Itas assicurazioni ha ribadito l’importanza della dimensione sociale all’interno della sostenibilità nel settore immobiliare. Nel corso dell’undicesima edizione di Rebuild, evento dedicato al mondo delle costruzioni tenutosi a Riva del Garda il 6 e 7 maggio 2025, Alessandro Bonatta, direttore real estate and sustainability di Itas Assicurazioni, ha spiegato come l’attenzione alla “S” nell’acronimo ESG rappresenti un elemento fondamentale, spesso sottovalutato rispetto a quello ambientale. Bonatta ha evidenziato la necessità di sviluppare metriche chiare e condivise per valutare con rigore gli aspetti sociali e di governance, per garantire un approccio più equilibrato alla sostenibilità degli immobili.
L’esigenza di metriche precise per misurare la sostenibilità sociale
Nei vent’anni trascorsi, il settore ha visto significativi progressi legati all’ambiente. L’aspetto ecologico ha sicuramente avuto grande spazio, fino a diventare spesso dominante nelle valutazioni ESG. Secondo Bonatta c’è però ancora molta confusione riguardo alla misurazione degli indicatori sociali. Mancano parametri standard condivisi: ogni realtà sceglie autonomamente quali indicatori adottare, determinando valutazioni soggettive più che oggettive. Itas assicurazioni ha quindi deciso di sviluppare metriche più realistiche e, in parte, empiriche, per iniziare a strutturare un ragionamento concreto sull’aspetto sociale e di governance legati agli immobili.
Equilibrio fra ambiente, sociale e governance
L’obiettivo è trovare un equilibrio: la sostenibilità deve fondarsi su tutte le sue componenti . Non basta eccellere in una sola area per definire un edificio davvero sostenibile. Di conseguenza, sia in fase di valutazione che nella gestione del patrimonio immobiliare, è necessario mantenere un approccio bilanciato tra questi tre elementi. Quando manca una tassonomia condivisa, come avviene sul fronte sociale, scegliere e applicare criteri adeguati diventa cruciale.
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Focus sugli immobili storici e la necessità di rinnovamento
La strategia di Itas assicurazioni si concentra anche sugli immobili più datati, quelli costruiti 40-50 anni fa, che richiedono interventi importanti. Questi edifici non rispondono più alle esigenze tecnologiche e demografiche attuali. Il patrimonio immobiliare comprende pure beni storici, che meritano attenzione specifica. Il recupero e la ristrutturazione devono guardare oltre gli aspetti energetici e ambientali. È fondamentale includere le variabili sociali – come benessere, sicurezza e adattamento ai bisogni di chi vive o lavora in questi spazi – per rendere gli immobili adeguati al contesto contemporaneo.
Visione di lungo termine e sostenibilità economica
Tale scelta nasce da una visione di lungo termine, che prevede anche la sostenibilità economica. Itas punta quindi a un rinnovamento che sia sostenibile sotto ogni punto di vista e rafforzi la qualità della vita negli spazi abitativi e lavorativi. I proprietari immobiliari e gli utilizzatori trovano così vantaggi reciproci, ottenendo edifici più sicuri, confortevoli e inclusivi.
Salute, sicurezza e variabile H: nuovi parametri per la sostenibilità sociale
Nel definire gli indicatori sociali per la valutazione di sostenibilità, Itas assicurazioni ha messo al primo posto la salute e sicurezza nei cantieri e negli ambienti destinati all’uso. La collaborazione con imprese di costruzione attente a questi aspetti diventa un segno tangibile della sostenibilità sociale di un intervento. Questa attenzione garantisce condizioni di lavoro più sicure, riduce i rischi e migliora la qualità complessiva del processo edilizio.
Parametri demografici e la variabile H
Oltre a questi parametri tradizionali, Itas valuta anche aspetti demografici legati ai cambiamenti e bisogni della società. Le caratteristiche della popolazione, come età media, condizioni socioeconomiche e modalità di vita, entrano nella progettazione e nella gestione immobiliare. Un altro elemento molto fresco è l’introduzione della cosiddetta “variabile H”, un’idea che riprende i concetti di health, human e happiness. Non rappresenta un nuovo indicatore a sé, ma un’integrazione di fattori che portano il benessere fisico e psicologico, insieme alla felicità degli occupanti, al centro del progetto di sostenibilità.
Questa attenzione amplia la governance: si promuove una gestione equa e responsabile, non solo a vantaggio dei proprietari ma anche degli inquilini e utenti degli spazi. La relazione tra chi possiede l’immobile e chi lo vive diventa il terreno di un’interazione costruita sui benefici sociali, economici e ambientali.
Il ruolo di itas assicurazioni nel futuro della sostenibilità immobiliare
Il contributo di Itas assicurazioni nel dibattito sulla sostenibilità nel real estate si è dimostrato concreto e innovativo. Il gruppo ha dato avvio a una riflessione importante sulla necessità di includere la dimensione sociale nella valutazione degli immobili, fino a ora spesso trascurata. L’esperienza sul campo, unita a proposte di nuove metriche, pone le basi per un approccio più completo.
Oggetti di particolare attenzione sono gli edifici più vecchi e il benessere delle persone coinvolte nei processi di ristrutturazione e gestione. La sostenibilità non è più vista solo come una questione ambientale o tecnica: assume un carattere sociale e politico più forte. Itas mostra come il miglioramento di salute, sicurezza e felicità si traduca anche in una gestione più efficace degli immobili e in risultati economici positivi.
All’interno del contesto di Rebuild, il messaggio emerso conferma che si sta entrando in una fase nuova del real estate, dove le scelte devono tenere conto di valori umani e sociali, non solo di efficienza energetica o profitto a breve termine.