La vicenda che ha coinvolto il medico peruviano 65enne jose lizarraga picciotti ha attirato l’attenzione per la morte di una donna di 47 anni, originaria dell’ecuador, avvenuta dopo un intervento di liposuzione. Oltre a lizarraga, sono finiti nel registro degli indagati anche un anestesista e un’infermiera. Il caso solleva domande sulle pratiche mediche adottate e sulle promesse lanciate sui social network da parte del medico.
Formazione e percorso professionale di jose lizarraga picciotti
Jose lizarraga picciotti ha un curriculum che secondo quanto riportato sui suoi profili social include una specializzazione in reconstructive microsurgery presso l’università di Örebro, in Svezia. Il medico dichiara inoltre di aver frequentato corsi avanzati in chirurgia plastica e ricostruttiva all’università cattolica del sacro cuore e alla universidad nacional federico villarreal. Questi dettagli sono stati comunicati dal medico direttamente sulla sua pagina Instagram dove si presenta sottolineando la sua esperienza internazionale.
Il profilo accademico dichiarato fa riferimento a formazione di alto livello in ambito medico, ma gli eventi recenti sollevano dubbi sulla qualità e le modalità con cui svolgeva le sue attività. La ricostruzione del percorso professionale di lizarraga, completato con stage o diplomi, è al momento oggetto di verifica. Resta da chiarire se le certificazioni e le esperienze segnalate corrispondano completamente alle attività svolte nel Comune dove esercitava.
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La presenza sui social
Sul suo profilo instagram jose lizarraga picciotti appare in contesti molto diversi dal puro ambito medicale. Si mostra spesso accanto ad automobili di lusso o mentre balla e canta a bordo di veicoli costosi. Nei suoi post abbina le immagini a frasi come “se perdi un grande amore, cercane uno migliore” e brani noti, ad esempio ‘sarà perché ti amo’ dei ricchi e poveri. Questo genere di contenuti sembra pensato per attrarre l’attenzione di un pubblico giovane o in cerca di riferimenti nello stile di vita.
Parallelamente promuove i suoi trattamenti estetici. In video e foto invita a provare interventi di chirurgia plastica, filler con acido ialuronico o botox, vantando prezzi molto competitivi rispetto al mercato locale. Diverse immagini mostrano pazienti, prevalentemente donne sudamericane, che avrebbero usufruito dei suoi servizi. Le scritte sovrapposte alle immagini usano slogan come “libera la tua bellezza, abbiamo i migliori prezzi” accompagnate dal costo degli interventi.
Questa strategia social unisce un’immagine di medico esperto e performer divertente, insieme a una chiara campagna pubblicitaria per la sua attività di chirurgia estetica. La combinazione, seppur efficace per raccogliere clienti, viene ora criticata alla luce della tragedia che ha coinvolto la 47enne.
Attività parallele: la polleria peruviana a roma
Oltre alla professione medica, jose lizarraga picciotti ha condiviso su instagram l’apertura di un ristorante di cucina peruviana a roma. Nel profilo si autodefinisce “il maestro del pollo alla brace del perù a roma”, suggerendo un interesse e un impegno anche fuori dal settore sanitario. La promozione della polleria include foto invitanti e richiami alla tradizione gastronomica del perù, arricchendo la sua presenza pubblica con aspetti che poco hanno a che vedere con la medicina.
Questa diversificazione delle attività mette in luce una figura pubblica dai molteplici interessi, ma apre interrogativi sulla gestione delle responsabilità professionali e sulla trasparenza con cui vengono presentate le sue competenze. In particolare, l’ultima immagine postata nel locale ha ricevuto commenti critici dopo la notizia della morte della paziente.
Reazioni e commenti dopo la morte della paziente
Il caso della 47enne ecuadoregna ha scatenato reazioni anche sui social, dove sono apparsi commenti che chiedono spiegazioni sulla dinamica della morte. Su instagram, vicino a una foto della polleria, una donna ha scritto: “Una paziente morta per liposuzione… Perché?”, dopo la quale non si è avuta risposta pubblica. Sul profilo facebook, un utente di nome michele ha accusato direttamente il medico di “imperizia e mancanza di scrupoli”, evidenziando il disappunto e la rabbia di chi segue le vicende.
Il procedimento giudiziario aperto cerca di chiarire le responsabilità di lizarraga, dell’anestesista e dell’infermiera coinvolti nell’intervento. Al momento, non sono note dichiarazioni ufficiali da parte del medico indagato o del suo staff. Le autorità stanno verificando le condizioni dell’operazione e le eventuali irregolarità che potrebbero aver portato al decesso.
La diffusione sui social di una figura medica associata a pratiche poco trasparenti e a una comunicazione promozionale aggressiva solleva dubbi sull’adeguatezza e la sicurezza degli interventi eseguiti in strutture private, dove spesso i controlli risultano meno rigidi. La vicenda mantiene alta l’attenzione dell’opinione pubblica in cerca di risposte certe.