La bella addormentata conquista il teatro lirico di cagliari con il balletto dell’opera nazionale di riga

La bella addormentata conquista il teatro lirico di cagliari con il balletto dell’opera nazionale di riga

La compagnia dell’Opera Nazionale di Riga porta al Teatro Lirico di Cagliari “La bella addormentata” con la coreografia di Aivars Leimanis, musica di Čajkovskij e protagonisti come Sabīne Strokša e Philip Fedulov.
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Il balletto classico "La bella addormentata", nella versione dell’Opera Nazionale di Riga con regia di Aivars Leimanis, torna al Teatro Lirico di Cagliari, unendo tradizione romantica, raffinata coreografia e la musica di Čajkovskij in uno spettacolo coinvolgente e apprezzato dal pubblico. - Gaeta.it

Un classico della danza classica ritorna a illuminare il palcoscenico del teatro lirico di cagliari. Il balletto “la bella addormentata” si presenta nella versione proposta dal balletto dell’opera nazionale di riga, con la regia e coreografia firmate da aivars leimanis. La compagnia lettone porta in scena una storia intramontabile, contornata dalla musica di Čajkovskij, coinvolgendo spettatori di ogni età con tecniche di danza precise e una narrazione intensa.

Il ritorno della tradizione romantica attraverso la coreografia di aivars leimanis

La messinscena offerta da aivars leimanis si ispira alla storica versione di marius petipa del 1890, eseguita per la prima volta al teatro mariinskij di san pietroburgo. Questa operazione conferma l’impegno della compagnia lettone nel preservare e rinnovare il balletto classico. Il richiamo alla versione originale si nota in ogni dettaglio delle coreografie, dai passi agli stacchi scenici, che restano fedeli all’interpretazione tradizionale e ne esaltano le caratteristiche romantiche.

Il balletto dell’opera nazionale di riga torna a cagliari dopo le esibizioni di successo con “lo schiaccianoci” nel 2010 e “le corsaire” nel 2009. Questi ripetuti appuntamenti illustrano il legame tra la compagnia e il teatro, un rapporto consolidato dalla qualità dei lavori messi in scena e dal riscontro positivo del pubblico.

Protagonisti e passaggi scenici della rappresentazione

Tra i protagonisti della serata si distingue sabīne strokša che interpreta la principessa aurora, il cuore della narrazione. Il suo personaggio subisce l’incantesimo di carabosse, la fata cattiva, incarnata da annija kopštāle, la quale condanna aurora a un sonno profondo. A rompere l’incantesimo sarà il principe désiré, interpretato da philip fedulov, il cui intervento segna la svolta decisiva nello spettacolo.

La compagnia mette in mostra anche numerosi assoli tecnici, pas de deux e passi a tre, accanto a scene corali che valorizzano il lavoro del corpo di ballo. Aivars leimanis ha sottolineato la complessità dei movimenti, con particolare attenzione alla cura di mani e piedi, parti che definiranno la precisione stilistica richiesta a tutto il personale di danza. Questi elementi riflettono la difficoltà tecnica dell’opera non limitata solo ai ballerini principali, ma distribuita all’intero ensemble.

La musica di čajkovskij e l’orchestra del lirico di cagliari

A supportare la danza, l’orchestra del teatro lirico di cagliari accompagna con la sua esecuzione raffinata, guidata da mārtiņš ozoliņš, direttore principale del teatro e del balletto nazionale lettone. La musica di čajkovskij, monumento della composizione romantica, dona allo spettacolo un carattere epico e avvolgente.

L’orchestrazione si distingue per un sinfonismo ricco e articolato, in grado di rafforzare ogni passaggio della coreografia e di arricchire la scena con toni variegati e dinamiche intense. Il suono accompagna i momenti drammatici e quelli più leggeri senza mai perdere l’equilibrio, creando una vera e propria linea narrativa parallela alla danza.

Programmazione e riflessioni sulla ricezione pubblica

Lo spettacolo, settimo titolo della stagione di lirica e balletto al teatro di cagliari, ha ottenuto successo di pubblico alla prima. Sono previste nuove repliche nei giorni 14, 15, 16, 17 e 18 aprile con orari serali e pomeridiani. Valentina Bonelli, critica di danza, ha presentato il balletto con una riflessione sul valore attuale di un’opera così classica.

Bonelli ha marcato l’idea che “la bella addormentata non sia un genere relegato al passato, ma un evento capace di mantenere interesse e fascino anche per le nuove generazioni.” La proposta ha l’obiettivo di dimostrare che il balletto classico resta un linguaggio artistico vivo, capace di emozionare e coinvolgere. Oltre alle tecniche e alla musica, la messinscena aiuta a far passare valori estetici e culturali spesso sottovalutati.

La performance a cagliari ha confermato la capacità del balletto di trasformare una fiaba in un’esperienza scenica che coinvolge più sensi, grazie alla combinazione di danza, musica e costumi curati nei dettagli. La compagnia dell’opera nazionale di riga mostra ancora una volta la sua padronanza e la volontà di mantenere viva una tradizione antica con passione e rigore artistico.

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