La difesa di alberto stasi chiede una revisione scientifica dei reperti nel delitto di garlasco

La difesa di alberto stasi chiede una revisione scientifica dei reperti nel delitto di garlasco

La difesa di Alberto Stasi chiede la revisione scientifica dei reperti del caso Garlasco, mentre la procura di Pavia indaga su possibili nuovi coinvolti nell’omicidio di Chiara Poggi.
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La difesa di Alberto Stasi chiede il riesame con tecniche moderne dei reperti del caso Garlasco, mentre la procura di Pavia indaga su nuovi possibili coinvolti nell’omicidio di Chiara Poggi. - Gaeta.it

Il caso di Garlasco torna ad animare l’attenzione della cronaca giudiziaria con una nuova fase delle indagini. Alberto Stasi, condannato definitivamente per l’omicidio della fidanzata Chiara Poggi, è al centro di una richiesta della difesa che punta a riesaminare con metodi aggiornati tutti i reperti raccolti sulla scena del crimine. L’iniziativa si inserisce nel contesto di un nuovo filone investigativo della procura di Pavia, che coinvolge anche altre persone tra cui un amico del fratello della vittima.

La richiesta di revisione scientifica da parte della difesa di alberto stasi

La difesa di Alberto Stasi, rappresentata dall’avvocato Antonio De Rensis, ha annunciato l’intenzione di sottoporre a una dettagliata rilettura scientifica l’intero materiale probatorio relativo al delitto di Garlasco. Si tratta di un’operazione che dovrebbe impiegare tecniche investigative più moderne rispetto a quelle utilizzate durante il primo processo. Tra gli elementi che la difesa vorrebbe riesaminare ci sono anche alcune impronte di piedi, individuate sulla scena del crimine nei mesi immediatamente successivi all’omicidio.

Impronte di piedi e nuove tecniche investigative

In particolare, l’attenzione è puntata su un’impronta parziale corrispondente a una misura tra il 36 e il 37, che fu catalogata come presumibilmente femminile. L’avvocato ha spiegato che “con le nuove tecniche scientifiche si potrebbe ottenere un risultato più preciso e attendibile.” L’obiettivo è quindi quello di aprire nuove piste attraverso analisi che possano confermare oppure escludere elementi finora poco chiari o del tutto ignorati.

L’indagine della procura di pavia e il coinvolgimento di altre persone

La procura di Pavia ha avviato una nuova indagine sul caso, sulla base di elementi che suggeriscono un coinvolgimento di più soggetti nella morte di Chiara Poggi. Tra gli indagati figura Andrea Sempio, amico del fratello della vittima, ipotizzato in concorso con altri nella dinamica del delitto. Questo sviluppo ha spinto la difesa di Stasi a richiedere una revisione completa delle prove, con l’idea di mettere in discussione la responsabilità esclusiva attribuita a Stasi.

Nuove verifiche e piste alternative

Le autorità hanno motivato l’apertura di nuove verifiche proprio per approfondire le possibili piste alternative rispetto alla sentenza definitiva. Le ricerche e gli accertamenti stanno interessando più ambiti, tra cui il riesame delle impronte e altri segni raccolti all’epoca, per verificare la presenza di altre persone coinvolte. Questa prospettiva potrebbe modificare la ricostruzione consolidata del delitto di Garlasco, uno dei casi più seguiti negli ultimi anni in provincia di Pavia.

Le implicazioni della revisione dei reperti nella scena del crimine

Il lavoro di revisione mira a utilizzare i progressi tecnici disponibili nel campo della scienza forense. Dal 2007, anno dell’omicidio, sono stati sviluppati metodi più raffinati per l’analisi delle tracce biologiche e delle impronte. La possibilità di riesaminarle con strumenti aggiornati può portare a risultati differenti, soprattutto in relazione alla presenza di tracce magari ritenute inutilizzabili in passato.

Progressi nelle tecniche di analisi

Nel caso delle impronte di piedi, per esempio, le tecnologie attuali consentono un’analisi più dettagliata della forma, della posizione e dell’eventuale corrispondenza con soggetti specifici, migliorando la capacità di attribuire con precisione quel tipo di prova. Se emergeranno nuovi riscontri, ciò potrebbe influire significativamente sulle responsabilità contestate e sulla dinamica dell’omicidio. Le attività prevedono una verifica approfondita e confronti con dati raccolti fuori dall’epoca originaria dell’indagine.

Il nuovo corso delle investigazioni sul caso Garlasco rappresenta un tentativo di chiarire aspetti finora oscuri, basandosi sul progresso tecnico applicato al patrimonio probatorio. Restano da attendere sviluppi, ma è chiaro che la complessità della vicenda incoraggia ulteriori accertamenti su quanto successo il 13 agosto 2007 in provincia di Pavia.

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