La ceramica di castelli protagonista al padiglione italia di expo 2025 osaka

La ceramica di castelli protagonista al padiglione italia di expo 2025 osaka

Il 17 giugno 2025 a Expo 2025 Osaka un convegno internazionale promosso da Italia Nostra e enti abruzzesi valorizza la ceramica di Castelli, un patrimonio artistico tra tradizione storica e innovazione contemporanea.
La Ceramica Di Castelli Protag La Ceramica Di Castelli Protag
Il 17 giugno 2025, durante Expo 2025 a Osaka, si terrà un convegno internazionale dedicato alla valorizzazione della ceramica di Castelli, tradizione artistica abruzzese che unisce storia, innovazione e cultura territoriale. - Gaeta.it

Il 17 giugno 2025, nell’ambito della partecipazione della regione Abruzzo a Expo 2025 a Osaka, si svolgerà un convegno internazionale dedicato alla ceramica di Castelli. L’evento, promosso da Italia Nostra insieme all’ente Parco Nazionale del Gran Sasso e Monti della Laga, al Centro di Progettazione Europea – Sportello Abruzzo e al Comune di Castelli, punta a valorizzare una tradizione radicata nel territorio e nell’arte italiana. Questo convegno offrirà un’ampia riflessione sull’importanza storica e culturale di questa particolare arte ceramica, richiamando l’attenzione di pubblico e addetti ai lavori nel contesto di una vetrina internazionale come quella di Expo 2025.

La ceramica di castelli: storia e tradizione di un mestiere antico

La ceramica di Castelli affonda le radici nel XVI secolo e rappresenta un esempio significativo di artigianato artistico italiano, che ancora oggi conserva tratti di rara qualità e bellezza. Castelli è un borgo situato nel cuore del Parco Nazionale del Gran Sasso e Monti della Laga, riconosciuto per la sua produzione ceramica di pregio. Nel corso dei secoli, la ceramica di questo territorio ha saputo combinare tecniche tradizionali e motivi decorativi che richiamano i valori culturali e territoriali, mantenendo viva una tradizione che ha attraversato numerose fasi storiche.

Intreccio tra storia, arte e territorio

Ciò che rende unico questo prodotto è proprio l’intreccio tra la storia locale, l’arte e i materiali disponibili in zona. Dal passato fino a oggi, le opere ceramiche di Castelli rappresentano un punto di riferimento per tutto il Centro-Sud Italia. Le botteghe del borgo hanno conservato metodi antichi, oggi affiancati da progettisti e designer che cercano nuove forme e linguaggi espressivi, andando oltre i confini dell’artigianato tradizionale. Castelli viene così inteso come un laboratorio permanente dove tradizione e innovazione dialogano, creando un ponte tra passato e presente che ha un significato culturale importante.

Expo 2025 e il riconoscimento della cultura abruzzese

Nel quadro della partecipazione dell’Abruzzo a Expo 2025, la giornata del 17 giugno è dedicata alla promozione della cultura regionale, con particolare attenzione ai rapporti culturali tra Italia e Giappone, agli ori di Scanno e, appunto, alla ceramica di Castelli. Il programma di Expo include la proiezione di un video-documentario che racconta la storia di questa tradizione locale, con testimonianze e immagini che ne descrivono il percorso storico e artistico. Questi contenuti saranno disponibili per tutta la settimana dal 15 al 21 giugno, contribuendo a diffondere la conoscenza della ceramica castellana a un pubblico internazionale.

La decisione di mettere in risalto la ceramica di Castelli sottolinea l’intento di offrire spazio a produzioni artistiche e culturali che spesso ricevano scarsa attenzione, pur avendo un valore storico e identitario rilevante. La presenza al padiglione Italia è inoltre un riconoscimento al territorio abruzzese, al suo patrimonio artistico e alla capacità di conservare e rinnovare antiche tradizioni artigiane, collocandole in un contesto globale.

Senso di valorizzazione artistica

La valorizzazione della ceramica di Castelli diventa così esempio concreto di come tradizione e sviluppo possano coesistere, offrendo spunti per rafforzare la presenza italiana nel mondo attraverso la cultura.

L’impegno di italia nostra e la collaborazione con le istituzioni locali

La promozione del convegno e di tutto il progetto a Expo 2025 è affidata a Italia Nostra, associazione da sempre impegnata nella salvaguardia del patrimonio culturale italiano. La coordinatrice dell’evento è la prof.ssa Paola Di Felice, proboviro nazionale di Italia Nostra e direttrice del Museo delle Ceramiche di Castelli, che tutela e valorizza questo importante aspetto del territorio teramano. La collaborazione con altri enti locali, come il Parco Nazionale del Gran Sasso e Monti della Laga e il Comune di Castelli, consente di unire le forze istituzionali e associative per garantire una gestione efficace della promozione culturale.

Un approccio sostenibile e innovativo

Il presidente di Italia Nostra, Edoardo Croci, ha evidenziato come questa iniziativa serva a sottolineare l’importanza di un patrimonio artistico che può camminare di pari passo con l’innovazione e la sostenibilità. La valorizzazione della ceramica di Castelli diventa così esempio concreto di come tradizione e sviluppo possano coesistere, offrendo spunti per rafforzare la presenza italiana nel mondo attraverso la cultura.

Il convegno fungerà da momento di confronto e approfondimento per esperti, artisti e appassionati, rappresentando un’occasione di rilievo per dare nuova visibilità a una pratica artigianale con radici profonde. La partecipazione a Expo offre inoltre la possibilità di avviare nuove collaborazioni e di ampliare la rete di contatti internazionali legati all’arte e al design ceramico.

Castelli oggi: tra identità storica e ricerca contemporanea

Oltre alla tradizione, Castelli guarda al futuro. L’attuale laboratorio del borgo si caratterizza per la fusione di tecniche antiche con forme e stili più moderni. Artisti e progettisti collaborano per esplorare nuovi linguaggi, traducendo la storia ceramica in proposte contemporanee adatte a mercati internazionali e collezionisti. Questo approccio consente di mantenere vivo l’artigianato classico, senza limitarlo a un’idea statica di museo o prodotto d’antiquariato.

Il legame con il territorio del Gran Sasso resta forte e si traduce in una scelta consapevole di materiali e iconografie. Le botteghe di Castelli spesso lavorano su commissione ma portano avanti anche autorialità e sperimentazione, offrendo così un dialogo tra passato e presente. Il riconoscimento a Expo 2025 rappresenta proprio la valorizzazione di questo equilibrio tra radici culturali e innovazione estetica.

Resilienza culturale e prospettive internazionali

Il borgo resta un punto di riferimento storico e un esempio di resilienza culturale, dove l’artigianato artistico continua a rappresentare un elemento chiave dell’identità locale, capace di allargare gli orizzonti culturali e commerciali. Presentare la ceramica di Castelli a una platea globale contribuisce a mantenere vive le pratiche artistiche legate al territorio e sostiene la diffusione della cultura italiana su scala internazionale.

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