Kevin Spacey ha parlato senza filtri degli ultimi sette anni della sua vita, durante una masterclass all’Italian Global Series Festival. L’attore, dopo anni di accuse di molestie e abusi sessuali in Usa e Gran Bretagna – in gran parte risolte con verdetti di non colpevolezza – si è fermato a riflettere sul suo percorso, la famiglia e il rapporto con il pubblico. Tra ricordi, pensieri sul potere e omaggi a un amico scomparso, Spacey ha preso parola davanti al direttore della manifestazione, Marco Spagnoli, e a un pubblico attento.
Gli anni dietro le quinte: riflessioni e cambiamenti personali
Gli ultimi sette anni per Kevin Spacey sono stati un percorso di profonda trasformazione. L’attore ha sottolineato come questo periodo lo abbia portato a rallentare, a riflettere e soprattutto ad ascoltare. La sospensione dalla scena pubblica non è stata semplice ma gli ha lasciato il tempo per ritrovarsi e ricostruire i legami più importanti. Ha parlato di una nuova prospettiva sulla vita, oggi “più amorevole e comprensiva”.
Spacey ha ringraziato le persone che non lo hanno giudicato frettolosamente, quelle che hanno atteso e gli sono rimaste vicine durante i processi. Questo legame lo accompagnerà per sempre, ha detto. Chi invece lo ha trattato subito come un colpevole ha ricevuto il suo perdono, “ma non cercherò più quelle persone”. Il racconto mette in luce un uomo che guarda avanti senza rancore, a testa alta ma concentrato su ciò che conta davvero: la famiglia, se stesso e la vera amicizia.
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I processi negli Stati Uniti e in gran Bretagna, i verdetti e le cause aperte
Spacey ha affrontato con chiarezza i dettagli dei procedimenti giudiziari che lo hanno visto coinvolto, in Usa e Gran Bretagna. Le accuse di molestie e abusi sessuali su giovani uomini hanno dominato i titoli per anni, ma la maggior parte dei casi si sono risolti con verdetti di non colpevolezza. Restano aperte ancora due cause nel Regno Unito, su cui l’attore ha mantenuto discrezione.
Nel dialogo con Marco Spagnoli, Spacey ha chiarito di aver scelto di non animare la polemica pubblica, preferendo concentrarsi sulle ripercussioni umane e personali di quei momenti. Ha messo in evidenza il peso delle accuse ma anche il sollievo di chi non si è lasciato condizionare dai media. Ha commentato il ruolo della stampa, definendo i media come portatori di “obiettivi”, non sempre allineati con la realtà personale che lui ha vissuto.
La carriera tra grandi successi, premi e ricordi di un amico scomparso
Durante la masterclass, Kevin Spacey ha ripercorso vittorie e momenti chiave della sua carriera. Dal teatro alle prime pellicole, dal successo nei ruoli di I soliti sospetti e American Beauty fino alle regie e alla serie House of Cards. Due premi Oscar ai suoi attivi, gli hanno riconosciuto il talento davanti e dietro la cinepresa.
Il racconto di Spacey è stato intriso di aneddoti, tra cui uno sguardo ironico all’iconico Frank Underwood, personaggio di House of Cards. Quando gli è stato chiesto un consiglio per Trump, ha risposto con una battuta: il potere è solo una questione di percezione, e dura finché la gente lo permette.
Un momento di commozione è arrivato parlando di Val Kilmer, amico di lunga data e attore scomparso ad aprile. Spacey ha ricordato gli inizi comuni e il percorso di crescita condiviso, puntualizzando l’impatto profondo che Kilmer ha avuto sulla sua vita e sulla scomparsa difficile da accettare.
Il rapporto con il pubblico e la riconferma del legame con i fan
Spacey ha rimarcato come, nonostante le difficoltà degli ultimi anni, l’affetto del pubblico non gli sia mai mancato. Ha ammesso di aver incontrato persone che non apprezzano il suo lavoro, soprattutto online, ma ha spiegato di non averli mai incrociati di persona. Sul palco del festival si è detto felice dell’accoglienza ricevuta, un segno tangibile di una relazione ancora viva e riconfermata.
Il legame con il pubblico resta un elemento centrale, tanto quanto l’impegno di continuare a lavorare su progetti che gli stanno a cuore. A chi lo ha sostenuto in silenzio o nei momenti più difficili ha rivolto parole di gratitudine, confermando un recente ritorno alla scena difficile ma senza rinnegare il passato.
Kevin Spacey ha quindi condiviso un racconto intenso, segnato da alti e bassi, dove la riflessione personale si intreccia al racconto di un mestiere fatto di successo e, davanti a tutto, umanità.