L’impegno delle aziende italiane verso l’economia circolare prende forma con investimenti che puntano su sostenibilità, energie pulite e innovazioni tecnologiche. Il gruppo Iren, protagonista nella gestione dei servizi ambientali e delle infrastrutture energetiche, ha illustrato le proprie strategie in un convegno dedicato a Milano. Le priorità si concentrano su città resilienti, ciclo idrico e fonti rinnovabili, insieme a una particolare attenzione per il mercato ambientale e l’idrogeno verde.
L’importanza della ricerca tecnologica e l’idrogeno verde
Il Circular Economy Lab rappresenta uno spazio di ricerca e confronto su tecnologie emergenti e modelli d’impresa legati alla sostenibilità. Il gruppo Iren, attraverso questo laboratorio, ha individuato mercati in espansione che includono nuove fonti energetiche come l’idrogeno verde. Questo elemento, prodotto attraverso processi che usano energia rinnovabile, si propone come un vettore energetico pulito con molteplici applicazioni industriali e nel settore della mobilità.
La mappatura condotta dal laboratorio ha coinvolto anche analisi sui trend globali e sui principali operatori, soprattutto startup internazionali che sviluppano tecnologie in vari filoni dell’economia circolare. L’esperienza diretta con queste realtà ha consentito a Iren di anticipare i cambiamenti e indirizzare strategie di investimento e sviluppo in linea con la trasformazione energetica e ambientale in atto. La scelta di puntare sull’idrogeno verde sembra funzionale a diversificare l’offerta energetica e a rafforzare il ruolo del gruppo nei nuovi scenari della transizione ecologica.
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Distribuzione degli investimenti e focus sui progetti ambientali
Il gruppo Iren ha pianificato investimenti per oltre 8 miliardi e 200 milioni di euro nei prossimi cinque anni. Secondo Pochettino, circa il 70% di questa cifra è in linea con la tassonomia europea, uno strumento che definisce investimenti sostenibili secondo criteri precisi.
Il primo segmento di spesa coinvolge circa un terzo del totale e si concentra sulle città resilienti. Questi progetti interessano infrastrutture urbane in grado di adattarsi agli effetti dei cambiamenti climatici o ad altre pressioni ambientali. Un quarto degli investimenti verrà destinato al ciclo idrico, settore cruciale per garantire approvvigionamento e depurazione dell’acqua, fondamentali per l’ambiente e la salute pubblica. L’ultimo terzo si focalizza sullo sviluppo delle rinnovabili: impianti solari, eolici e altre tecnologie pulite che rappresentano la principale leva per ridurre le emissioni di gas serra.
Infine, circa l’11% è orientato al comparto ambientale, in particolare agli impianti, dove si osservano cambiamenti significativi nella domanda e nelle tecnologie di costruzione e gestione.
Il ruolo dell’economia circolare nel core business di iren
Enrico Pochettino, direttore innovazione del gruppo Iren, ha evidenziato come l’economia circolare non sia solo una formula astratta, ma rappresenti il fulcro dell’attività aziendale. Durante l’incontro ‘Circular Economy: paradigma economico a prova di futuro’, svoltosi presso la Cariplo Factory a Milano, ha espresso con chiarezza l’inserimento della sostenibilità all’interno delle strategie operative.
Da questa prospettiva deriva una gestione che mira a ridurre gli sprechi e a valorizzare i materiali, combinata a interventi tecnologici mirati al miglioramento dell’efficienza energetica e idrica. Il circular economy lab, frutto della collaborazione tra Cariplo Factory e Intesa Sanpaolo Innovation Center, ha permesso di esplorare tecnologie e nuovi mercati che favoriscono un modello economico più responsabile. Un’attenzione particolare viene dedicata anche alle startup internazionali che sviluppano soluzioni innovative, in risposta alle sfide ambientali e sociali delle città italiane.