Israele celebra il giorno della memoria con cerimonie nei cimiteri militari e commemorazioni ufficiali a gerusalemme

Israele celebra il giorno della memoria con cerimonie nei cimiteri militari e commemorazioni ufficiali a gerusalemme

Il giorno della memoria in Israele ricorda 25.420 soldati caduti dal 1860 e 5.229 vittime civili di attacchi terroristici, con cerimonie ufficiali al monte Herzl di Gerusalemme alla presenza delle massime autorità.
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Il Giorno della Memoria in Israele commemora i caduti militari e civili dal 1860 con cerimonie solenni, sirene di silenzio e raduni ufficiali, unendo il paese nel ricordo e nel rispetto delle vittime del conflitto e del terrorismo. - Gaeta.it

Il giorno della memoria in Israele si apre ogni anno con un momento solenne che coinvolge l’intero paese. Sono migliaia le persone ricordate dalle autorità, dalle famiglie e dai cittadini, cadute in circostanze legate al servizio militare o a attacchi terroristici. Questo evento richiama l’attenzione sulle ferite e il sacrificio che accompagnano la storia del paese.

Il suono della sirena e il ricordo dei caduti militari

Alle 11, ora locale, in Israele risuona il segnale sonoro della sirena per due minuti. Questa pratica simbolica segna l’inizio ufficiale delle cerimonie legate al giorno della memoria. Il segnale viene ascoltato in tutti i 52 cimiteri militari distribuiti su tutto il territorio nazionale, luoghi in cui riposano 25.420 soldati considerati eroi nazionali.

Le vittime dal 1860

Le vittime ricordate comprendono chi ha perso la vita dal 1860, anno che si fa risalire all’inizio del conteggio ufficiale delle morti tra i membri della comunità ebraica della regione allora sotto dominio ottomano. Il periodo storico copre dunque un arco lunghissimo. Si tratta delle persone cadute durante il loro servizio per la difesa del territorio, sia nelle guerre ufficiali sia negli scontri irregolari che hanno segnato la storia israeliana.

Questo momento di silenzio unisce tutto il paese nel ricordo e nell’omaggio a chi ha sacrificato la propria vita, creando un momento di riflessione condivisa sulle conseguenze del conflitto e la fragilità della pace.

Cerimonie ufficiali sulle colline di gerusalemme

La sera precedente il giorno della memoria, alle 20, ha ufficialmente aperto le cerimonie. Il luogo simbolo scelto per la commemorazione principale è il monte Herzl a Gerusalemme. Quest’area ospita il cimitero militare più significativo e serve come punto di incontro per le istituzioni nazionali e le famiglie dei caduti.

Alla cerimonia principale di quest’anno hanno preso parte alcune delle figure politiche più importanti del paese: il primo ministro Benyamin Netanyahu, il presidente Isaac Herzog, il presidente della Knesset Amir Ohana e il presidente della Corte suprema Isaac Amit. La presenza di questi rappresentanti sottolinea il peso nazionale che questo giorno porta, sotto tutti i punti di vista, istituzionali e sociali.

Il monte Herzl, non a caso, è il punto d’incontro del ricordo collettivo e luogo simbolico dove si rinsaldano i valori legati alla patria e alla memoria storica.

Commemorazione delle vittime civili

Alle 13, sempre sul monte Herzl, si celebra un secondo momento dedicato alla memoria. Qui vengono ricordate le vittime civili, un numero che arriva a 5.229 persone uccise in attacchi terroristici dal 1851.

Questa cerimonia presta particolare attenzione al dolore delle famiglie colpite dalla violenza e all’impatto degli atti terroristici sulla società israeliana. Le vittime civili rappresentano un aspetto spesso drammatico e personale del conflitto, diverso dal sacrificio militare ma altrettanto centrale nella memoria collettiva.

Questa giornata quindi si articolano in più momenti, ciascuno con una funzione ben precisa, che contribuisce alla comprensione della complessità della storia israeliana, segnando il calendario nazionale con un appuntamento teso a onorare la memoria delle vittime senza distinzioni.

Le cerimonie di questo giorno coinvolgono milioni di persone e si intrecciano con altre manifestazioni culturali e educative, assicurando che le generazioni future mantengano il ricordo del passato.

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