Venticinque anni dell'associazione turistica riviera del conero e colli dell'infinito: un modello di collaborazione e promozione

Venticinque anni dell’associazione turistica riviera del conero e colli dell’infinito: un modello di collaborazione e promozione

L’associazione turistica riviera del conero e colli dell’infinito celebra 25 anni di collaborazione tra comuni marchigiani, pubblico e privato, promuovendo un modello innovativo di sviluppo turistico sostenibile in italia.
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L'Associazione Turistica Riviera del Conero e Colli dell'Infinito celebra 25 anni di successo nel promuovere il turismo nelle Marche grazie a una collaborazione innovativa tra comuni e settore privato, diventando un modello di gestione integrata e sostenibile del territorio. - Gaeta.it

L’associazione turistica riviera del conero e colli dell’infinito celebra un quarto di secolo dalla sua fondazione. Nata il 5 luglio 2000 con la firma del primo statuto, questa realtà ha trasformato il modo di promuovere il territorio marchigiano, unendo comuni un tempo rivali sotto un’unica strategia di sviluppo turistico. Il lavoro congiunto tra pubblico e privato ha fatto scuola valorizzando l’area del conero e inserendola tra le destinazioni di riferimento in italia.

La nascita dell’associazione riviera del conero e i primi passi

Il 5 luglio del 2000 rappresenta una data importante per il territorio del conero: in quel giorno venne sottoscritto il primo statuto dell’associazione turistica riviera del conero. Mirko Bilò, consigliere regionale di forze italia oggi, fu il primo presidente e uno degli ideatori principali del progetto. Secondo Bilò, l’idea originaria poteva sembrare solo un manifesto ma si trasformò presto in una forma concreta di collaborazione tra comuni come Numana, Sirolo, Ancona e Camerano. Questi territori, spesso in competizione per attrarre turisti, iniziarono a coordinare le proprie azioni in vista di un obiettivo comune.

Il contributo del settore privato

Questa collaborazione non rimase solo fra enti pubblici. Anna Rita Nicoletti, che all’epoca guidava l’associazione albergatori riviera del conero, giocò un ruolo chiave. Insieme a Bilò, elaborò un modello di promozione che oggi è considerato un punto di riferimento. Il progetto puntava non solo a valorizzare ciascun comune, ma a rafforzare l’intero sistema turistico attraverso un lavoro condiviso.

L’importanza del modello pubblico-privato nel turismo locale

L’associazione ha rappresentato un apripista nel modo di promuovere il territorio attraverso una rete tra pubblico e privato. Questo metodo non si fermò alle Marche ma trovò imitazioni in altre regioni italiane. In particolare, l’associazione anticipò il concetto di distretto turistico, che oggi è una delle formule più comuni per gestire destinazioni turistiche integrate.

Collaborazione e sinergie

Il coordinamento tra comuni, associazioni di categoria come l’albergatori, e l’ente parco del conero permise di mettere a terra iniziative condivise. Si trattò di un sistema che metteva fine ai campanilismi tipici delle realtà locali, spingendo verso la collaborazione più che alla competizione. Grazie a queste sinergie, la riviera del conero e i colli dell’infinito portarono avanti progetti di promozione, eventi e iniziative che coinvolgevano diverse parti della comunità.

Questo modello ha aiutato a distribuire i flussi turistici in modo più equilibrato, valorizzando anche aree meno note ma inserite in un contesto più ampio. Il risultato fu una crescita della destinazione, sana e sostenibile, in cui gli attori coinvolti possedevano un interesse comune a lungo termine.

La crescita dell’associazione e il ruolo dei comuni e degli imprenditori

Oggi l’associazione si è ampliata includendo 16 comuni ed è presieduta da Carlo Neumann. Oltre agli enti pubblici, partecipano con forza anche gli imprenditori del territorio, veri protagonisti nello sviluppo di attività legate al turismo. Questo mix fa dell’associazione un punto di riferimento consolidato per la promozione locale.

Dal turismo alla gestione integrata

La trasformazione in destination management organization ha portato l’organizzazione a occuparsi di un ventaglio più ampio di attività. Tra queste si annoverano la partecipazione a fiere nazionali e internazionali, la gestione di eventi ed educational tour per operatori e giornalisti. Lo staff dell’associazione lavora anche per creare materiali informativi utili ai turisti e per coordinare gli uffici di informazione disseminati sul territorio.

Questo lavoro rende la riviera del conero una destinazione riconosciuta e apprezzata non solo per le sue bellezze naturali, ma anche per l’efficacia della gestione turistica. I risultati ottenuti dimostrano come una gestione condivisa e professionale possa fare la differenza nell’attrarre visitatori e sostenere l’economia locale.

L’eredità di un progetto nato con una visione lungimirante

Il 25° anniversario segna più di una semplice ricorrenza. È un traguardo che conferma la validità di un progetto nato dalla volontà di unire idee, risorse e persone in modo coerente. Mirko Bilò osserva come l’associazione rappresenti oggi un modello da sostenere e far crescere ulteriormente. Tradizionalmente, i territori vicini possono portare avanti iniziative contrastanti per interessi diversi ma qui si è dimostrato che il dialogo e la collaborazione producono risultati tangibili.

La riviera del conero e i colli dell’infinito proseguono così un cammino iniziato nel 2000, andando oltre le divisioni che spesso frenano il turismo locale. Dietro questo risultato ci sono anni di lavoro, confronto, e una gestione attenta che continua a coinvolgere enti e imprese, mantenendo alto l’interesse per questa porzione delle Marche. L’associazione conferma il proprio ruolo centrale nella promozione turistica, grazie al contributo di tutti gli attori coinvolti.

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