La regione basilicata mostra ritardi evidenti nella realizzazione delle case di comunità, nella messa a punto degli ospedali di comunità e nell’adesione al fascicolo sanitario elettronico. Questi temi sono stati al centro di una mozione presentata dai consiglieri regionali di basilicata casa comune, che domandano alla giunta regionale di preparare un piano speciale per superare le criticità in tempi brevi. Ecco i dati principali e le questioni emerse.
Lo stato delle case di comunità e degli ospedali di comunità in basilicata
Attualmente, in basilicata sono partiti i lavori per 14 delle 19 case di comunità previste dal piano nazionale di ripresa e resilienza . Tuttavia, la spesa impegnata rappresenta solo il 10% delle risorse assegnate, un valore inferiore alla media nazionale che supera il 14%. Inoltre, non è stato ancora realizzato alcun ospedale di comunità, a fronte dei 5 inizialmente programmati. Queste strutture sono fondamentali per concentrare l’assistenza sanitaria vicino ai cittadini, ma i ritardi indicano difficoltà nell’avanzamento dei cantieri e nell’organizzazione delle risorse.
Problemi di personale e costi gestionali
Accanto alla realizzazione delle strutture, si sommano problemi legati a personale e costi gestionali. Per gestire adeguatamente case e ospedali di comunità, servono risorse economiche stimate in oltre 2 milioni di euro all’anno solo per la copertura degli organici, cosa ancora non affrontata in maniera chiara. Il quadro si fa complicato, perché senza personale sarà difficile mettere in funzione le strutture appena finite o in via di costruzione.
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Il fascicolo sanitario elettronico: un’utilizzo limitato in basilicata
Tra le criticità emerse, figura anche l’adesione al fascicolo sanitario elettronico, uno strumento digitale che consente ai cittadini di conservare e condividere i propri dati medici in modo rapido e sicuro. In basilicata, solo il 2% della popolazione ha aderito finora, rispetto a una media nazionale del 20%. Numeri così bassi indicano un ritardo nell’uso delle tecnologie digitali in sanità, con impatti sulla velocità di accesso alle informazioni e sulla gestione delle cure.
Questa bassa diffusione potrebbe essere legata a diversi fattori: mancanza di informazione adeguata, scarsa digitalizzazione degli uffici locali, o resistenze nella popolazione. Spingere sull’adozione del fascicolo sanitario elettronico è considerato fondamentale per superare inefficienze e migliorare i servizi sanitari.
Le altre difficoltà sul personale sanitario e sui posti letto
I dati presentati dai consiglieri mostrano inoltre alcune carenze strutturali nella sanità lucana. La regione ha il numero più basso in italia di posti letto per anziani non autosufficienti, con soli 8 posti su 1.000 abitanti. Questo dato è il peggior valore nazionale e segnala la necessità di interventi urgenti per supportare una parte fragile della popolazione.
Non sono stati realizzati i 72 posti letto di terapia intensiva previsti, un elemento critico soprattutto per la gestione delle emergenze sanitarie. Senza adeguati spazi e attrezzature, diventa difficile garantire cure intensive tempestive e di qualità.
Il tema del personale sanitario è un nodo cruciale: avere strutture senza medici e infermieri sufficienti è inutile. In questo senso, la richiesta è di assicurare risorse specifiche per assumere e mantenere personale nelle nuove strutture. Solo così si potrà garantire un servizio davvero funzionante.
Le richieste della mozione e le azioni da mettere in campo
Alla luce di queste difficoltà, i consiglieri regionali di basilicata casa comune hanno chiesto alla giunta regionale di predisporre entro 30 giorni un piano straordinario per affrontare in modo rapido le criticità elencate. Questo piano dovrebbe prevedere la vigilanza sulle fasi di attuazione delle opere e degli interventi previsti dal Pnrr, verifiche periodiche al consiglio regionale ogni tre mesi e garanzie di finanziamento mirate al personale medico.
Il focus è mettere in moto una strategia concreta per accelerare i cantieri delle strutture, incentivare l’uso degli strumenti digitali come il fascicolo sanitario e rafforzare le risorse umane nel sistema sanitario della regione. Il rischio altrimenti è di veder calare la qualità delle cure e di aumentare la distanza rispetto ad altre regioni italiane. A potenza, intanto, la mozione si prepara a essere discussa per pianificare le mosse necessarie a invertire la rotta presa finora nella sanità locale.