Il quadro del turismo in Calabria sta cambiando in modo significativo. I dati ufficiali relativi al periodo gennaio-aprile 2025 mostrano un aumento consistente sia degli arrivi che delle presenze turistiche, con un forte impulso proveniente dai mercati esteri. Le informazioni raccolte nel report “Instant Tourism”, curato dal dipartimento Turismo della Regione Calabria, permettono di capire meglio come si stia sviluppando il fenomeno turistico nella regione e quali strategie vengano adottate per consolidare questo trend positivo.
Incremento degli arrivi e presenze: numeri e provenienze
Nei primi quattro mesi del 2025, la Calabria ha accolto circa 225mila turisti che insieme hanno generato 465mila presenze. Questo dato segnala una crescita importante rispetto allo scorso anno, con un aumento del 50% riferito solo ai turisti internazionali. La Germania si conferma il principale mercato straniero, con un’incidenza del 24,1% sulle presenze complessive. Seguono gli Stati Uniti con una quota del 5,3%. In totale, i primi dieci paesi fornitori di turisti esteri includono, oltre a Germania e Stati Uniti, Polonia, Francia, Spagna, Svizzera, Canada, Regno Unito, Brasile e Paesi Bassi. Questi paesi rappresentano oltre il 59% degli arrivi e quasi il 64% delle presenze straniere in Calabria.
Durata media dei soggiorni e crescita economica
L’attenzione al turismo internazionale si è tradotta in un aumento della durata media dei soggiorni, un aspetto fondamentale per la crescita economica locale. Questi dati mostrano come la Calabria stia diventando una meta gradita non solo per qualche breve visita, ma per un periodo più lungo, indice della qualità dell’offerta turistica.
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Interventi regionali e confronto con il contesto nazionale
La presentazione dei dati è avvenuta durante una conferenza stampa a Catanzaro, alla quale hanno partecipato il presidente della Regione Calabria, Roberto Occhiuto, insieme all’assessore al Turismo Giovanni Calabrese e al direttore generale del dipartimento Turismo Raffaele Rio. Occhiuto ha sottolineato la volontà di rendere questo tipo di aggiornamento periodico, con una cadenza quadrimestrale. Il piano prevede infatti di monitorare con continuità i flussi turistici per intervenire tempestivamente sulle politiche di accoglienza e promozione.
Strategie per il potenziamento aeroportuale
L’intervento regionale ha puntato sul potenziamento degli aeroporti e sulla riduzione dei costi di ingresso per i turisti, con un contributo economico regionale volto a coprire la tassa di sbarco di 6,50 euro. Questi elementi sono stati inseriti in una strategia rivolta a sostenere l’incoming, con risultati che si distinguono dal resto d’Italia. La media nazionale, nello stesso periodo, ha registrato invece una diminuzione sia degli arrivi che delle presenze . La Calabria si conferma quindi una realtà in controtendenza, con una fase post-pandemica di crescita esponenziale pari alla migliore performance registrata nel paese negli ultimi anni.
Impatti e strategie per il futuro del turismo calabrese
L’aumento significativo delle presenze è sintomo di una crescente attrattiva turistica, ma ha anche una ricaduta sul territorio in termini di sviluppo economico e occupazionale. L’allungamento della durata media dei soggiorni indica un interesse verso un’esperienza più approfondita, che coinvolge servizi ricettivi e attività di svago.
Apertura ai mercati internazionali e accessibilità
In questo contesto, la maggiore apertura ai mercati internazionali si lega strettamente al miglioramento dei collegamenti aerei e a una sempre più forte accessibilità del territorio. Nonostante la dinamica dei prezzi influenzi ancora la mobilità interna, l’afflusso di turisti stranieri modifica la composizione del flusso, fornendo nuove opportunità e sfide.
L’approccio regionale punta a una gestione integrata, che metta in connessione la qualità dell’offerta turistica con la promozione internazionale e la sostenibilità ambientale. Questo significa lavorare non solo sulla quantità dei visitatori, ma anche sull’efficienza dell’accoglienza e sulla tutela del territorio per garantire una crescita duratura.
Iniziative per la destagionalizzazione e tutela ambientale
L’assessore Giovanni Calabrese ha evidenziato come il trend positivo vada a braccetto con le politiche di destagionalizzazione che la regione sta portando avanti. L’obiettivo è rendere meno concentrato il flusso turistico nella sola stagione estiva e distribuire arrivi e presenze su un arco temporale più lungo. Questo permette di ridurre la pressione ambientale e di migliorare i servizi erogati.
Tutela del mare e collaborazione con enti locali
Il tema della tutela del mare rappresenta un altro punto centrale. Calabrese ha dato risalto al lavoro svolto con Legambiente e Arpacal, in vista della prossima estate, per garantire acque pulite e trasparenti. Il turismo balneare, infatti, resta una delle principali attrattive della Calabria e un mare in condizioni eccellenti si riflette direttamente sul successo della stagione.
Anche dal direttore generale Raffaele Rio è arrivata una valutazione positiva rispetto ai dati. Ha ricordato come i risultati si siano ottenuti in una fase dell’anno tradizionalmente meno dinamica per il turismo regionale e ha sottolineato il potenziale economico derivante da questa nuova realtà. Questi elementi inducono a credere che l’attività turistica possa diventare una fonte di sviluppo stabile e continuativo.