La situazione a Gaza rimane al centro delle tensioni internazionali, con l’Italia che conferma la sua posizione netta sul conflitto. Il ministro degli Esteri Antonio Tajani ha espresso chiaramente l’appoggio romano al progetto egiziano, accettato dai Paesi arabi, in contrasto con i piani israeliani di occupazione dei territori. L’intervento italiano punta soprattutto ad assicurare l’ingresso degli aiuti umanitari destinati alla popolazione civile palestinese.
Il sostegno italiano al piano egiziano per la ricostruzione di gaza
L’Italia conferma di appoggiare il piano elaborato dall’Egitto e accolto dagli Stati arabi per la ricostruzione della Striscia di Gaza. Questo progetto si distingue per l’esclusione dello sfollamento dei palestinesi, un punto cruciale che differenzia la proposta egiziana dalle idee israeliane di occupazione e annessione di parti del territorio. A detta del ministro Tajani, la posizione italiana rimane invariata e chiara, basata proprio su questa intesa regionale.
Il piano egiziano prevede soprattutto il recupero degli edifici distrutti e il ripristino dei servizi essenziali, tenendo conto della necessità di garantire stabilità alla popolazione palestinese senza ulteriori spostamenti forzati. Si tratta di un progetto che mira a mantenere la coesione sociale di Gaza mentre si affrontano le conseguenze delle recenti ostilità.
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Il ruolo italiano nel coordinamento degli aiuti alla popolazione civile
Il ministro degli Esteri ha raccontato che l’Italia sta lavorando in stretta collaborazione con Israele, l’Autorità nazionale palestinese e il Programma alimentare mondiale dell’Onu per sbloccare il passaggio degli aiuti umanitari. A tal fine, è attivo un programma chiamato Food for Gaza, che ha l’obiettivo di consegnare sostegno alimentare direttamente alla popolazione, evitando che i rifornimenti passino attraverso Hamas, considerato un interlocutore problematico dal governo italiano.
Questo lavoro coordinato punta a garantire un flusso continuo e sicuro di beni di prima necessità. Tajani ha sottolineato come si stia cercando di aprire un “varco” per agevolare la distribuzione del cibo con l’obiettivo di raggiungere rapidamente i civili più in difficoltà.
La diplomazia italiana impegnata sul campo per accelere gli aiuti
Il ministero degli Esteri ha mobilitato la sua rete diplomatica per velocizzare l’arrivo degli aiuti umanitari a Gaza. L’ambasciatore italiano in Israele, il console a Gerusalemme e i rappresentanti permanenti presso Onu e Fao stanno lavorando negli uffici e nei tavoli internazionali. L’obiettivo è accumulare pressione e trovare soluzioni concrete affinché il sostegno alimentare italiano arrivi senza ritardi.
Tajani ha confermato che discuterà la questione con l’omologo israeliano, Gideon Saar. La priorità rimane quella di salvaguardare le condizioni di vita della popolazione civile palestinese, fondamentale per evitare un’escalation umanitaria in territorio già martoriato.