La provincia cinese dello Zhejiang avvicina il chianti con una visita ufficiale a firenze che ha aperto nuovi scenari di collaborazione commerciale e culturale. Una delegazione di qingtian county ha incontrato i rappresentanti del consorzio vino chianti per preparare la partecipazione alla manifestazione expo wine di novembre. L’evento, in programma dal 14 al 16 novembre a qingtian, punta a consolidare i rapporti tra i produttori toscani e il mercato cinese, sempre più ricettivo al vino italiano.
L’incontro a firenze: focus sul dialogo tra chianti e qingtian
La visita della delegazione cinese allo storico capoluogo toscano si è svolta nella sede del consorzio vino chianti, dove il direttore saverio galli torrini ha accolto i membri del governo locale con spirito collaborativo e di scambio. Questo incontro ha rappresentato un’occasione per presentare la realtà produttiva e culturale del chianti, ma anche per comprendere meglio le aspettative e gli interessi della controparte cinese.
Attenzione al cambiamento di interesse verso il chianti
Galli torrini ha sottolineato come l’interesse cinese nei confronti del chianti stia cambiando, con attenzione crescente verso la qualità e l’identità del territorio. “per noi – ha affermato – è stata un’opportunità di racconto e soprattutto di ascolto verso un pubblico nuovo e attento”. La delegazione di qingtian ha potuto approfondire la conoscenza del consorzio e degli aspetti storici e tecnici legati alla produzione vinicola della zona, in uno scambio diretto che fa da base a future collaborazioni.
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Le nuove tendenze del mercato cinese e il ruolo del vino italiano
Durante l’incontro si è parlato anche dell’evoluzione del consumo di vino in cina e delle prospettive per il vino italiano. Sono emerse informazioni su come i gusti dei consumatori cinesi stiano cambiando e mettano valore su prodotti che riflettano tradizione e qualità. Il vino italiano, e il chianti in particolare, si trovano in una posizione favorevole, ma resta indispensabile seguire i mutamenti del mercato con attenzione.
Interesse per le strategie promozionali in cina
La delegazione ha mostrato interesse per le strategie promozionali adottate dal consorzio, e per le iniziative volte a sostenere la presenza in cina, riconoscendo l’importanza crescente di questo mercato. Si è discusso anche di eventi e manifestazioni che possano favorire lo scambio commerciale e culturale, con un occhio all’appuntamento expo wine di novembre, che promette di essere un momento chiave per rafforzare il legame tra le due realtà.
La composizione della delegazione e i ruoli istituzionali coinvolti
La visita a firenze ha coinvolto alcuni tra i principali rappresentanti delle autorità di qingtian county. La delegazione era guidata da zhou yun, vicecapo del governo locale, e comprendeva altri funzionari di rilievo: chen yincheng, vicedirettore dell’ufficio governativo, ji suhai, direttore cultura e turismo, wu haiyan, responsabile degli scambi economici, e lin yue, vicedirettrice della zona di cooperazione culturale e commerciale per gli overseas chinese.
Collaborazione su più fronti
Questa composizione indica chiaramente la volontà dei cinesi di allargare la collaborazione su più fronti, non solo commerciale ma anche culturale e turistico. La presenza di figure legate al turismo e agli scambi mette in evidenza un approccio integrato che punta a valorizzare il vino come elemento di attrazione e identità culturale, oltre che come prodotto da vendere.
Il vino come linguaggio di diplomazia e futuro degli scambi con la cina
Saverio galli torrini ha definito la cultura del vino “una forma di diplomazia naturale”, capace di creare relazioni concrete e autentiche fra mondi lontani. Il consorzio valuta la cina come un mercato di grande interesse, sul quale intende continuare a puntare con attenzione, anche partecipando attivamente a eventi come l’expo wine e in altre iniziative promozionali.
Un modello di collaborazione basato su scambio culturale
Il legame che si sta stringendo tra il chianti e la provincia di qingtian propone un modello di collaborazione basato sulla condivisione culturale e sull’apertura reciproca. In vista di nuove occasioni di confronto e scambio rimane alta la volontà di lavorare insieme per far crescere la presenza del vino italiano in territori dove il gusto e la qualità stanno conquistando sempre più spazio.