La cicoria puntarelle molfettese verso il riconoscimento igp: valore economico e territorio coinvolti

La cicoria puntarelle molfettese verso il riconoscimento igp: valore economico e territorio coinvolti

La cicoria puntarelle molfettese ottiene il riconoscimento IGP, valorizzando oltre 500 ettari di coltivazione in Puglia e sostenendo l’economia locale con un valore superiore a 10 milioni di euro.
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La cicoria puntarelle molfettese sta per ottenere la certificazione IGP, valorizzando un prodotto tipico pugliese con forte impatto economico, culturale e territoriale. - Gaeta.it

La cicoria puntarelle molfettese sta per ottenere il riconoscimento IGP, un passo importante per valorizzare un prodotto locale dall’alto valore economico e culturale. La produzione si estende su più di 500 ettari distribuiti su sei comuni della Puglia, coinvolgendo diverse realtà agricole e istituzionali. Questo riconoscimento conferma l’importanza della cicoria puntarelle non solo come eccellenza alimentare ma anche come volano di sviluppo per l’economia locale.

Estensione territoriale e valore economico della cicoria puntarelle molfettese

La coltivazione della cicoria puntarelle interessa una superficie superiore ai 500 ettari, distribuita tra i comuni di Molfetta, Bisceglie, Bitonto, Giovinazzo, Ruvo di Puglia e Terlizzi, tutti situati nella provincia di Bari. Questa estensione rende l’area una delle principali zone di produzione di questo tipo di cicoria in Italia. La produzione genera un valore economico complessivo stimato oltre i 10 milioni di euro, segnando un dato significativo per l’agricoltura locale.

Il coinvolgimento di territori diversi dimostra quanto la cicoria puntarelle sia radicata nella tradizione agricola di questa parte della Puglia. La coltura si inserisce in un contesto rurale dove l’agricoltura ha ancora un peso importante nell’economia locale. Grazie a questo prodotto, molte aziende agricole operano attivamente promuovendo pratiche agricole legate a metodi tradizionali e un legame diretto con il territorio.

Questo scenario favorisce la creazione di un indotto che riguarda non solo la produzione agricola, ma anche la commercializzazione e la promozione della cicoria. Il valore economico si riflette dunque su più livelli, dal lavoro nelle campagne fino alla presenza sul mercato, sia a livello regionale che nazionale. Questi dati confermano la centralità della puntarelle nel tessuto agricolo e commerciale dell’area.

Consultazione pubblica per il riconoscimento igp: eventi e partecipanti

Il 4 giugno, nella villa corte degli aranci a Molfetta, si è svolta una consultazione pubblica dedicata al percorso di riconoscimento IGP della cicoria puntarelle molfettese. L’incontro ha visto la partecipazione di diversi soggetti istituzionali e rappresentanti delle categorie agricole. In particolare, erano presenti funzionari del ministero della Sovranità Alimentare e delle Foreste, chiamati a illustrare il disciplinare di produzione che regolerà l’uso del marchio.

Alla riunione hanno preso parte anche rappresentanti della Regione Puglia, i sindaci e altri funzionari dei comuni interessati dalla produzione, insieme agli imprenditori e agli operatori agricoli locali. La consultazione ha messo in luce l’impegno comune verso la tutela e la valorizzazione della cicoria puntarelle come prodotto tipico e distintivo.

Tra i partecipanti, il presidente provinciale di CIA Agricoltori Italiani Levante, Giuseppe De Noia, ha sottolineato quanto il riconoscimento IGP rappresenti una nuova opportunità per le aziende e per l’intero territorio. Ha evidenziato come il marchio certificato tuteli sia il prodotto che il consumatore, garantendo standard legati alla provenienza e al metodo di produzione, elementi fondamentali per accedere a mercati più ampi e attenti alla qualità.

L’appuntamento ha rappresentato quindi un momento cruciale per definire le linee guida della produzione e per rafforzare il coordinamento tra vari attori coinvolti, assicurando che il percorso verso l’IGP rispetti le caratteristiche tradizionali del prodotto e la specificità territoriale.

Importanza e caratteristiche della certificazione igp per la cicoria puntarelle

La certificazione IGP tutela prodotti legati a un’area geografica precisa, riconoscendo qualità e caratteristiche derivanti dal territorio. Nel caso della cicoria puntarelle molfettese, l’IGP garantisce che almeno una fase della produzione, trasformazione o lavorazione avvenga nella zona tra Molfetta e i comuni limitrofi. Questo certificato obbliga al rispetto di un disciplinare di produzione che stabilisce metodi, criteri qualitativi e tracciabilità.

L’IGP assicura che la cicoria puntarelle mantenga le peculiarità organolettiche e il sapore distintivo che derivano dalla tradizione e dalle condizioni ambientali locali. Per i consumatori, significa ricevere un prodotto autentico, riconoscibile e certificato, realizzato secondo procedure consolidate e sorvegliate. Questa tutela rafforza la credibilità del prodotto nei confronti dei mercati, contrastando fenomeni di contraffazione o imitazione.

Tutela del patrimonio agricolo e culturale

Dal punto di vista territoriale, questa certificazione aiuta a preservare il patrimonio agricolo, culturale e gastronomico legato alla cicoria. Promuove una produzione sostenibile e rispettosa delle pratiche tipiche, incentivando le aziende locali a mantenere vivi saperi e tecniche storiche. Non a caso, il riconoscimento IGP spesso costituisce un elemento di attrazione per il turismo enogastronomico, contribuendo a far conoscere le tradizioni agroalimentari a un pubblico più ampio.

Nel complesso, l’ottenimento dell’IGP per la cicoria puntarelle si configura come un traguardo capace di rafforzare il legame tra prodotto, territorio e consumatori, consegnando un sigillo ufficiale che valorizza la specificità di questa coltura pugliese.

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