La cittadella regionale di catanzaro ospita un convegno sul contrasto ai bias di genere nel trattamento dei dati personali

La cittadella regionale di catanzaro ospita un convegno sul contrasto ai bias di genere nel trattamento dei dati personali

La Calabria ospita a Catanzaro un evento promosso dal Garante per la Protezione dei Dati Personali con Università Roma Tre e altri esperti, per affrontare i bias di genere e promuovere equità digitale.
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A Catanzaro, il 21 e 22 maggio, si terrà un evento promosso dal Garante per la Protezione dei Dati Personali dedicato all’equità digitale e al contrasto ai bias di genere nel trattamento dei dati, con il coinvolgimento di istituzioni, università ed esperti. - Gaeta.it

La Calabria diventa luogo di confronto su temi legati alla protezione dei dati e all’equità digitale. Nei giorni 21 e 22 maggio, alla Cittadella Regionale di Catanzaro, si svolgerà l’evento promosso dal Garante per la Protezione dei Dati Personali dal titolo “Per un’equità digitale: contrasto ai bias di genere nel trattamento dei dati personali”. La manifestazione punta a diffondere consapevolezza verso un utilizzo responsabile delle tecnologie digitali, con un focus specifico sui bias di genere. La collaborazione con l’Università degli studi Roma Tre e la partecipazione di esperti di diversi ambiti testimoniano l’ampiezza e l’importanza dell’appuntamento.

L’iniziativa del garante per la protezione dei dati personali a catanzaro

La due giorni si inserisce in un percorso iniziato con il Privacy Tour e si rivolge a un pubblico ampio, composto da rappresentanti delle istituzioni, accademici, professionisti e imprenditori. Il Garante per la Protezione dei Dati Personali ha voluto che l’evento fosse occasione per rinnovare l’attenzione su temi delicati legati al trattamento dei dati personali, per promuovere una cultura che colga il valore e i rischi associati alle tecnologie emergenti. Dal Collegio dell’Autorità saranno presenti il presidente Pasquale Stanzione, la vicepresidente Ginevra Cerrina Feroni, e i componenti Agostino Ghiglia e Guido Scorza, a testimoniare l’impegno istituzionale sul tema.

L’evento rappresenta un momento di dialogo e confronto diretto tra esperienze e competenze differenti. Grazie al sostegno della Regione Calabria e il patrocinio del Garante per l’Infanzia e per l’Adolescenza della stessa regione, la conferenza torna al centro di interesse pubblico e istituzionale. Tali collaborazioni ampliano il raggio d’azione e confermano la volontà di affrontare i problemi della disuguaglianza digitale da molteplici punti di vista e con strumenti concreti. La scelta della Cittadella Regionale sottolinea il ruolo della Calabria come fulcro di discussioni strategiche sul futuro digitale.

Ricerche universitarie su bias di genere e intelligenza artificiale alla base del convegno

Tra i momenti chiave della due giorni, spazio sarà dato alle analisi scientifiche sulle percezioni e le pratiche legate all’uso dell’intelligenza artificiale nei processi di selezione del personale. Il dipartimento di Ingegneria Meccanica, Energetica e Gestionale dell’Università della Calabria, insieme al dipartimento di Meccanica, Matematica e Management del Politecnico di Bari, presenteranno uno studio specifico sulla consapevolezza dei recruiter riguardo ai bias di genere. L’indagine valuta anche il grado di fiducia riposto in strumenti di IA considerati potenzialmente imparziali e inclusivi. Il professor Salvatore Ammirato, responsabile scientifico del Giudalab dell’Università della Calabria, guiderà la presentazione di questa ricerca.

Dall’Università Roma Tre, la professoressa Giovanna Pistorio interverrà con un approfondimento dal titolo “Eguaglianza e intelligenza artificiale, tra nuove opportunità e rischi di discriminazione”. La sua esperienza come docente di diritto pubblico e direttrice del Master in Cybersecurity, legislazione e gestione della sicurezza fornisce uno sguardo giuridico alle implicazioni dei sistemi automatizzati nella tutela dei diritti fondamentali. L’incontro si configura così come un dialogo interdisciplinare che unisce aspetti tecnologici e normativi per affrontare con maggiore chiarezza il tema della parità di genere nelle tecnologie digitali.

I protagonisti e il programma dei lavori della due giorni

Numerosi esperti e rappresentanti di realtà significative saranno coinvolti nei lavori. Tra loro spiccano Felice Lo Gatto, responsabile HR PM Office Transformation & Analytics del Gruppo FS; Aldo Ferrara, presidente di Unindustria Calabria; Valter Quercioli, presidente di Federmanager Nazionale; Gianluigi Greco, docente dell’Università della Calabria e presidente dell’Associazione Italiana per l’Intelligenza Artificiale; Pierpaolo Pontrandolfo, del Politecnico di Bari e presidente dell’Associazione Italiana Ingegneria Gestionale; e Marcello Ravveduto del comitato scientifico della Fondazione Magna Grecia.

I lavori si apriranno mercoledì 21 maggio alle 14:00 nella Cittadella Regionale di Catanzaro, con un programma che si svilupperà fino alle 19:00. Il giorno successivo, giovedì 22 maggio, si ricomincerà alle 9:00 per concludere le attività entro le 13:00. Questa organizzazione lascia spazio sia a interventi tecnici sia a momenti di confronto aperto, facilitando lo scambio di esperienze e opinioni su un tema che riguarda cittadini, aziende e istituzioni.

Il ruolo delle istituzioni e associazioni nel promuovere un uso consapevole dei dati personali

L’iniziativa ha raccolto il sostegno di diverse realtà, tra cui Digital Angels, Federmanager, Federmanager Minerva, Fondazione Magna Grecia, GPI, Gruppo FS, Politecnico di Bari, Unindustria Calabria e Università della Calabria. Il coinvolgimento di queste organizzazioni sottolinea il carattere trasversale del tema trattato e la necessità di un approccio collettivo per fronteggiare i bias nei sistemi di trattamento dei dati.

In particolare, l’attenzione verso la tutela dei dati personali appare sempre più cruciale in un contesto dove le nuove tecnologie raggiungono ogni settore, ma rimangono anche fonte di potenziali discriminazioni. L’evento vuole fare da stimolo affinché le istituzioni, i rappresentanti del mondo accademico e professionale adottino modelli di lavoro trasparenti e rispettosi della diversità. In questo senso, la Calabria si conferma come terreno di confronto e progettazione per misure volte a rendere la dimensione digitale più giusta e accessibile per tutti.

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