Il turismo sostenibile è ormai un tema centrale nelle decisioni dei viaggiatori italiani. Un recente studio di BVA Doxa per Human Company rivela come l’80% degli italiani sia consapevole dell’impatto ambientale che le proprie vacanze possono causare. Tuttavia, la volontà di adottare pratiche eco-compatibili varia in base alla complessità delle azioni richieste. Questo articolo approfondisce le abitudini, le preferenze e le percezioni legate a un turismo più responsabile, mostrando come la sostenibilità stia influenzando le scelte di viaggio in Italia nel 2025.
La consapevolezza ambientale nei viaggi degli italiani
I dati emersi dall’indagine indicano che la maggioranza degli italiani riconosce come le scelte turistiche incidano su ambiente e territorio. Questo aumento di coscienza non si traduce però in un cambiamento uniforme delle abitudini. Tante persone sono disposte a comportarsi in modo rispettoso con semplici gesti quotidiani, come il rispetto della flora e fauna locali, citato dal 36% degli intervistati, oppure una corretta gestione dei rifiuti, considerata importante dal 33%. Anche le attenzioni verso i consumi energetici e la tutela delle risorse naturali raggiungono il 32% di gradimento.
Questi dati indicano che molte azioni considerate “facili” da applicare trovano più spazio nelle pratiche di viaggio. Tuttavia, le proposte che richiedono cambiamenti più profondi, come la modifica delle abitudini alimentari o la scelta di hotel con certificazioni ambientali, raccolgono meno consensi. Solo il 13% degli intervistati ha dichiarato di essere disposto a cambiare regime alimentare per motivi ecologici o a prediligere strutture ricettive certificate green, mentre l’impegno in iniziative di volontariato durante la vacanza rimane marginale .
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In effetti, la sostenibilità appare spesso ancora vissuta come una questione a geometria variabile, che ha bisogno di semplificazioni sensibili e incentivi per aumentare la partecipazione attiva del turista. L’operato delle strutture ricettive e di chi opera nel turismo deve quindi tendere a rendere più accessibili comportamenti ecosostenibili, trasformando gli ospiti da semplici visitatori a protagonisti della tutela ambientale.
Le motivazioni verdi dietro la scelta della destinazione
Il rapporto con la natura gioca un ruolo centrale nelle decisioni degli italiani e nel senso stesso della vacanza. Le preferenze mostrano che la scelta di andare al mare, in montagna o in località culturali è sempre guidata dalla possibilità di vivere un’esperienza che non metta a rischio l’equilibrio ambientale. Il 37% degli intervistati indica come motivo principale la bellezza e varietà del paesaggio, un elemento che porta al contatto diretto con la natura. La presenza di condizioni climatiche favorevoli attira il 31%, mentre il 30% sceglie destinazioni dove percepisce un rispetto effettivo per l’ambiente.
Questa propensione non sembra però estendersi agli aspetti più tecnici o burocratici. Solo l’8% considera motivante la presenza di certificazioni ambientali o politiche ufficiali a tutela dell’ecosistema. Gli italiani sembrano premiare la sostenibilità solo quando si manifesta tramite elementi concreti e riconoscibili.
Prova ne è il gradimento elevato per iniziative tangibili: l’uso di prodotti a chilometro zero convince l’83% dei viaggiatori, la riduzione della plastica il 78% e l’installazione di energie rinnovabili il 77%. Anche gli interventi di recupero ambientale, la promozione del territorio, la presenza di spazi educativi e aree dedicate al benessere fisico e mentale ricevono ampi consensi fra il 71% e il 76%. Al contrario, soluzioni meno evidenti sul piano quotidiano, come partnership ambientali o tecnologie digitali, restano lontane dalle priorità percepite.
La percezione di sostenibilità passa quindi dal contatto diretto con le realtà che migliorano la qualità dell’ambiente e della vita locale, più che da concetti astratti o certificazioni formali.
Preferenze sulle strutture ricettive e turismo green
Le strutture turistiche svolgono un ruolo cruciale nel definire l’esperienza verde dei viaggiatori. Secondo l’indagine, gli italiani associano principalmente realtà che garantiscono un contatto stretto con la natura a una vacanza sostenibile. Agriturismi , rifugi di montagna e strutture open air sono giudicati più rispettosi dell’ambiente.
Anche bed & breakfast , case vacanza e ostelli godono di una buona reputazione in chiave green. Invece strutture come hotel e resort ottengono punteggi molto più bassi , mentre le navi da crociera risultano poco sostenibili per solo il 14% dei rispondenti. Le terme occupano una posizione intermedia, riconosciute sostenibili da circa metà dei viaggiatori .
Questi dati confermano una netta correlazione tra percezione di sostenibilità e tipo di esperienza offerta. Il contatto con l’ambiente naturale sembra decisivo per giudicare quanto una struttura sia “green”.
Indicazioni per il turismo sostenibile urbano
La ricerca sottolinea come il 95% degli italiani ritenga possibile adottare pratiche ambientali anche in vacanze urbane. Le strategie più apprezzate in città implicano rispetto dei valori locali , la ricerca di percorsi autentici lontani dal turismo di massa e la scelta di periodi meno frequentati per viaggiare . Sono passi che mirano a ridurre l’impatto negativo, anche in contesti più complessi come le metropoli.
Le caratteristiche chiave per un soggiorno sostenibile nel 2025
Human Company ha individuato tre elementi chiave per misurare il valore green delle strutture turistiche: politiche ambientali, fattori che influenzano la decisione di prenotare e aspetti determinanti durante il soggiorno.
L’utilizzo di energie rinnovabili resta al primo posto fra le pratiche apprezzate, simbolo tangibile di attenzione all’ambiente. La promozione dei prodotti locali si colloca subito dopo, insieme alla tutela dell’ecosistema naturale circostante. Sono tutte azioni che il turista percepisce direttamente nel proprio soggiorno.
Cresce anche il valore attribuito alla presenza di spazi verdi, percorsi pedonali e piste ciclabili, indicatori concreti di un ambiente salubre e vivibile. La raccolta differenziata, pur rimanendo importante, ha registrato una lieve diminuzione di rilevanza, così come il contrasto alla plastica usa-e-getta e la riduzione dei consumi idrici, comunque ritenuti necessari per un turismo meno impattante.
La sintesi di questi elementi mostra come il turismo sostenibile in Italia stia progressivamente definendo una strada più concreta, basata su scelte precise e realizzabili, in grado di coinvolgere turisti e operatori in un insieme di azioni quotidiane capaci di fare la differenza.