Istituita l’area del monumento naturale collina di san cristoforo a Itri sotto la gestione del parco monti aurunci

Istituita l’area del monumento naturale collina di san cristoforo a Itri sotto la gestione del parco monti aurunci

La collina di san cristoforo a Itri diventa monumento naturale tutelato dall’ente parco dei Monti Aurunci, valorizzando biodiversità, siti archeologici e promuovendo educazione ambientale e gestione sostenibile.
Istituita Le28099Area Del Monumento Istituita Le28099Area Del Monumento
La collina di San Cristoforo a Itri è stata riconosciuta monumento naturale, tutelando 11 ettari di territorio ricco di biodiversità, siti archeologici e paleontologici, gestiti dall’Ente Parco dei Monti Aurunci per valorizzare natura, storia e educazione ambientale. - Gaeta.it

La collina di san cristoforo a Itri ha ricevuto il riconoscimento ufficiale come monumento naturale grazie alla firma del Presidente Francesco Rocca nel 2025. Questo provvedimento mette sotto tutela un’area di circa 11 ettari, caratterizzata da un ricco intreccio di natura, storia e testimonianze archeologiche. Il territorio sarà ora affidato all’Ente Parco dei Monti Aurunci, che si occuperà della sua gestione e valorizzazione.

Territorio e patrimonio naturalistico del monumento naturale collina di san cristoforo

L’area che si estende per circa 11 ettari a Itri è stata individuata per il suo valore ambientale e paesaggistico. La zona custodisce la grotta di san vito, un sito di particolare interesse paleontologico. Questo luogo offre potenzialità importanti per la ricerca scientifica, vista la presenza di fossili e reperti risalenti a periodi antichi. Insieme alla grotta, il territorio accoglie il santuario di ercole, un sito archeologico tardo repubblicano che conserva tracce storiche di rilievo. Questi elementi conferiscono al monumento naturale un’identità complessa, fatta di ambiente e archeologia che coesistono in un paesaggio noto e protetto.

Biodiversità e memoria storica

La combinazione di biodiversità e memoria storica rende la collina di san cristoforo un’area da tutelare con cura. La vegetazione locale, gli habitat naturali e la fauna specifica contribuiscono a mantenere l’equilibrio ecologico. Gli interventi di conservazione avranno l’obiettivo di preservare questi aspetti, limitando l’impatto delle attività umane e sostenendo la ricerca scientifica. Il contesto paesaggistico offre, inoltre, un’occasione per chi ama camminare nella natura e allo stesso tempo scoprire testimonianze storiche di rilievo.

Il ruolo del parco monti aurunci nella gestione e valorizzazione del territorio

Con l’istituzione formale del monumento naturale, la responsabilità è passata all’Ente Parco dei Monti Aurunci. Il direttore Giorgio De Marchis ha sottolineato la soddisfazione per il risultato raggiunto, frutto di un lavoro coordinato con la Regione Lazio. Oltre alla tutela dell’ambiente, il parco punterà a sviluppare un centro didattico dedicato all’educazione ambientale, rivolto a visitatori e scuole. “L’obiettivo è far diventare la collina di san cristoforo un luogo di riferimento per chi cerca di conoscere meglio la natura e la storia del territorio pontino.”

Iniziative e gestione sostenibile

L’impegno dell’ente parco comprende anche la promozione di iniziative mirate a valorizzare il patrimonio culturale e naturale. Attraverso una gestione attenta e calibrata tra conservazione e accessibilità, si vuole garantire la fruizione sostenibile del luogo. Questo approccio tiene conto delle esigenze delle comunità locali e del pubblico interessato, creando sinergie tra istituzioni e cittadini. La presenza di un centro didattico rappresenta un tassello importante per far crescere la consapevolezza ambientale nelle nuove generazioni, favorendo al contempo un rapporto diretto con la storia antica della zona.

Coordinamento istituzionale e prospettive per la tutela dell’area

L’istituzione del monumento naturale collina di san cristoforo nasce da un percorso condiviso tra l’Ente Parco e le istituzioni regionali, in particolare con il coinvolgimento degli assessori all’Ambiente e ai Parchi della regione Lazio. Questi soggetti hanno lavorato insieme per definire un quadro normativo e operativo che potesse garantire la protezione del territorio e aprire nuove opportunità di fruizione consapevole. Il commissario del parco, Fiorello Casale, ha evidenziato come “l’iniziativa possa rappresentare un nuovo modello di tutela che contempli al tempo stesso salvaguardia e coinvolgimento delle comunità.”

Progetto a lungo termine

Il progetto è pensato per durare nel tempo, con controlli e interventi che mantengano lo stato dell’area e ne garantiscano la stabilità. Altrettanto rilevante è l’intento di rendere il monumento naturale una risorsa culturale e ambientale per tutta l’entroterra pontino. In questo modo, la collina di san cristoforo non si limita a essere un’area protetta isolata ma diventa parte di un sistema più ampio di valorizzazione territoriale. Il legame tra natura e storia amplifica il valore di ogni singola presenza nell’area, dal sito archeologico agli habitat naturali, coinvolgendo visitatori e cittadini in un’esperienza tra passato e presente.

Change privacy settings
×