Jambo: la trasformazione del più grande bene confiscato alla camorra in centro culturale

Jambo: la trasformazione del più grande bene confiscato alla camorra in centro culturale

Jambo, il grande complesso commerciale in Campania, si trasforma in un hub culturale e sociale, promuovendo legalità e inclusività attraverso eventi e iniziative per la comunità locale.
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Jambo: la trasformazione del più grande bene confiscato alla camorra in centro culturale - Gaeta.it

Jambo, il mega complesso commerciale ubicato in Campania, sta per intraprendere un importante percorso di evoluzione. Divenuto noto come il bene sequestrato più grande amministrato dall’Agenzia Nazionale per l’Amministrazione e la Destinazione dei beni confiscati alla criminalità organizzata, Jambo si prepara a passare da semplice centro commerciale a un hub culturale, sociale ed economico. Questo programma di valorizzazione, promosso sotto la direzione del Ministero dell’Interno, punta a creare un modello di gestione che enfatizzi legalità, sostenibilità e inclusività.

L’afflusso di visitatori e le iniziative natalizie

Nel mese di dicembre, Jambo ha registrato numeri significativi che raccontano del suo potere attrattivo. Durante il weekend di Natale, ha visto ben 80.000 visitatori, confermando la sua popolarità. Tra le iniziative di successo, si evidenziano i 31.000 ingressi alla Casa di Babbo Natale e la generosa distribuzione di 1.000 calze della Befana a bambini e famiglie in difficoltà. Questi eventi non solo contribuiscono a rendere vivace l’atmosfera delle festività, ma pongono anche l’accento sull’importanza della solidarietà nella comunità.

Secondo Luigi Moscato, amministratore unico di Jambo, l’obiettivo è chiaro: far brillare i riflettori sulla realtà locale, valorizzando le eccellenze del territorio e contribuendo allo sviluppo economico. Questo approccio mira a promuovere una cultura di legalità, accoglienza e dialogo attivo tra i cittadini e gli imprenditori, permettendo così di costruire legami permanenti e significativi all’interno della comunità.

La struttura e l’impatto economico

Jambo si estende su una superficie di circa 20.000 metri quadrati, raggruppando gallerie commerciali, uffici, numerosi parcheggi e una sala convegni. Elemento cruciale per l’economia locale, il complesso coinvolge oltre 1.000 lavoratori e ospita circa 100 operatori commerciali. Ulteriormente, è prevista l’apertura di un’area food che arricchirà l’offerta gastronomica del centro.

L’amministrazione di Jambo ha in mente di mettere in campo una serie di eventi tematici e manifestazioni che coinvolgano le famiglie e celebrino le produzioni tipiche dell’area. Mostre, concerti e incontri caratterizzeranno i prossimi mesi, mirati a far crescere un senso di appartenenza nella comunità. L’inserimento di arte, musica e sport come strumenti di inclusione e riscatto sociale rappresenta una sfida interessante in un contesto dove il malaffare ha storicamente minato la fiducia dei cittadini.

Un futuro di partecipazione e comunità

Secondo Moscato, il vero obiettivo di Jambo non si misura solo in termini di visitatori, ma in quella partecipazione attiva dei cittadini che può davvero cambiargli la vita. Il progetto mira a stimolare un senso di comunità forte attorno al brand Jambo, lavorando per trasformare il complesso in un vero punto di riferimento per la società.

“Questa non è solo una questione economica,” spiega Moscato, “ma anche un’opportunità per esercitare un’influenza positiva e duratura sulla comunità locale.” Il messaggio è chiaro: ogni evento, ogni iniziativa rappresenta un passo in avanti verso un futuro migliore, un reale cambio di paradigma che possa vincere contro le sfide del passato e costruire un terreno fertile per nuove opportunità.

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