Lo chef giapponese Koji Nakai, noto per il suo ristorante Nakai e il recentissimo Ie Koji, amplia la sua offerta gastronomica a Roma. A partire da febbraio 2024, Nakai introduce un progetto intrigante all’interno del suo ristorante, Kiwami, un’esperienza culinaria rivolta a chi cerca qualcosa di esclusivo e innovativo. Questo nuovo spazio non solo valorizza la cucina giapponese, ma offre anche un’atmosfera unica che differisce dall’ordinarietà del ristorante tradizionale.
L’ascensione di Koji Nakai nella cucina romana
Nato a Kobe nel 1984, Koji Nakai ha sempre avuto una passione spiccata per la cucina, avviata sotto l’occhio esperto del nonno. Fin da giovane, ha accumulato esperienze in ristoranti giapponesi e nel mercato ittico della sua città natale. Con l’intento di espandere le sue conoscenze culinarie e avvicinarsi alla tradizione gastronomica italiana, Nakai decide di trasferirsi in Italia. Le sue tappe professionali lo portano in diverse regioni, dall’operare in Toscana a lavorare presso l’ambasciata italiana a Varsavia.
Nel 2008, la sua avventura romana inizia ufficialmente e si rivela cruciale per il suo percorso. A Roma, Nakai fonde abilmente la cucina giapponese con quella laziale, dando vita al ristorante Nakai nel 2022. Questa combinazione di culture gastronomiche è una delle sue principali caratteristiche, tanto da portarlo nel 2024 a creare Ie Koji, un izakaya che rispecchia le ricette delle sue origini familiari.
Leggi anche:
Kiwami: un ambiente esclusivo per esperienze culinarie uniche
Kiwami, il nuovo progetto di Koji Nakai, prevede un’area separata all’interno del ristorante Nakai, progettata dall’architetta Susan Berardo. Quest’area è concepita per offrire un’esperienza gastronomica distintiva, capace di trasportare gli ospiti in un contesto che ricorda un bosco, con piante sospese e pareti scure. Lo spazio è dotato di un grande tavolo sociale che può ospitare fino a 14 persone, realizzato per favorire un’atmosfera di convivialità .
La filosofia di Kiwami si basa sull’intento di offrire non solo una cena, ma un’esperienza complessiva, dove gli ospiti possono immergersi completamente nell’arte culinaria di Nakai. Questo ristorante “nel ristorante” mira a far vivere momenti speciali attraverso la personalizzazione del servizio e la presenza diretta dello chef, che interagirà con gli ospiti durante il loro percorso gastronomico.
Un percorso di degustazione dedicato e stagionale
Kiwami si propone di offrire un percorso di degustazione che segue il concetto giapponese di omakase, invitando gli ospiti a mettersi nelle mani dello chef per un viaggio gastronomico che varia mensilmente. Nakai, attentissimo alla qualità degli ingredienti, seleziona i fornitori direttamente, spesso privilegiando materie prime provenienti dal Giappone.
Il menù degustazione inizialmente propone tra le 6 e 7 portate, con un prezzo di 80 euro, e la possibilità di abbinamenti con vini e sake. Quest’ultimo, raro in Italia, sta rapidamente guadagnando popolarità , e il ristorante offre circa 20 etichette direttamente dal Giappone.
Tra i piatti che sarà possibile degustare ci sono il tataki di ricciola grigliata, servita con melanzane e puntarelle, oltre a uramaki innovativi come quelli con tempura di zucca e burrata, arricchiti da salse originali. La cura e l’attenzione dedicate a ogni portata riflettono la passione di Nakai per la cucina, unendo influenze giapponesi e italiane in un’armonia di sapori.
Eventi speciali e serate a tema
Kiwami offre non solo cene esclusive ma anche eventi speciali, organizzati per tre giovedì al mese. Durante queste serate a tema, Nakai collabora con produttori di vino, gin, specialità alimentari e musicisti per creare un’atmosfera unica. Ogni evento è progettato per offrire un’esperienza interessante e coinvolgente, con piatti abbinati a melodie scelte per accompagnare i pasti.
Questo approccio non solo diversifica l’offerta, ma permette agli ospiti di esplorare nuove combinazioni di sapori, arricchite dalla cultura culinaria giapponese e italiana. L’innovazione di Kiwami si distingue così nel panorama gastronomico di Roma, attirando non solo gli appassionati della cucina nipponica, ma anche coloro che cercano esperienze culinarie memorabili.