Domani, 1 ottobre 2024, Jimmy Carter celebra il suo centesimo compleanno, un evento che segna un momento significativo nella storia degli ex presidenti americani. Carter, che è stato presidente dal 1977 fino al 1981, diventa il primo ex presidente centenario degli Stati Uniti. Il suo viaggio verso questo traguardo è stato caratterizzato da sfide personali e significativi eventi pubblici, tra cui battaglie di salute e la recente perdita della moglie Rosalynn.
La vita di Jimmy Carter: dalle origini alla presidenza
James Earl Carter Jr. è nato il 1° ottobre 1924 a Plains, in Georgia. Cresciuto in una famiglia modestamente agiata, Carter ha seguito una carriera nell’accademia navale, servendo con onore nella Us Navy nei sommergibili durante l’immediato dopoguerra. La sua vita presa dal dovere si alterò drammaticamente nel 1953, quando la morte prematura del padre lo portò a gestire l’azienda agricola di famiglia specializzata nella produzione di noccioline.
Carter ha dimostrato fin da giovane un forte impegno per la giustizia sociale e un profondo interesse per la politica. La sua fede battista e la sua opposizione alla segregazione razziale lo hanno spinto ad entrare nel mondo della politica, dove è stato eletto senatore e, successivamente, governatore della Georgia. La sua elezione a presidente nel 1976 rappresentò una sorpresa, poiché all’epoca era relativamente sconosciuto al di fuori del suo stato natale. Sconfisse il presidente in carica Gerald Ford grazie alla sua campagna incentrata su onestà e integrità, valori che cercava di trasmettere in un periodo di crisi per il paese.
Gli anni di presidenza e le sfide politiche
Durante il suo mandato, Carter affrontò numerose sfide, dalle crisi economiche alle tensioni internazionali. Ad appena poche settimane dal suo insediamento, il presidente promulgò una grazia per tutti i giovani che avevano disertato la leva obbligatoria per non combattere in Vietnam. Questa decisione creò un significativo dibattito pubblico e segnò l’intento di Carter di rigenerare il senso di unità nazionale.
Uno dei momenti più significativi della sua presidencia fu la crisi degli ostaggi in Iran, che ebbe inizio il 4 novembre 1979 quando un gruppo di studenti iraniani assaltò l’ambasciata americana a Teheran, prendendo in ostaggio 52 americani. Questa situazione si protrasse per 444 giorni e si concluse solo il giorno della sua uscita dalla presidenza, il 20 gennaio 1981. Parallelamente a questa crisi, Carter cercò di affrontare la crisi energetica dell’epoca, promuovendo politiche di risparmio energetico e diversificazione delle fonti di approvvigionamento.
Nonostante i difficili eventi durante il suo mandato, Carter ottenne successi diplomatici significativi. Gli Accordi di Camp David del 1979, che portarono alla pace tra Egitto e Israele, rimasero uno dei suoi traguardi più apprezzati, così come gli sforzi per negare un accordo sul disarmo strategico con l’Unione Sovietica.
Le sfide personali e il tributo alla moglie
Ultimamente, la salute di Carter ha suscitato preoccupazione, in particolare dopo che ha iniziato a ricevere cure in hospice a casa, interrompendo i ricoveri ospedalieri nel 2022. I mesi scorsi hanno portato alla tragica perdita della moglie Rosalynn, che è venuta a mancare a 96 anni. La coppia era sposata da 77 anni, e i funerali hanno rappresentato un momento toccante per Carter, che ha fatto rare apparizioni pubbliche in sedia a rotelle, circondato dai suoi quattro figli.
Il nipote Jason Carter ha fornito aggiornamenti sulla salute del nonno, affermando che il presidente sta cercando di resistere per poter esprimere il proprio voto alle elezioni di novembre. La sua determinazione di rimanere attivo nella vita politica, nonostante le avversità, riflette un impegno che ha caratterizzato tutta la sua esistenza.
La celebrazione dei 100 anni: eventi e messaggi di auguri
Lo scorso 24 settembre, Atlanta ha ospitato un concerto tributo per celebrare il centenario di Jimmy Carter al Fox Theatre, un evento che ha visto la partecipazione di diverse star e moltissimi cittadini. Circa 4.000 persone hanno risposto all’appello per onorare il più illustre cittadino della Georgia, con Jason Carter che ha salutato gli ospiti sottolineando l’importanza di festeggiare chi ha dedicato la propria vita al bene comune.
Le esibizioni musicali hanno incluso artisti noti come Angélique Kidjo e BeBe Winans, mentre messaggi di congratulazioni sono giunti da parte di tutti i presidenti americani viventi, eccetto Donald Trump. Questo compleanno rappresenta un’opportunità unica per riflettere sull’eredità di un presidente la cui vita e carriera hanno lasciato un segno indelebile nella storia degli Stati Uniti.
In questo centenario, la figura di Carter rimane una testimonianza di dedizione e servizio pubblico, elementi che lo hanno contraddistinto sia durante il suo mandato alla Casa Bianca sia nel suo impegno successivo a favore della pace e della giustizia sociale.
Ultimo aggiornamento il 30 Settembre 2024 da Sara Gatti