Un grave episodio ha colpito l’imprenditore edile Francesco Martino, attivo nel comune montano di arena, in provincia di Vibo Valentia. Un tentativo di incendio ha interessato un mini escavatore della sua ditta, usato in un cantiere della zona piani di acquaro. Il gesto si inserisce in una serie di atti intimidatori subiti in passato, alimentando tensioni e preoccupazioni in un territorio delicato. L’indagine è affidata ai carabinieri locali che stanno lavorando per individuare i responsabili sfruttando anche le immagini di videosorveglianza.
I fatti: tentato incendio nel cantiere dei piani di acquaro
La mattina del 23 febbraio 2025, un operaio impegnato nei lavori ha scoperto i segni di un tentativo di incendio su un mini escavatore, una macchina operativa della ditta di Martino. Il mezzo è stato danneggiato in un sito dove si sta realizzando il collettamento della rete fognaria della frazione piani di acquaro. L’operaio ha subito allertato il titolare sulle condizioni del mezzo, permettendo un rapido intervento per evitare un danno completo e potenziali rischi di propagazione.
Questo cantiere è parte di un progetto pubblico affidato all’impresa di Martino per la costruzione di un impianto di depurazione, con un finanziamento di 1,5 milioni di euro stanziati dalla regione Calabria e coordinati dal comune di Acquaro. Si tratta di lavori attesi da tempo, fondamentali per migliorare la rete idrica e la qualità ambientale della zona.
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Indagine e sorveglianza
I carabinieri hanno avviato subito l’indagine, esaminando le telecamere di sicurezza installate nell’area per identificare i colpevoli che, al momento, restano ignoti. La natura dell’atto sembra premeditata, in un contesto già segnato da altri episodi di intimidazione.
contesto: precedenti atti intimidatori e minacce a francesco martino
Francesco Martino non è nuovo a questo tipo di pressioni. In passato ha denunciato danneggiamenti, furti e persino minacce esplicite, tra cui il ritrovamento di cartucce e bottiglie incendiarie nei pressi dei luoghi dove stava operando. Questi atti si sono verificati non solo nella provincia di Vibo Valentia ma anche in alcune località del Reggino, suggerendo un movente legato alla sua attività professionale.
Il ripetersi di queste azioni ha pesato sulla sicurezza personale dell’imprenditore e dei suoi operai. L’insieme di minacce e atti violenti ostacola i lavori pubblici e mantiene alta la tensione in tutta l’area.
Indagini in corso
Gli inquirenti stanno lavorando per chiarire se questi gesti siano parte di strategie intimidatorie collegate a interessi illeciti oppure tentativi di ostacolare cantieri sensibili. Ancora non è chiaro se esista un collegamento diretto tra questa ultima azione e le vicende precedenti, ma la situazione richiede attenzione.
reazioni e timori del comune di acquaro e delle autorità locali
Il commissario straordinario del comune di Acquaro, Umberto Campini, ha manifestato forte preoccupazione dopo l’episodio. Ha sottolineato che i lavori in corso sono fondamentali per la comunità e non possono essere bloccati da atti violenti o intimidatori. Per Campini è essenziale che le forze dell’ordine risalgano rapidamente ai responsabili per garantire la sicurezza sul territorio.
Campini ha dichiarato che la collaborazione fra i comuni vicini appare come un elemento chiave per affrontare situazioni di questo tipo. Ha auspicato che il fatto rimanga isolato, senza segnali di minacce più ampie che potrebbero mettere a rischio la serenità pubblica e la sicurezza dell’imprenditore e dei suoi collaboratori.
Il ruolo delle autorità è proprio quello di preservare il diritto al lavoro e proteggere chi contribuisce allo sviluppo della zona attraverso progetti pubblici. Intanto, il monitoraggio degli impianti di videosorveglianza e le attività investigative proseguono per fornire risposte certe alla comunità interessata.