Una donna di Jesolo ha scoperto in casa un uomo sconosciuto mentre si era addormentato tranquillamente sul divano del salotto. L’episodio si è svolto qualche giorno fa in una zona residenziale della città. La pronta chiamata alla polizia locale ha permesso un intervento rapido, evitando che la situazione degenerasse.
L’ingresso forzato e lo straniamento della vittima
La donna, rientrata nella sua abitazione, si è subito resa conto che qualcosa non andava non appena ha varcato la porta. Un uomo dormiva sul divano, senza alcuna autorizzazione. La sorpresa e la paura l’hanno spinta a contattare subito le forze dell’ordine. Le prime ricostruzioni indicano che il trentenne, originario del Ghana, sarebbe entrato nella casa forzando una finestra. Non ha opposto resistenza o fuggito quando si è trovato di fronte la proprietaria.
L’uomo pare avesse deciso di schiacciare un pisolino senza preoccuparsi di essere scoperto. Quel giorno quel divano si è trasformato da semplice mobile in scena di un’intrusione certamente insolita. Il gesto è apparso strano e fuori luogo, considerando il rischio a cui esponeva se stesso. La donna però ha mantenuto la calma e ha aspettato l’arrivo della polizia locale.
Leggi anche:
Il ritrovamento della droga e le accuse formali
Gli agenti che sono giunti sul posto hanno identificato prontamente il trentenne. Durante la perquisizione gli hanno trovato addosso diverse dosi di droga e anche alcune banconote. Questi elementi hanno fatto scattare l’accusa di detenzione di sostanze stupefacenti, con l’aggravante del possibile spaccio. Combinata alla violazione di domicilio, la situazione giudiziaria per l’uomo si è fatta grave.
Inoltre, dalle indagini è venuto fuori che il trentenne aveva effettuato da poco delle operazioni bancarie, bonificando denaro su suoi conti. Questo dettaglio ha indotto i magistrati a sospettare un’attività di gestione e occultamento di proventi legati allo spaccio. L’arresto è stato formalizzato a Jesolo, con le autorità pronte ad approfondire la vicenda nei prossimi giorni.
La difesa e l’udienza di convalida
Durante l’udienza di convalida dell’arresto, il trentenne si è presentato accompagnato dal proprio avvocato. La difesa ha fatto leva su una versione meno grave dell’accaduto, sostenendo che la porta di casa fosse aperta e che l’uomo fosse entrato solo per “riposare”. Questa versione però non ha convinto la giudice Giulia Cauccia, che ha confermato la validità dell’arresto.
Le decisioni della giudice
Nonostante la convalida, la giudice ha deciso di non disporre misure restrittive per il trentenne. L’uomo è stato rimesso in libertà, l’udienza è stata rinviata a una data non ancora fissata. Al momento restano da chiarire diversi aspetti inerenti le motivazioni del gesto e il coinvolgimento nello spaccio di sostanze stupefacenti. La vicenda è seguita con attenzione dalle forze dell’ordine e dalla magistratura locale.