia come patrimonio condiviso tra due paesi. Dunque l’attenzione resta alta per garantire futuro e cura a questo tracciato che attraversa paesaggi, storia e popolazioni di più regioni.