Le Marche si trovano al centro di una nuova sfida politica in vista delle elezioni regionali del 2025. Italia Viva Marche ha annunciato la sua volontà di partecipare attivamente alla competizione, puntando su un progetto che metta al centro valori concreti legati al territorio e alle diverse sensibilità politiche. Questo piano intende coinvolgere elettori tradizionalmente lontani dalle urne e portare una nuova classe dirigente all’interno dell’amministrazione regionale.
Nuove classi dirigenti e il riavvicinamento degli astenuti
Italia Viva osserva da tempo un problema diffuso nelle Marche: una parte importante degli elettori non partecipa al voto. Ridurre l’astensione è diventato un tema centrale nel dibattito interno al partito. Per questo si punta su una classe dirigente che sappia trovare un nuovo legame con i cittadini, in particolare con quelli che si sentono esclusi o lontani dalla politica istituzionale.
Un mix tra esperienza e novità
La proposta del partito prevede infatti di presentare candidati che abbiano un’esperienza consolidata nei Comuni o nelle Province, ma anche figure nuove, capaci di interpretare i bisogni del territorio con un approccio innovativo. Il mix tra esperienza e novità è considerato fondamentale per offrire un messaggio credibile e radicato. La linea indica la necessità di candidati che siano non solo riconosciuti, ma anche capaci di incarnare un percorso di cambiamento.
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Alleanze e aperture verso altre realtà politiche marchigiane
Italia Viva Marche ha già stretto accordi con alcune forze politiche del territorio, quali “Voce alle Marche” e il “Movimento Popolari Marche”. Entrambi condividono la richiesta di un’alternativa credibile all’attuale governo regionale e riconoscono la proposta riformista e progressista delineata da Italia Viva.
Il partito ha dichiarato che la coalizione è aperta all’ingresso di altre realtà che, senza ambiguità o “equidistanze”, desiderino schierarsi per un’alternativa condivisa. Questo potrebbe portare a un fronte più ampio rispetto al passato, costruito su basi nette e scelte politiche precise. L’apertura a nuovi soggetti punta a rafforzare la proposta e a far convergere energie diverse ma accomunate da un obiettivo comune.
La proposta politica di italia viva marche per le elezioni regionali
Italia Viva Marche ha definito il proprio impegno elettorale con la voglia di proporre un “Progetto di cambiamento” che raccoglie elementi riformisti, solidaristi e progressisti. Questo progetto si basa su radici territoriali e valori che riflettono una pluralità di visioni politiche: dal mondo cattolico-popolare a quello laico e socialista. L’obiettivo è presentare un programma pragmatico, capace di rispondere alle esigenze reali della popolazione, senza distaccarsi troppo dai riferimenti radicati nel dibattito regionale.
Il partito sottolinea come questo progetto debba essere portavoce di una nuova forma di rappresentanza, non solo capace di proporre un cambiamento da un punto di vista ideologico, ma concreto e applicabile. L’intento è quindi quello di dare corpo a una proposta che sappia parlare alla gente comune, valorizzando le peculiarità regionali e la pluralità della società marchigiana.
Il ruolo di italia viva nella coalizione di centrosinistra e la convocazione con matteo ricci
L’incontro di lunedì scorso, con la presenza di Matteo Ricci, ha rappresentato un momento cruciale per la coalizione di centrosinistra nelle Marche. Italia Viva Marche ha ribadito l’importanza di questa alleanza nella strada che porta al voto regionale. Secondo il partito, la coalizione deve essere un punto di riferimento per chi cerca una alternativa all’attuale governo, e la propria iniziativa elettorale si colloca proprio in questo solco.
La presenza di una figura come Matteo Ricci, nota nel panorama regionale, ha avuto il ruolo di suggellare questa volontà di lavorare insieme, ma anche di rilanciare un modello di politica che si ispiri al rapporto diretto con i territori. Ricci stesso, in diverse occasioni, ha sostenuto l’urgenza di rinnovare la classe dirigente regionale e di coinvolgere figure radicate nei comuni e nelle province marchigiane.