La censura nordcoreana al mondiale per club: psg-atletico madrid trasmessa senza mostrare il calciatore sudcoreano lee kang-in

La censura nordcoreana al mondiale per club: psg-atletico madrid trasmessa senza mostrare il calciatore sudcoreano lee kang-in

In Corea del Nord il regime di Kim Jong-un controlla e censura le notizie sportive, oscurando eventi come il gol di Lee Kang-in nel mondiale per club trasmesso con ritardo dalla Korean Central Television.
La Censura Nordcoreana Al Mond La Censura Nordcoreana Al Mond
In Corea del Nord, il regime censura le notizie sportive internazionali, oscurando ad esempio il gol del centrocampista sudcoreano Lee Kang-in durante il mondiale per club, per mantenere il controllo politico e isolare la popolazione dalla realtà esterna. - Gaeta.it

In Corea del Nord, l’accesso alle notizie sportive internazionali e agli eventi in diretta è drasticamente limitato dal controllo stretto del regime di Kim Jong-un. Il mondo esterno resta, per la maggior parte della popolazione, un luogo distante e quasi sconosciuto. Lo sport, e in particolare il mondiale per club appena disputato negli Stati Uniti, ha fatto emergere nuovamente il modo in cui Pyongyang seleziona le informazioni trasmesse attraverso la sua televisione ufficiale, la Korean Central Television . Tra le molte restrizioni, spicca la decisione di censurare il gol del centrocampista sudcoreano Lee Kang-in durante la partita tra Psg e Atletico Madrid.

Il controllo delle informazioni sportive in corea del nord

In Corea del Nord le informazioni sportive non sono libere, ma sono manipolate per rispettare la linea politica del regime. Le trasmissioni televisive ufficiali evitano di mostrare eventi o personaggi che possano essere collegati alla Corea del Sud o a qualsiasi realtà che il governo ritenga ostile. Chiunque viva in Paese sa che la rete internet a cui accedere senza filtri è praticamente un lusso riservato a pochi, come funzionari di alto rango o membri della cerchia del potere. Per il resto della popolazione, internet è una rete interna con contenuti approvati, insomma un sistema chiuso e controllato.

Negli ultimi anni questo sistema ha limitato anche l’osservazione di eventi sportivi fondamentali come il mondiale per club. La partita tra Psg e Atletico Madrid del 15 giugno 2025 è arrivata in Corea del Nord, ma con un ritardo di cinque giorni e con una censura molto chiara. Questo garantisce al regime il controllo totale sul messaggio trasmesso ai cittadini, tenendo lontano ogni immagine o riferimento a figure considerate “nemiche”.

La trasmissione censurata di psg-atletico madrid

La partita è terminata con un netto 4-0 per il Psg, ma quel risultato non è stato mostrato nel suo complesso dalla tv nordcoreana. In particolare è stato occultato il gol segnato da Lee Kang-in, centrocampista sudcoreano del Psg, che ha segnato su rigore nel finale della partita al 97′. Sebbene l’evento stesso della rete sia stato trasmesso, l’immagine di Lee è stata quasi completamente oscurata, come se il giocatore non esistesse. La telecronaca non ha mai nominato il marcatore durante il rigore decisivo.

La scelta di censurare Lee Kang-in risponde a quella linea politica che vieta qualsiasi visibilità a personaggi legati alla Corea del Sud, da sempre considerata nemico istituzionale della Corea del Nord. La tv ufficiale, quindi, ha volutamente reso invisibile non solo l’atleta ma ogni indicazione che potesse collegarlo al suo Paese. La partita è stata così raccontata come una vittoria del Psg senza un vero protagonista nella fase decisiva.

Il contesto politico dietro la censura sportiva

La censura di Lee Kang-in e di altri simboli legati a Corea del Sud conferma quanto lo sport, anche in eventi mondiali, possa perdere completamente il suo carattere di spettacolo universale nei regimi chiusi. Lo sport diventa uno strumento di controllo politico, un mezzo per mantenere rapporto di forza e definire il “nemico” anche in contesti apparentemente innocui.

In Corea del Nord il regime di Kim Jong-un tiene saldamente in mano la narrazione interna e non mostra nulla che possa indicare un legame, positivo o anche solo neutrale, con la Corea del Sud. Il fatto che la trasmissione della partita abbia un ritardo di giorni, e che le immagini siano manipolate fino al punto di non mostrare l’autore di un gol, evidenzia la distanza che esiste oggi tra Pyongyang e il resto del mondo, almeno per quanto riguarda le informazioni ufficiali.

Sport e censura: una realtà distorta

Questa vicenda, segnalata da osservatori internazionali, mostra come anche lo sport internazionale resti, per la maggior parte dei nordcoreani, un evento distorto e privato di parte della sua essenza. La realtà fuori dai confini, filtrata da una censura accurata, parla un linguaggio molto diverso da quello degli stadi statunitensi.

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