La cina conferma la deflazione a maggio per il quarto mese consecutivo, pesa la domanda interna debole

La cina conferma la deflazione a maggio per il quarto mese consecutivo, pesa la domanda interna debole

La Cina registra la quarta deflazione consecutiva a maggio con calo dei prezzi al consumo e alla produzione, riflettendo una domanda interna debole e tensioni commerciali persistenti con gli Stati Uniti.
La Cina Conferma La Deflazione La Cina Conferma La Deflazione
A maggio la Cina registra il quarto mese consecutivo di deflazione, con prezzi al consumo e alla produzione in calo a causa di una domanda interna debole e tensioni commerciali con gli Stati Uniti. - Gaeta.it

La cina continua a registrare una situazione di deflazione nel mese di maggio, segnando il quarto mese di ribassi consecutivi dei prezzi. I dati ufficiali dell’Ufficio nazionale di statistica mostrano un calo dei prezzi al consumo e alla produzione che riflette una domanda interna ancora stagnante. Le informazioni rivelano una dinamica economica delicata, tra aspettative degli analisti e l’effetto delle tensioni commerciali internazionali.

Tendenza dei prezzi al consumo: stabile ma in calo a maggio

A maggio, l’indice dei prezzi al consumo in cina ha mostrato una diminuzione dello 0,1% rispetto allo stesso mese dell’anno precedente. Questo dato resta invariato rispetto ai tre mesi precedenti, segnalando una stagnazione nei consumi interni. Le stime degli esperti prevedevano un calo leggermente superiore, dello 0,2%, ma il dato reale si è mantenuto lievemente migliore delle previsioni.

Su base mensile, si è registrata una flessione dello 0,2%, un’inversione rispetto al +0,1% rilevato ad aprile. La variazione negativa indica una debolezza persistente nella spesa delle famiglie e una scarsa pressione al rialzo sui prezzi. Questo andamento riflette una domanda interna che resta contenuta, nonostante i vari stimoli economici messi in campo dalle autorità. La persistente sofferenza dei consumi mette in luce un momento difficile per l’economia cinese, accentuato dalle incertezze sulla ripresa del mercato interno e dalla cautela degli investitori.

Prezzi alla produzione: calo prolungato e record negativo da luglio 2023

I prezzi alla produzione hanno subito un calo del 3,3% a maggio su base annua, un dato leggermente più marcato rispetto alle stime degli analisti che prevedevano un -3,2%. La contrazione di maggio segue il -2,7% di aprile, configurando il trentaduesimo mese consecutivo con prezzi produttivi in ribasso. Questo rappresenta la serie più lunga dall’estate 2023, con una caduta che evidenzia le difficoltà che i produttori stanno affrontando nel mercato cinese ed internazionale.

Il calo si collega a diversi fattori, tra cui la debolezza della domanda interna, soprattutto per beni intermedi e manufatti. Le incertezze sul commercio estero, dovute anche ai dazi statunitensi ancora in vigore, contribuiscono a frenare i prezzi industriali. I produttori sembrano quindi esercitare pressioni al ribasso sui prezzi per sostenere le vendite, ma il contesto generale resta fragile. Il prolungamento di questa dinamica riflette uno scenario di lenta ripresa economica, con segnali di debolezza che persistono in settori chiave.

Impatto delle tensioni commerciali e della domanda sul quadro economico cinese

Il mantenimento della deflazione in cina si accompagna a rilevanti problemi legati alla domanda interna e ai rapporti commerciali con l’estero. Il rallentamento dei consumi e delle attività produttive si inserisce in un contesto segnato da tensioni sui dazi tra cina e stati uniti. Questi ultimi continuano a pesare sulle esportazioni, con effetti nelle catene di fornitura e sulle strategie delle imprese.

La debolezza della domanda interna si lega anche a un clima di cautela tra i consumatori e le aziende, che limitano gli investimenti e le spese. Nonostante le politiche di sostegno introdotte nel corso del 2024, la dinamica dei prezzi non accelera né mostra segnali di inversione. Gli economisti osservano con attenzione questa fase, riconoscendo che la deflazione prolungata può avere conseguenze sui livelli di produzione e occupazione. In questo quadro, la capacità di ripresa dell’economia cinese appare ancora incerta e influenzata dai fattori esterni legati al commercio globale.

Dati confermano un momento complesso per la cina

Questi dati confermano un momento complesso per la cina, tra difficoltà sul mercato interno e ostacoli legati alle relazioni commerciali internazionali, con riflessi concreti sull’andamento dei prezzi e sull’attività produttiva.

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