La Basilicata richiesta di accogliere i bambini di Gaza e attese sulle iniziative regionali

La Basilicata richiesta di accogliere i bambini di Gaza e attese sulle iniziative regionali

La Regione Basilicata, su impulso di Piero Lacorazza e 57 associazioni di Potenza, è chiamata ad attivare un canale umanitario per accogliere e assistere i bambini provenienti da Gaza colpiti dal conflitto.
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Il capogruppo Pd Piero Lacorazza sollecita la Regione Basilicata a concretizzare l’accoglienza umanitaria e sanitaria per i bambini di Gaza, supportata da associazioni locali e volontari. - Gaeta.it

La tragica situazione a Gaza continua a suscitare attenzione in Italia, specialmente nelle regioni disposte ad aprire spazi di solidarietà concreta. In Basilicata, il capogruppo del Pd nel Consiglio regionale, Piero Lacorazza, si è fatto portavoce di un appello per offrire accoglienza ai bambini provenienti dalla striscia di Gaza, segnati da un conflitto che ha provocato vittime innocenti. Lacorazza torna a chiedere a distanza di più di un mese dall’annuncio iniziale quali passi siano stati compiuti dalla Regione per concretizzare questa proposta.

Il contesto dell’appello per l’accoglienza dei bambini di gaza in basilicata

Già all’inizio di giugno, Piero Lacorazza aveva evidenziato l’iniziativa dell’assessore alla Salute, Cosimo Latronico, che aveva annunciato l’intenzione della Regione di accogliere bambini da Gaza. Si tratta di una zona ormai da tempo al centro di un conflitto grave, che colpisce soprattutto la popolazione civile, in particolare minori e donne. L’appello arriva in un momento in cui la popolazione residenti nella Striscia soffre ancora le conseguenze di violenze, blocchi e carenze di assistenza medica. L’idea della Regione Basilicata sarebbe stata quella di attivare canali umanitari e sanitari per dare sollievo a chi vive queste condizioni estreme, attraverso un’accoglienza mirata, in strutture sanitarie o di supporto sul territorio lucano.

Lacorazza ha ricordato l’importanza di trasformare un’intenzione in azioni concrete, considerata la delicatezza e l’urgenza della situazione. La sua richiesta fa eco a un appello diffuso da decine di associazioni del potentino e dell’area lucana che hanno scritto una lettera pubblica chiedendo l’apertura di un canale dedicato. Queste organizzazioni da tempo lavorano con le comunità locali e si propongono di sostenere l’intervento della Regione nel caso venga avviato davvero un progetto di accoglienza umanitaria.

La lettera delle associazioni e la richiesta di un canale umanitario e sanitario

Nella giornata di ieri, 57 associazioni di Potenza hanno consegnato una lettera alla Regione, in cui esprimono con chiarezza la richiesta di aprire un canale umanitario e sanitario destinato ai cittadini più vulnerabili di Gaza. Questo documento testimonia il coinvolgimento diretto di realtà del terzo settore e del volontariato, pronti a offrire la loro collaborazione per l’accoglienza. Si sottolinea come l’impatto della guerra ricada principalmente su bambini, donne e uomini civili, una realtà che spinge a cercare soluzioni immediate e concrete sul piano locale.

Le associazioni chiedono che la Regione valorizzi strumenti e risorse per superare le difficoltà burocratiche e logistiche che spesso rallentano l’avvio di progetti di questo tipo. In particolare, viene evidenziata la necessità di una gestione coordinata tra enti pubblici e organizzazioni no profit per fornire servizi sanitari, assistenza psicologica e sostegno sociale ai piccoli ospiti provenienti da zone di guerra. La lettera ha lo scopo di spronare gli organi regionali a passare dall’impegno formale alle azioni sul campo, garantendo percorsi di accoglienza solidi e sicuri.

Il ruolo della regione basilicata e il sostegno politico alla causa umanitaria

Il capogruppo Pd Lacorazza ha ribadito che l’eventuale decisione della giunta regionale di aprire alla ricezione dei bimbi di Gaza potrà contare su un appoggio diffuso da parte del suo gruppo, ma anche da tutto il mondo del volontariato e del terzo settore in Basilicata. Questo significa che esiste una rete pronta a collaborare per organizzare i servizi necessari e integrare chi arriva nella comunità in modo umano e rispettoso.

Le parole di Lacorazza sottolineano la volontà di mantenere alta l’attenzione istituzionale su un tema che riguarda sia l’aspetto umanitario che quello sanitario. Il ruolo della Regione Basilicata deve tradursi in interventi concreti, come coordinare le strutture disponibili, garantire l’accesso a cure specifiche e gestire aspetti logistici come il trasporto e l’accoglienza abitativa. Solo così si potrà realizzare una risposta adeguata che dia sollievo a chi vive situazioni estreme.

Segnali di apertura e tensioni internazionali

Nel contesto attuale, segnato da tensioni internazionali e da flussi difficili da gestire, i segnali di apertura territoriale sono fondamentali. La Regione deve dimostrare, nei fatti, di poter agire rapidamente per non lasciare sole le popolazioni colpite da conflitti prolungati come quelli di Gaza, anche coinvolgendo partner locali e nazionali.

La vicenda resta aperta e attende sviluppi concreti da parte della Regione Basilicata sulle iniziative da mettere in campo per accogliere i bambini di Gaza e offrire loro assistenza. Le associazioni, il mondo politico regionale e la comunità lucana attendono segnali chiari entro breve tempo per trasformare la solidarietà in supporto tangibile.

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