La cina accoglie positivamente il riconoscimento russo dei talebani e promette amicizia all’afghanistan

La cina accoglie positivamente il riconoscimento russo dei talebani e promette amicizia all’afghanistan

La Cina sostiene il riconoscimento della Russia del governo talebano in Afghanistan, puntando a stabilità regionale, investimenti e sicurezza lungo le rotte strategiche tra Asia, Medio Oriente ed Europa.
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La Cina sostiene il riconoscimento russo del governo talebano in Afghanistan, puntando a stabilità regionale e rafforzamento dei legami economici e politici nell’Asia centrale. - Gaeta.it

La Cina ha manifestato sostegno alla decisione della Russia di riconoscere ufficialmente il governo dei talebani in Afghanistan. Questo passo politico arriva in un momento delicato per Kabul, dove il nuovo esecutivo cerca rapporti esterni e una stabile ricostruzione dopo anni di conflitti. Pechino ha ribadito la volontà di mantenere rapporti amichevoli con il popolo afghano e di contribuire al ritorno dell’Afghanistan nella comunità internazionale.

La posizione della cina nei confronti dell’afghanistan e il ruolo regionale

Il 2025 vede la Cina consolidare un ruolo più attivo verso i vicini dell’Asia centrale, tra cui l’Afghanistan. La portavoce del ministero degli esteri Mao Ning ha sottolineato l’importanza della vicinanza storica tra i due Paesi, definendo l’Afghanistan un tradizionale vicino amichevole. Pechino ha dichiarato che l’esclusione del Paese centroasiatico dalla scena internazionale non è auspicabile. La politica cinese punta a stabilire legami di collaborazione senza abbandonare la missione di supportare una stabilità duratura nella regione.

Attraverso varie iniziative, la Cina mira a facilitare trade e investimenti nell’area. La sua strategia comprende inoltre il controllo delle rotte di transito e la promozione della sicurezza lungo la cintura economica che collega l’Asia al Medio Oriente e all’Europa. In questo contesto, la vicinanza all’Afghanistan assume un valore geopolitico che Pechino sembra voler sfruttare per diffondere la propria influenza e prevenire rischi legati al terrorismo e al traffico di droga.

La decisione della russia e la risposta internazionale

Lo scorso venerdì la Russia ha compiuto un passo storico, riconoscendo ufficialmente il regime talebano come governo legittimo dell’Afghanistan. È il primo Paese a formalizzare questo riconoscimento, dopo la caduta del governo sostenuto dall’Occidente nel 2021. Mosca ha deciso di prendere questa strada in un quadro di interessi strategici e di consolidamento dei rapporti con Kabul.

Sul piano internazionale, la decisione ha diviso. Molti Paesi occidentali mantengono riserve vaste, soprattutto a causa della politica repressiva imposta dai talebani, in particolare verso donne e minoranze. Mosca invece ha puntato su una logica pragmatica, valutando la necessità di un dialogo aperto con il nuovo esecutivo per evitare instabilità che potrebbero propagarsi nella regione eurasiatica. Il riconoscimento arriva anche in un momento di rapporti tesi tra Russia e molte nazioni occidentali, dato che ancorano su orientamenti diversi circa la gestione delle crisi globali.

I talebani al potere e le sfide interne dopo il ritorno nel 2021

Dalla riconquista del potere nell’agosto del 2021, i talebani hanno imposto un regime che ha riportato in Afghanistan una versione rigorosa della legge islamica. Le limitazioni più evidenti riguardano i diritti delle donne e le libertà individuali, tema centrale delle critiche da parte della comunità internazionale. Nonostante ciò, il regime cerca ancora una qualche forma di legittimità globale.

I talebani hanno da tempo cercato investimenti esteri e riconoscimenti per sbloccare fondi e aiuti necessari a far fronte alle emergenze del Paese. L’Afghanistan, dilaniato da quasi mezzo secolo di conflitti, vive una situazione di crisi economica e sociale profonda. Le infrastrutture sono danneggiate, e la popolazione affronta problemi di povertà, accesso ai servizi e sicurezza. Il governo talebano prova a gestire questi problemi mentre deve mantenere il controllo su un territorio difficile da amministrare.

Attenzione da parte dei movimenti internazionali

I movimenti internazionali osservano con attenzione l’evolversi della situazione. Tra loro ci sono Stati che preferiscono mantenere il dialogo aperto, altri che si limitano a collaborazioni umanitarie, ed altri ancora che continuano a isolare il governo di Kabul. Lo sviluppo di questa dinamica condizionerà il futuro politico e sociale dell’Afghanistan negli anni a venire.

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