Il film “Kontinental 25”, diretto dal regista Radu Jude, si presenta come un’opera incisiva che affronta tematiche sociali cruciali. Ambientato nella vivace città di Cluj-Napoca, questo lungometraggio candidarsi alla Berlinale 75, esplora la vita di un senzatetto, Ion, trasmettendo un messaggio profondo sulla gentrificazione, la crisi abitativa e le disuguaglianze sociali. Con una narrativa che mescola dramma e accenni comici, la pellicola invita a riflettere sull’indifferenza delle società moderne.
La vita di Ion: un’esistenza precaria tra le strade
Ion, un senzatetto esile, vive ai margini della società a Cluj-Napoca. La sua giornata inizia con la raccolta di oggetti da riciclare e la richiesta di un lavoro o di un’elemosina ai passanti. La sua figura, accompagnata da una busta di plastica verde, diventa un simbolo della lotta quotidiana per la sopravvivenza in una città sempre più gentrificata. Cluj-Napoca, riconosciuta come la capitale non ufficiale della Transilvania, cambia rapidamente, allontanando i cittadini meno fortunati dalla vita urbana frenetica.
Ion si muove anche nel parco a tema della città, un’area abitata da enormi dinosauri finti che si stagliano nel paesaggio, creando un contrasto surreale con la realtà della sua vita. Le immagini di questo parco, così ricco di attrazioni moderne, mostrano l’ironia di una cultura che celebra l’intrattenimento mentre ignora le difficoltà di chi vive in strada. Ogni passo di Ion nella città è un ricordo della sua invisibilità, un’esistenza ridotta a un numero, a una statistica.
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Orsolya e la crisi dell’indifferenza
Nel momento in cui Ion si prepara a lasciare la sua cantina occupata abusivamente, la sua vita incrocia quella di Orsolya, un ufficiale giudiziario interpretato da Annamária Biluska. Orsolya impone lo sfratto a Ion, un atto che segna l’inizio di un turbinio emotivo che cambierà per sempre la sua vita. La sua scelta di eseguire l’ordine di sfratto non è priva di conseguenze: pochi attimi dopo, Ion si toglie la vita, lasciando Orsolya innovata dal senso di colpa.
Il suo dramma personale la costringe a confrontarsi con una realtà scomoda, costringendola a riconsiderare il proprio status privilegiato. Il film ritrae Orsolya mentre affronta questo senso di colpa e le relazioni che la circondano, ovvero il marito e il figlio. Le sue riflessioni si trasformano in un tormento interiore che la portano a rinunciare a vacanze e a rifugiarsi in conversazioni su temi drammatici come il razzismo e l’economia post-socialista.
Il messaggio sociale e l’estetica visiva
“Kontinental 25” non è solo una narrazione intima e complessa di due vite che si intrecciano, ma anche una riflessione profonda sulla società contemporanea. Jude usa immagini delle moderne architetture di Cluj-Napoca, in particolare dei nuovi edifici di plastica, per rappresentare un monumento all’indifferenza di una società che ignora gli esclusi. Le scene del film, girate con un iPhone 15, offrono una visione cruda e realistica del presente, immergendo lo spettatore nell’atmosfera di una realtà che spesso viene messa da parte.
La miscela di dramma e commedia si manifesta attraverso le interazioni di Orsolya, dai suoi colloqui approfonditi su Brecht alla sua discesa nell’ubriachezza con un ex studente appassionato di pratiche zen. Questi momenti di leggerezza contrastano fortemente con la gravità delle tematiche trattate, creando un equilibrio che invita alla riflessione. Radu Jude riesce a catturare non solo la crisi abitativa ma anche la complessità delle relazioni umane in un contesto di crescente nazionalismo e razzismo.
Dopo la sua presentazione alla Berlinale, “Kontinental 25” si profila come un’opera di grande rilevanza, capace di smuovere le coscienze e di richiamare l’attenzione su problematiche attuali che ci riguardano da vicino, invitando a combattere l’indifferenza sociale.