Il futuro della rete elettrica calabrese prende forma con il nuovo Piano di Sviluppo 2025-2034, presentato da Terna alla Regione Calabria. I progetti emersi puntano a modernizzare e rafforzare la struttura della rete locale, rispondendo all’aumento della domanda di energia, soprattutto derivata da fonti rinnovabili. Questi lavori segnano un passo decisivo per migliorare sicurezza, capacità di scambio e sostenibilità del sistema elettrico nella regione e nel Mezzogiorno.
Impegni e gestione della rete: terna e la collaborazione con la regione calabria
Terna, che gestisce oltre 3400 km di linee ad alta e altissima tensione più 40 stazioni elettriche in Calabria, ha ribadito l’impegno a lavorare insieme alla Regione per realizzare gli interventi pianificati. La collaborazione con enti locali è fondamentale per rispettare le norme ambientali e garantire tempi certi.
La presentazione del Piano 2025-2034 segna il proseguimento di una strategia che punta a rendere il sistema più sicuro e adatto alle esigenze future, ponendo al centro il territorio e la sua crescita energetica. Gli investimenti previsti permettono di affrontare le sfide legate alle fonti rinnovabili e alle nuove richieste di connessione, bilanciando esigenze industriali e tutela ambientale.
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Piano e investimenti: il ruolo strategico della calabria nel sistema elettrico nazionale
L’incontro fra Terna e Regione Calabria del 2025 ha messo in evidenza investimenti che superano i 130 milioni di euro, destinati a potenziare la rete nel prossimo decennio. La proposta si basa su un modello di programmazione territoriale efficace, volto a coordinare le richieste crescenti di nuove connessioni soprattutto da impianti rinnovabili. L’obiettivo principale consiste nel gestire la rete in modo sostenibile, evitando congestioni e migliorando la flessibilità dello scambio energetico.
La Calabria si conferma un nodo chiave del sud Italia, grazie alla domanda elevata di connessioni da fonti come solare ed eolico, trend in crescita nel Mezzogiorno e nelle isole. L’ampliamento infrastrutturale, quindi, non rappresenta solo un costo ma un’opportunità per lo sviluppo locale, essenziale per valorizzare il territorio e assicurare stabilità al sistema elettrico. Terna punta soprattutto a integrare meglio le fonti rinnovabili, potenziando la capacità di trasmissione per massimizzare l’energia immessa nella rete.
Dorsale ionica-tirrenica e hypergrid: nuova connessione in corrente continua
Parte integrante del piano è la Dorsale Ionica-Tirrenica, infrastruttura in corrente continua con un ruolo strategico nei collegamenti nel centro-sud. Il progetto, conosciuto come Hypergrid, collegherà Sicilia ionica a Lazio passando per la Calabria.
Questa nuova linea si divide in due tratte: la prima, HVDC Ionian Link, unisce Priolo a Rossano , mentre la seconda collega Rossano al Lazio, arrivando fino a Latina attraverso Montecorvino e Salerno. Il percorso prevede tratti sottomarini e terrestri, utilizzando elettrodotti esistenti laddove possibile per contenere l’impatto ambientale.
Questo sistema in corrente continua garantirà maggiore affidabilità e capacità di trasmissione energetica, favorendo il collegamento tra le regioni e supportando lo sviluppo delle fonti rinnovabili soprattutto nelle zone costiere.
Struttura attuale e progetti di potenziamento: focus sulle grandi opere
La rete elettrica calabrese si sviluppa soprattutto su due direttrici a 380 kV che collegano le province di Reggio Calabria e Cosenza, passando per le stazioni di Rizziconi e Laino. Questi sono i punti di partenza per i principali interventi previsti dal piano.
Tra le opere più importanti si trova il collegamento sottomarino Bolano-Annunziata a 380 kV, autorizzato nel settembre 2024 e già in costruzione. Questo elettrodotto collegherà Sicilia e Calabria, aumentando l’interconnessione fra isola e continente e migliorando la sicurezza della rete nel Mezzogiorno.
Sempre nel nord regione, il progetto dell’elettrodotto Laino-Altomonte punta a rafforzare l’interscambio con il resto del Sud Italia. Parzialmente basato su infrastrutture esistenti, questo intervento rimuoverà oltre 90 km di linee aeree, di cui 59 insistono all’interno del parco del Pollino, con benefici per ambiente e paesaggio.
Un altro progetto di rilievo coinvolge la nuova linea Calusia-Mesoraca-Belcastro-Catanzaro. Insieme a una revisione approfondita della rete locale, questa opera prevede la demolizione di 83 km di linee e la rimozione di quasi 300 sostegni. L’obiettivo è migliorare la qualità del servizio riducendo l’impatto visivo e ambientale.
«Il potenziamento infrastrutturale non è solo un costo ma un’opportunità per lo sviluppo locale», sottolineano i responsabili del progetto.