In un mondo dove la cucina tradizionale rischia di essere dimenticata, lo chef Ciro Di Maio dà nuova vita a uno dei piatti storici della gastronomia napoletana: la Cosacca. Questa pizza, un tempo considerata un “scarto” dai pizzaioli di Napoli, ora fa il suo ingresso in grande stile nel menù del ristorante “San Ciro” di Brescia. La sua reinterpretazione, arricchita con ragù napoletano, non solo celebra la storia di un alimento umile, ma porta anche l’attenzione sulla cultura culinaria partenopea e sull’impegno sociale di Di Maio.
La storia della Cosacca
La Cosacca è una pizza che trae le sue origini da una tradizione culinaria di oltre duecento anni fa. Si narra che sia stata inventata dai pizzaioli napoletani come piatto “di recupero”, utilizzando gli avanzi della giornata. Quando mozzarella e sardine erano già esaurite, si optava per un mix semplice, ma evocativo dei sapori autentici. Gli ingredienti principali della Cosacca sono pomodoro, formaggio grattugiato al posto della mozzarella, basilico e olio extravergine d’oliva. Questa preparazione ridotta all’essenziale fa parte di una tradizione che stava per andare persa, ma che nel 2016 ha ritrovato nuova visibilità grazie alla menzione nel programma televisivo “4 Ristoranti“.
Un racconto interessante è legato al nome stesso di questa pizza. Il termine Cosacca si ispira alla visita dello Zar Nicola I di Russia a Napoli nel 1844, dove gli ospiti imperiali furono accolti con un banchetto speciale. I pizzaioli locali, per onorare gli zar, crearono questa nuova pizza che piacque tanto da spingere la coppia imperiale a donare Napoli due statue in bronzo, a simboleggiare il legame tra due culture.
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L’innovazione di Ciro Di Maio
Ciro Di Maio è un ambasciatore di questa tradizione, ma con un occhio all’innovazione. La sua versione della Cosacca include un ragù alla napoletana preparato secondo una ricetta di famiglia tramandata dalla madre. Questa aggiunta non solo arricchisce il piatto, ma enfatizza la filosofia dello chef: valorizzare i sapori primari della sua terra. Questo focus sulla qualità e sull’origine degli ingredienti è evidente in ogni creazione di Di Maio, che si impegna a far promuovere una cucina autentica e radicata nella tradizione.
Quando si parla della preparazione della Cosacca, Di Maio sottolinea l’importanza di una esecuzione precisa. “Saper dosare il formaggio grattugiato è cruciale per ottenere un sapore equilibrato,” mentre il processo di cottura deve garantire un risultato perfetto: caldo, ma non troppo, affinché non si compromettano i profumi del piatto. La magia avviene quando il mix di formaggio, basilico e olio si unisce al croccante cornicione della pizza, creando un’esperienza culinaria ineguagliabile.
L’impegno sociale di Ciro Di Maio
Non è solo la cucina a definire Ciro Di Maio. Il suo impegno sociale è parte integrante della sua identità professionale. Al ristorante “San Ciro“, dove ha dato lavoro a una quindicina di persone, Di Maio si distingue per le sue iniziative positive. “Insegno l’arte della pizza ai detenuti in carcere, contribuendo a dare seconde opportunità a chi si trova in difficoltà.” Inoltre, ha avviato un progetto di formazione nel Rione Sanità di Napoli, dove i giovani possono apprendere i rudimenti dell’arte culinaria.
Questo collegamento con le sue radici napoletane è evidente e sottolinea quanto Di Maio voglia trasmettere il suo amore per la cultura gastronomica partenopea. Attraverso azioni concrete, come collaborazioni con istituti alberghieri, ha potuto offrire lezioni online ai ragazzi interessati a lavorare nei settori enogastronomici e della sala e accoglienza. La sua passione va oltre la pizza: è un modo per riportare alla luce tradizioni e insegnamenti che rischiano di scomparire.
La pizza verace come simbolo di tradizione
“San Ciro” non è solo un ristorante; è un punto di riferimento per coloro che cercano l’autenticità nella cucina italiana. La pizzeria di Brescia propone un menù che spazia tra le pizze tradizionali, come la Margherita e la Marinara, fino a creazioni più innovative come il battilocchio, una pizza fritta servita avvolta in carta paglia. Ogni singolo impasto è curato con attenzione, utilizzando ingredienti di alta qualità, tra cui mozzarella di bufala campana DOP e pomodorino del Piennolo.
Ciro Di Maio ama giocare con le forme e le consistenze delle sue pizze, esprimendo una filosofia di cucina che si allontana dalla perfezione standardizzata. “Le mie pizze raccontano storie, ogni morso è una celebrazione di tradizioni, ingredienti freschi e sapori,” rendendo ogni esperienza al suo ristorante unica.
Questa passione per la tradizione napoletana e la voglia di farla conoscere al mondo si riflettono nella sua continua ricerca di qualità e nei rapporti che ha coltivato con personaggi famosi e appassionati di cucina, rendendo “San Ciro” uno dei luoghi imperdibili di Brescia per gli amanti della pizza.