Il progetto “camminata dei musei”, promosso dal sistema museale piceno con il sostegno di bim tronto e acli provinciale, ha già raggiunto un risultato significativo superando quota 200 partecipanti nelle prime sei tappe. L’iniziativa nasce con l’intento di far conoscere strutture museali spesso poco visitate ma ricche di valore culturale nel territorio delle province di ascoli piceno e san benedetto del tronto. Il percorso si sviluppa all’interno di borghi storici, centri urbani e spazi espositivi, coinvolgendo una comunità interessata ad un turismo più lento e orientato alla scoperta.
Le location dei musei visitati nelle prime tappe
Le prime sei giornate di visita hanno portato i partecipanti in luoghi di interesse che solitamente sfuggono ai flussi turistici tradizionali. Tra questi figurano il museo dell’illustrazione contemporanea di grottammare, dove si conserva una collezione su diversi autori e stili artistici moderni. Il museo diocesano di ascoli piceno offre uno sguardo sull’arte religiosa e la storia ecclesiastica locale, mentre a castorano la visita al museo arti e mestieri presenta oggetti e strumenti tradizionali legati al lavoro manuale.
Anche la pinacoteca del mare a san benedetto del tronto è stata meta della camminata; qui si approfondisce il rapporto tra la città e il mare attraverso dipinti e reperti. Nei borghi di cossignano e ripatransone sono stati percorsi itinerari che uniscono musei e centri storici, offrendo una narrazione culturale che coniuga testimonianze artistiche a contesti urbani caratteristici dell’entroterra piceno.
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Esperienze e itinerari tra arte, storia e territorio
Ogni tappa non si limita alla semplice visita museale, ma propone un’esperienza che coinvolge ambiente e storia del luogo. Le passeggiate nei centri storici permettono di ammirare chiese, torri civiche e murales, mentre gli itinerari artistici urbani completano la conoscenza di ambiti culturali meno noti. Questo approccio rende l’evento più ricco e consente di inserire il patrimonio culturale nel vissuto quotidiano della comunità.
Nei luoghi toccati si alternano momenti di approfondimento culturale a spazi per la socializzazione; i partecipanti hanno la possibilità di confrontarsi, scambiare impressioni e godere di un’attività che coniuga movimento fisico e interesse per il patrimonio locale. Questi aspetti contribuiscono a rendere la camminata dei musei un’occasione adatta a un pubblico vario, dai più giovani agli adulti.
Accessibilità e inclusione sociale come punti chiave del progetto
Il progetto ha previsto un servizio di interpretariato lingua dei segni in alcune tappe, per permettere anche alle persone sorde di seguire le visite e partecipare pienamente all’esperienza. Questa scelta riflette una sensibilità verso l’inclusione e consente di abbattere barriere comunicative spesso presenti negli eventi culturali.
L’attenzione verso diversità e accessibilità si inserisce nell’orizzonte più ampio del camminare lento, che favorisce la partecipazione di chiunque voglia approfondire conoscenze e stare insieme in modo sereno. La proposta, pur legata alle specificità del territorio, si fa portatrice di valori sociali che vanno oltre la semplice promozione turistica.
Le prossime tappe in programma e le nuove mete coinvolte
Nei mesi a venire la camminata dei musei continuerà il suo percorso e toccherà altri centri importanti tra cui acquaviva picena, carassai, cupra marittima, monsampolo del tronto, monteprandone, offida e spinetoli. Sono previste anche nuove visite a grottammare e san benedetto del tronto, per approfondire alcuni spazi culturali rimasti fuori dalle precedenti tappe o per riproporre itinerari già apprezzati dal pubblico.
La scelta di includere località diverse dal punto di vista geografico e culturale rafforza l’intento di valorizzare ciò che definiscono “perle nascoste” della cultura picena, attirando un pubblico interessato a un turismo basato sulla scoperta e la lentezza. Gli organizzatori puntano a mantenere viva l’attenzione sul patrimonio storico e artistico locale, stimolando una partecipazione che va oltre il semplice consumo culturale.
Gli eventi confermano l’interesse crescente per una proposta che unisce cultura, storia e socialità, mettendo in luce angoli poco conosciuti e dando spazio a una diversa modalità di fruizione del territorio. Le prossime iniziative mostreranno se la camminata riuscirà a consolidarsi nel tempo come appuntamento fisso per chi cerca un modo alternativo di conoscere il piceno.