Intitolare una via a un ex fascista solleva controversie a Latina: la reazione delle istituzioni

Intitolare una via a un ex fascista solleva controversie a Latina: la reazione delle istituzioni

Il dibattito sull’intitolazione di un luogo pubblico a Camillo Barani Hindard a Latina solleva polemiche su memoria storica e valori democratici, con forti opposizioni da parte delle istituzioni e dei cittadini.
Intitolare una via a un ex fas
Intitolare una via a un ex fascista solleva controversie a Latina: la reazione delle istituzioni - Gaeta.it

La proposta di intitolare un luogo pubblico a Camillo Barani Hindard, ex fascista e collaboratore della Bonifica dell’Agro Pontino, ha scatenato un intenso dibattito a Latina. La mozione, presentata dal capogruppo di Fratelli d’Italia, è stata discussa durante il consiglio comunale, suscitando forte indignazione tra i cittadini e le istituzioni. Hindard, tristemente noto per il suo attivismo durante la marcia su Roma del 1922, viene accusato di aver partecipato a crimini contro l’umanità, sollevando interrogativi sulla memoria storica e sugli eroi che vogliamo celebrare.

La figura di Camillo Barani Hindard

Camillo Barani Hindard ha una storia complessa. Collaborò attivamente alla Bonifica dell’Agro Pontino come agrotecnico, ma è ricordato anche per il suo coinvolgimento nella marcia su Roma. Questo evento, che segnò l’ascesa del fascismo in Italia, non può essere ignorato quando si parla del suo operato. Inoltre, gruppi come l’Anpi di Latina intaccano la sua reputazione, ricordando il ruolo di Hindard nel massacro di migliaia di africani durante il periodo coloniale. Si stima che circa 500 mila vite siano state perse, tra cui quelle di soldati e civili in Libia, una nazione martoriata dalla furia coloniale italiana.

Le parole di Teresa Pampena dell’Anpi sono chiare: intitolare un luogo a un camicia nera non renderebbe giustizia a quanti hanno lottato contro il fascismo. Una simile onorificenza è vista come una macchia su una memoria storica che dovrebbe rispettare coloro che hanno sacrificato la propria vita per la libertà e la democrazia.

Le reazioni alla mozione

La notizia della proposta ha scatenato un’onda di proteste da parte delle forze politiche di opposizione e di diversi lettori. Damiano Coletta, ex sindaco e attuale consigliere di opposizione, ha espresso forte disappunto. Parlando della necessità di ricordare le vittime del fascismo e non i protagonisti del regime, sottolinea la pericolosità della retorica nostalgica che mette in risalto figure che hanno causato sofferenze e morte.

L’opposizione si interroga su cosa significhi veramente onorare la memoria e su quali valori vogliamo costruire il nostro futuro. Con un tono convinto, Coletta avanza la proposta di intitolare spazi pubblici a chi ha sofferto a causa del regime invece di celebrare le sue figure.

La posizione delle istituzioni e delle forze politiche

Maria Grazia Ciolfi, portavoce del Movimento 5 Stelle, ha parlato della necessità di un chiarimento su come viene intesa la storia. Le sue affermazioni rimarcano il fatto che una tale celebrazione sarebbe un affronto ai valori fondamentali della Repubblica italiana. Cita espressamente articoli della Costituzione che vietano la glorificazione del fascismo, evidenziando come l’idea di commemorare un esponente del regime sia contraria ai principi democratici.

Sinistra Italiana, attraverso il segretario provinciale Giuseppe Bortone, ha ribadito fermamente l’inaccettabilità di risorgere sentimenti fascisti, richiamando a una memoria storica al servizio di una società civile e democratica, dove ogni forma di revisionismo è da respingere. La posizione delle istituzioni è chiara: i rigurgiti del passato non devono trovare spazio in un contesto contemporaneo già segnato da un peso e da ferite storiche.

Un passato che continua a influenzare il presente

Il dibattito su Hindard emerge come un campanello d’allarme per una società che cerca di trovare un equilibrio tra memoria storica e celebrazioni pubbliche. La storia di Latina non può essere ridotta a omaggi a figure controverse che hanno contribuito a un regime oppressivo. La reazione degli enti locali e dei cittadini suggerisce che tali proposte vengano attentamente scrutinato.

Il documento della Medaglia d’Oro al Merito Civile, conferita alla Provincia di Latina, ricorda il sacrificio di tanti durante gli eventi tumultuosi del secondo conflitto mondiale. Questo è il tipo di memoria collettiva che dovrebbe prevalere, per garantire che le lezioni del passato non vengano dimenticate e che la lotta per i diritti civili continui ad essere al centro del discorso pubblico.

Change privacy settings
×