La città diventa protagonista al festival èStoria film di Gorizia, che torna con la sua 5/a edizione dal 26 maggio al 1 giugno. Nel cuore della kinemax, la rassegna mette in programma film dove le metropoli non sono semplici sfondi, ma elementi decisivi delle storie raccontate. Un’esplorazione tra cinema del passato e pellicole recenti, tra grandi classici e lavori che si confrontano ancora con il rapporto tra uomo e ambiente urbano.
Metropolis apre la rassegna con la sua visione futuristica e musica dal vivo
Il 26 maggio sarà proiettato Metropolis, film muto di Fritz Lang del 1927, riconosciuto come uno dei capolavori del cinema espressionista. La pellicola offre un’ambientazione fantascientifica in una città futuristica dominata da contrasti sociali netti. Non è solo uno sfondo, ma un protagonista che plasma le dinamiche narrative. La visione sarà accompagnata dall’ensemble Zerorchestra, che eseguirà dal vivo il progetto di musica originale dedicata ai film delle origini. Questo connubio di immagini e suoni restituisce l’esperienza immersiva di allora e valorizza l’opera sotto una luce nuova.
The girl with the needle porta la prima guerra mondiale a copenaghen
Il 27 maggio sarà la volta di The girl with the needle, diretto da Magnus von Horn . Il film racconta la storia di Karoline, una giovane donna che vive un episodio di pressione sociale e personale durante la Prima guerra mondiale. Ambientato a Copenaghen, il racconto si concentra sulle difficoltà di Karoline, sfrattata e poi coinvolta in una relazione abusiva con il suo datore di lavoro, che la licenzia. Il festival conferirà alla sceneggiatrice Line Langebek Knudsen il premio èStoria film festival 2025, riconoscendone la capacità di mescolare il cinema storico con elementi da horror, rivisitando in modo originale la narrazione storica.
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Classici senza tempo e animazioni al centro del programma
Nel calendario sono previsti film come Le mani sulla città di Francesco Rosi , che offre una denuncia della speculazione edilizia, mettendo in luce il rapporto tra potere e territorio. La città si mostra come luogo di conflitti reali e concreti. Dal Giappone arriva La città incantata di Hayao Miyazaki, che trasforma lo spazio urbano in una favola animata dove il soprannaturale dialoga con la quotidianità. Manhattan di Woody Allen, invece, mostra l’intreccio tra vita emotiva e città attraverso un ritratto intimo della capitale americana. Il film noir Il terzo uomo di Carol Reed, ambientato a Vienna nel dopoguerra, testimonia invece la città come campo di tensioni politiche e ambiguità morali.
Chiusura con il capolavoro di wim wenders e collaborazioni culturali
Il festival si concluderà il 1 giugno con Alice nella città di Wim Wenders, opera che indaga la relazione tra individuo e ambiente urbano attraverso uno sguardo critico e poetico. La rassegna è nata e cresciuta grazie all’associazione culturale èStoria e alla collaborazione con Cinemazero, Far East Film Festival, Hiša filma – Palazzo del cinema, Kinemax e Trieste film festival. Questi partner culturali contribuiscono all’organizzazione e alla qualità della programmazione, sostenendo un dialogo tra cinema, città e storia che si lega strettamente al territorio di Gorizia. La manifestazione conferma così la propria identità come uno spazio dove la città prende vita sullo schermo.