la corsa ai missili tra israele e iran: quanti missili a medio raggio restano a teheran?

la corsa ai missili tra israele e iran: quanti missili a medio raggio restano a teheran?

Il conflitto tra Israele e Iran si concentra sul numero e la capacità dei missili balistici a medio raggio di Teheran, con attacchi israeliani che mirano a ridurre l’arsenale iraniano e influenzare strategie future.
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Il conflitto tra Israele e Iran si concentra sulla capacità missilistica di Teheran, con stime variabili sul numero di missili balistici a medio raggio disponibili, influenzando strategie militari e diplomatiche. - Gaeta.it

Il conflitto tra israele e iran prosegue da quasi una settimana, con i riflettori puntati sull’ipotesi di un coinvolgimento degli Stati Uniti. Tra le molte variabili in gioco, un elemento decisivo sembra essere il numero di missili balistici a medio raggio di cui dispone teheran, un dato in grado di influenzare pesantemente lo sviluppo delle operazioni militari e le strategie diplomatiche.

L’arsenale missilistico iraniano e i lanci degli ultimi mesi

Le forze di teheran avrebbero lanciato oltre 700 missili balistici negli ultimi quattordici mesi, secondo valutazioni israeliane e di esperti internazionali. Questi missili rientrano nel gruppo definito MRBM , capaci di coprire distanze fino a 1400 chilometri e quindi in grado di raggiungere il territorio israeleiano.
Ciò che rende complicata la stima è la natura riservata degli arsenali iraniani, con cifre che variano sensibilmente, a volte tra 300 e 1300 missili in pronta risposta.

Israele ha preso di mira con diversi raid circa un terzo delle installazioni iraniane necessarie al lancio dei missili. Questo attacco mirato punta a limitare l’effettiva capacità offensiva di teheran, riducendo i missili disponibili per future azioni.
Il numero relativamente contenuto di ordigni potrebbe costringere la leadership iraniana a ripensare la propria strategia o ad aprire a trattative, ma dalla parte israeliana si registra invece la determinazione a mantenere la pressione e a controllare i cieli con i propri mezzi militari.

Quanti missili aveva l’iran nel 2023 e come sono stati impiegati

Le stime degli Stati Uniti collocano a oltre 3.000 i missili di varia natura nella disponibilità dell’iran nel 2023.
L’analista Behnam Ben Taleblu della Fondazione per la Difesa delle democrazie ha sottolineato che tra questi, almeno 1.000-2.000 sarebbero missili a medio raggio, sufficienti per coprire la distanza tra le due nazioni.
Questi numeri confermano la portata della minaccia missilistica nella regione.

I dati raccolti dalle forze di difesa israeliane parlano di 120 missili lanciati dagli iraniani durante l’attacco del 13 aprile, e oltre 200 in una singola giornata del primo ottobre.
Nei primi cinque giorni di guerra sono stati contati circa 380 lanci, facendo salire il totale a circa 700 missili sparati negli ultimi mesi.
Se si considera la cifra proposta da Taleblu, teheran avrebbe ancora circa 1.300 missili MRBM disponibili.

Valutazioni diverse sul numero di missili effettivamente rimasti in iran

L’ex ufficiale dell’intelligence della marina israeliana, Eyal Pinko, offre un quadro differente.
Secondo Pinko, dopo aver perso tra 400 e 500 missili nei primi giorni di conflitto e subìto attacchi diretti agli arsenali, teheran sarebbe oggi in possesso di un numero più ridotto, tra 700 e 800 missili a medio raggio.
Questa valutazione sembra più prudente e tiene conto dei danni inflitti dai raid israeliani, riscontrati anche in difficoltà tecniche tipo problemi nell’assemblaggio dei propulsori.

Queste divergenze nascono anche dall’incertezza su quanto l’iran sia in grado di produrre missili su base mensile.
Il premier israeliano benjamin netanyahu ha dichiarato che teheran potrebbe costruire circa 300 missili al mese, senza però fornire dettagli sulle fonti di queste informazioni.
Pinko, invece, segnala come gli attacchi missilistici israeliani abbiano compromesso la catena produttiva iraniana, con evidenti ripercussioni sulla capacità di creare nuovi ordigni in tempi brevi.

Le prossime settimane saranno decisive per capire se israele riuscirà a limitare ulteriormente la riserva di missili iraniani e se questa situazione porterà a un’escalation più ampio o a un’apertura a negoziati.
La fragilità degli arsenali e le difficoltà di produzione potrebbero determinare scelte strategiche importanti per entrambi i fronti del conflitto.

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