La difficoltà delle imprese a trovare profili richiesti quasi raddoppiata dal 2019 al 2024

La difficoltà delle imprese a trovare profili richiesti quasi raddoppiata dal 2019 al 2024

Le aziende italiane segnalano un raddoppio delle difficoltà nel reperire profili professionali tra il 2019 e il 2024, con quasi metà delle assunzioni programmate a rischio per carenza di candidati qualificati.
La Difficoltc3A0 Delle Imprese A La Difficoltc3A0 Delle Imprese A
Le aziende italiane faticano sempre più a trovare profili professionali adeguati, con quasi metà delle assunzioni previste nel 2024 difficili da realizzare a causa di un disallineamento tra domanda e offerta di lavoro. - Gaeta.it

Negli ultimi anni, le aziende italiane hanno segnalato un aumento significativo delle difficoltà nel reperire profili professionali adatti alle proprie esigenze. Questo fenomeno ha riguardato una fetta sempre più ampia delle assunzioni previste, mettendo in evidenza un problema reale di corrispondenza tra domanda e offerta di lavoro. I dati più recenti della fondazione studi dei consulenti del lavoro, illustrati nel corso del Festival del Lavoro 2025 a Genova, mostrano un quadro preoccupante per il mercato del lavoro, con circa metà delle assunzioni programmate che risultano di difficile realizzazione per le imprese.

Aumento della quota di profili difficili da reperire tra il 2019 e il 2024

Il dato più evidente riguarda la variazione percentuale della quota di profili considerati di difficile reperimento. Dal 2019 al 2024, è passata dal 25,6% a 48,2% delle assunzioni previste. Questo significa che quasi una assunzione su due è associata a difficoltà nel trovare candidati con le caratteristiche richieste. Questo cambiamento rappresenta un vero e proprio raddoppio nel giro di cinque anni, segnalando una crescente anomalia nelle dinamiche occupazionali.

Il rapporto curato dalla fondazione studi dei consulenti del lavoro sottolinea che questa tendenza nasce da un disallineamento strutturale tra i profili richiesti dalle aziende e quelli davvero presenti sul mercato del lavoro, con effetti evidenti sul piano operativo per le imprese.

Le cause alla base della difficoltà di reperimento dei profili richiesti

Le aziende hanno identificato due motivazioni principali per questa difficoltà. In primo luogo, i candidati spesso non rispondono ai requisiti richiesti nel 12,8% dei casi. Questo dato indica una carenza nelle competenze o nell’esperienza rispetto a quanto servirebbe alle imprese. Ma il motivo prevalente riguarda la scarsità numerica: il 31,7% delle imprese nel 2024 ha segnalato di non trovare un numero sufficiente di candidati disponibili.

Questo doppio problema evidenzia limitazioni sia nella qualità che nella quantità del bacino di candidati, ostacolando così l’assunzione veloce e precisa. Il mercato del lavoro sembra dunque soffrire di un mismatch che non si limita alle competenze, ma investe anche la base quantitativa di persone in possesso dei profili ideali.

Impatto concreto sulle assunzioni programmate nel mercato italiano

In termini assoluti, la difficoltà nel reperire candidati qualificati si è tradotta in numeri che parlano da soli. Le assunzioni considerate difficili sono cresciute da circa 962.000 a oltre 2.214.000 nel quinquennio analizzato. Un incremento di questa portata impatta non solo sulle singole aziende, ma sull’intera economia italiana, rallentando processi produttivi e progetti di sviluppo.

Il rapporto, presentato a Roma e discusso durante il Festival del Lavoro in corso a Genova, fornisce questi dati partendo da un’attenta raccolta su imprese di ogni dimensione, confermando così la diffusione su larga scala del problema.

Conseguenze per le imprese e la necessità di nuove strategie

Lo scenario delineato dal rapporto obbliga le imprese a ripensare le proprie strategie di reclutamento. Oltre a evidenziare una carenza nell’offerta di lavoro qualificato, emerge la necessità di varare interventi mirati sulle competenze, sulla formazione e sull’attrazione di profili meno comuni o nuovi.

In aggiunta, le aziende devono confrontarsi con una competizione crescente per i pochi candidati adeguati, scenario che richiede attenzione su strumenti di selezione, incentivazione e fidelizzazione.

L’interpretazione di questi dati consente di comprendere il fenomeno come complesso e strutturale, non limitato a una temporanea crisi, ma adatto a generare impatti duraturi sul mercato del lavoro italiano. A Genova, con il Festival del Lavoro in corso fino al 31 maggio 2025, l’attenzione resta alta su questo tema.

Change privacy settings
×