Il 26 giugno alle 18, l’auditorium Roffredo Caetani del conservatorio Ottorino Respighi di Latina ospiterà un concerto della Big Band Jazz diretta da Simone La Maida. L’evento, aperto al pubblico senza alcun costo d’ingresso, riunirà una formazione ampia e variegata di musicisti dedicati al jazz, mettendo in luce un’ampia gamma di solisti e strumenti. Questa serata si conferma come un appuntamento importante per gli appassionati della musica dal vivo nel capoluogo laziale.
La formazione e i solisti protagonisti dell’ensemble
La Big Band Jazz che suonerà il 26 giugno è composta da sette voci soliste che spaziano in diversi registri vocali e interpretativi. I cantanti Giuliano Barboni, Francesco Toni, Giordana Petralia, Paolo Salvatore, Taleen Tavani, Martina Corsini ed Elisabetta Scatarzi si alterneranno e si fonderanno in un lavoro vocale complesso, arricchendo l’esibizione con melodie e armonie diverse. La loro presenza sottolinea l’attenzione alla dimensione corale e teatrale della musica jazz.
Sul fronte strumentale, i saxofoni occupano un ruolo centrale in questa formazione. I sax alti vedranno impegnati Marco Klesik, Pasquale Farina, Stefano Preziosi e Rocco Vacca, mentre Massimo De Amicis e Paolo Vico suoneranno i sax tenori, con quest’ultimo che si esibirà anche al clarinetto. A completare questa sezione ci sarà Domenico Baratta al sax baritono. Questo assortimento assicura un ampio spettro timbrico, da toni acuti e brillanti fino a sonorità più gravi e dense. Ogni musicista contribuisce con varianti stilistiche personali, conferendo varietà ai brani presentati.
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Trombe e tromboni pieni di energia
La sezione delle trombe e dei tromboni sarà ricca di energie con la presenza di nomi come Gianni Ferreri, Nicola Tariello, Claudio Braccioforte, Samuel Federici, Mauro Lupone, Gabriele Orsini, Walter Fantozzi, Riccardo Ferrari, Luca Scirocco e Gian Marco Santoro. Questa nutrita squadra di ottoni darà corpo e potenza alle composizioni, supportando sia gli assoli che i ritmi sostenuti. L’uso di trombe e tromboni resterà uno degli elementi chiave per la riuscita di pezzi dal carattere marcato.
La sezione ritmica: battito pulsante dell’esibizione
La batteria e il basso formano la base ritmica della Big Band e in questa occasione saranno diretti da una squadra di quattro batteristi: Ivan Daniele, Lorenzo Antocchi, Francesco Miletta e Attilio Di Poce. Questo gruppo si alternerà per offrire il supporto necessario alla complessità delle diverse composizioni, dall’intensità ritmica più decisa ai passaggi più leggeri e complessi.
Il lato basso presenterà un insieme di musicisti come Flavio Cangialosi, Luigi Cataldi, Enrico Marchiori, Andrea Donato, Diego Micheli, Andrea Fratoni e Simone Schirru. La presenza di più bassisti consente una variazione continua nelle tonalità e nei groove, mantenendo sempre un legame saldo con le melodie principali. Il lavoro tra batteria e basso è fondamentale per tenere viva la struttura ritmica dei brani, spesso articolati e arricchiti da cambi di tempo.
Pianoforte e vibrafono, i colori dell’orchestra
L’accompagnamento al pianoforte sarà garantito da Giuseppe Caracci, con il vibrafono affidato a Gianluca Manfredonia. Questi strumenti aggiungeranno colori e sfumature al sound complessivo, creando tessiture sonore in grado di accogliere e sostenere le linee melodiche e ritmiche. L’interazione tra pianoforte e vibrafono fornisce un tocco unico per ogni arrangiamento, amplificando la ricchezza dell’orchestra.
Le chitarre e l’apporto delle diverse anime musicali
Il gruppo di chitarristi è uno dei più numerosi di questa big band e schiera musicisti come Roberto Cardinali, Francesco Santi, Alessandro Riccardi, Massimo Della Vecchia, Leonardo Di Mauro, Luca Marzella, Pietro Libro, Andrea Pigliucci e Mattia Malagola. La varietà di chitarre coinvolte permette di coprire un ampio spettro sonoro, dal ruolo ritmico fino agli interventi solisti.
L’apporto delle chitarre arricchisce il tessuto musicale, inserendo elementi di sfondo ritmico e armonico ma puntando anche ad assoli o interventi che si distinguono nel corso del concerto. La loro partecipazione amplia il raggio d’azione della band, segnalando anche vie diverse in termini sonori e stilistici rispetto ai tradizionali ensemble di jazz. La presenza di diversi chitarristi simultaneamente o a rotazione riflette una scelta funzionale alle specifiche caratteristiche dei pezzi scelti.
Il direttore simone la maida: una carriera tra jazz, teatro e didattica
Simone La Maida, a capo della Big Band Jazz in questo concerto, è un musicista con una lunga esperienza come sassofonista, compositore e arrangiatore. Il suo percorso professionale attraversa ambiti diversi che vanno dal teatro alla musica jazz, fino alla sperimentazione sonora. Questa versatile esperienza lo rende direttore consapevole e capace di valorizzare ogni musicista e ogni pezzo eseguito.
Oltre a guidare la big band, La Maida è docente al conservatorio Ottorino Respighi di Latina, dove insegna musica d’insieme e direzione di Big Band. Questo ruolo lo impegna nella formazione di nuove generazioni di musicisti, contribuendo a diffondere la cultura jazz nel territorio locale. La sua leadership nel concerto del 26 giugno porta avanti un legame tra didattica, tradizione e innovazione musicale.
L’appuntamento di Latina si configura così come un momento di incontro dedicato a chi vuole ascoltare composizioni jazz eseguite con rigore e passione. Non a caso, la scelta del conservatorio come sede evidenzia un rapporto stretto con il mondo dell’educazione musicale e la promozione di concerti dal vivo che valorizzino talenti emergenti.